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14 ago 2025

Gli Effetti dei Dazi nel Breve e nel Lungo Periodo

Le previsioni e le simulazioni effettuate con i modelli econometrici indicano una discrasia tra l'impatto reale dei dazi e quello paventato. I dazi colpiscono principalmente gli importatori piuttosto che gli esportatori e gli effetti maggiori sono per lo più circoscritti a prodotti a basso costo e settori specifici come l'agricoltura o l'automotive.

I dazi sui prodotti manufatturieri ridurrano la crescita italiana del 0,2-0,3%, in quanto le esportazioni dell'Italia verso gli Stati Uniti, rappresentano circa il 2-3% del PIL. Ad esempio i dazi americani del 10-20% sui medicinale non infliggono danni gravi all'industria farmaceutica, poiché i prodotti da banco rimangono comunque competitivi secondo Farmindustria.



Allargando lo sguardo,il resto del mondo esporta solo il 4% del PIL verso gli USA. Inoltre l'industria in senso stretto contribuisce al 10-12% del PIL negli Stati Uniti. Per l'Europa tale percentuale è più alta e per la Germania arriva al 20%. L'agricoltura ha un peso ancora più ridotto. La diminuzione della PIL in America dovrebbe essere limitata allo 0,2-0,3% annuale con un aumento dell'inflazione di 0,5-1%.

Insomma gli effetti sarebbero analoghi ad un aumento delle tasse indirette, ad esempio l'IVA, per coprire un buco di bilancio. Recessivi, inflattivi ma non disastrosi.

Tuttavia al di là degli effetti di breve periodo bisogna tener conto dei possibili effetti di lungo periodo. Questi includono le riconfigurazione delle catene del valore che si adatterebbero alle nuove condizioni. Inoltre prevarrebbe per tutta la durata del mandato, l'incertezza a cui ci ha abituati Trump che scoraggia nuovi investimenti di lungo periodo a rischio di essere vanificati da qualche nuova mattana del Presidente. Infine gli Usa potrebbero diventare un partner commerciale tossico di cui nessuno si fida e quindi si produrrebbe una persistente e perniciosa crisi di rigetto verso la maggiore economia mondiale, che ne indebolirebbe la struttura e l'influenza globale.