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29 mag 2021

Panoramica Globastarda



Oltre ad essere un fuoriclasse dal punto di vista tecnico (con una visione di lungo perido) Draghi si sta rivelando un ottimo stratega politico che impartisce lezioni (e ceffoni) alle mezze calzette indegnamente elette (o meglio nominate) per scaldare i banchi di Montecitorio e Palazzo Madama. Oltre ad aver avviato con successo la campagna di vaccinazione e riaperto le attività economiche e ricreative senza che si riscontrassero problemi, ha formulato un Recovery Plan da oltre 2500 pagine (quello diffuso in versione da 269 pagine è solo un Bignami per studenti non troppo brillanti) pieno di dettagli e di vincoli. Gradualmente ha rinnovato i vertici di istituzioni chiave per il Recovery Fund come CDP e Ferrovie (sottraendo potere effettivo alla canea giallo-rossa) e procede nell'opera di eliminazione degli ostacoli per la realizzazione delle grandi opere.



Il PD bettinian-sardinista sembra alla ricerca di un'identita' di sinistra corbynista che predilige i temi identitari, come ius soli e tassa di successione, e si offre al guinzaglio di Landini su licenziamenti e codice degli appalti. L'alleanza con i grillini rimane la Stella Polare del neo segretario Letta ma dal rapporto occasionale all'unione civile la strada rimane accidentata. Nel frattempo un tribunale olandese ha emesso una sentenza contro la Shell accusata di non ottemperare all'accordo di Parigi sul riscaldamento climatico. Il precedente e' stato salutato dagli ambientalisti come un precedente mondiale per imporre a societa' private dei limiti stabiliti non dalle leggi nazionali ma da accordi internazionali. Tuttavia se davvero una sentenza del genere venisse applicata, alla Shell basterebbe cambiare residenza per sottrarsi agli obblighi. La tregua tra Israele ed Hamas regge, ma l'ultimo capitolo del conflitto israelo-palestinese ha messo in luce il fatto che la politica americana con l'avvento di Biden alla Casa Bianca ha cambiato direzione.

28 mag 2021

Brevetti sui Vaccini e Riforma della Giustizia Italiana





Il nuovo fronte del politically correct è la lotta contro i brevetti delle case farmaceutiche sui vaccini anti-Covid. Da quando Biden per ingraziarsi il vociante milieu sanderista ha proposto la sospensione dei brevetti è tutto un rincorrersi di dichiarazioni, incontri, vertici e iniziative. Per lo più inconcludenti. 

Infatti Draghi, per conto della UE, nel recente Global Health Summit ha proposto di sospendere i brevetti, ma solo su "base volontaria". Punto ribadito anche dalla Presidente della Commissione Ue von der Leyen, che propone per di "usare tutte le flessibilità previste", ma determinata a "garantire il sistema di proprietà intellettuale". Insomma non c'è alcuna novità sostanziale se non l'impegno di Big Pharma a fornire ai paesi poveri 3,5 miliardi di dosi vaccinali a prezzo di costo (tradotto: con profitti minori).

Ancora una volta il buonsenso cade preda dei meccanismi comunicativi populisti usati per raccattare consenso sfruttando un'onda emotiva gonfiata dai media. Da ottobre 2020 Moderna ha rinunciato alle royalties sui vaccini quindi la mancanza di fiale nell'ex Terzo Mondo non si può attribuire all'avidità delle famigerate (per i populisti) Big Pharma, ma alla complessità della produzione. Peraltro Biden ha vietato le esportazioni dei vaccini impedendone di fatto la distribuzione ai paesi poveri (ma anche a quelli ricchi).



Un pilastro del populismo nostrano su cui il Mo-vi-mento 5 Stelle ha edificato le sue narrative tossiche sta per crollare. Ieri sera a Piazza Pulita il plurindagato avv. Amara reo confesso di vari depistaggi (per i quali ha patteggiato la pena) è stato intervistato in diretta su La7 da due illustri giornalisti investigativi più Paolo Mieli e il patron di Piazza Pulita, Corrado Formigli. Dopo il ciclone Palamara arriva l'uragano Amara che punta di nuovo i riflettori sui misteri di una Magistratura (o Magistra-iattura) dove le lotte di potere (e talora gli episodi di corruzione) sono pane (rancido) quotidiano. 

I quattro intervistatori hanno collezionato una misera figura, incapaci di inchiodare Amara e facendosi portare a spasso da un personaggio evidentemente aduso a infinocchiare gente molto più scaltra dei presunti mastini da salotto televisivo.

Solo alla fine Paolo Mieli dopo oltre un'ora di insinuazioni, vaghezze, mozziconi di verità, avvertimenti oscuri e autodifese puerili ha capito cosa stesse accadendo e finalmente ha sottolineato che Amara stava abilmente lanciando esche a cui far abboccare qualche imprecisato pesce per motivi non del tutto chiari.

Bitcoin e Valute Digitali sul F-ottovolante





Lo yuan digitale in gestazione sin dal 2014, si avvia a diventare realtà e a costituire uno dei fronti della nuova guerra fredda economica con l'Occidente. La banca centrale cinese ha infatti firmato un accordo di cooperazione strategica con il braccio finanziario di Alibaba, chiamato Ant (e di cui aveva bloccato l'IPO) per costruire una piattaforma elettronica su cui gestire il funzionamento, (emissione e transazioni) dello yuan digitale.

Per contro ECB e US Fed ancora non hanno corroborato le intenzioni con piani concreti. Molti confondono le valute digitali emesse dalle banche centrali con le criptovalute di cui Bitcoin è la più famosa e quindi credono che le autorità abbiano capitolato di fronte all'avanzare delle criptovalute. Invece si tratta di un sistema di pagamenti volto a ridurre l'uso del contante e a nazionalizzare una grossa fetta dell'attività bancaria retail.



Invece sul fronte delle criptovalute Elon Musk dopo aver fatto decollare la quotazione di Bitcoin con un semplice tweet in cui dichiarava che Tesla avrebbe accettato Bitcon in pagamento l'ha affossata con altrettanta semplicità. Il wunderkind dell'autotrazione elettrica è tornato sui suoi passi scrivendo un altro tweet in cui annunciava che Tesla non effettuava più transazioni in Bitcoin perché minarli e validarne le transazioni consuma troppa energia e quindi contribuisce al riscaldamento globale che è la bestia nera dei clienti di Tesla. Non è la prima volta che la criptosfera subisce un tracollo per poi riprendersi alla grande, però queste oscillazioni ci forniscono l'occasione per fare un punto della situazione sulla galassia delle monete virtuali e le loro evoluzioni.

24 mag 2021

Il Bio-idiotico Tonfo dell'Italia





L'approvazione in Senato del disegno di legge 988 (ecco il link al resoconto stenografico) che equipara l'agricoltura biodinamica a quella biologica pone un ragionevole dubbio sul suffragio universale. La quasi unanimità con 195 voti a favore e il solo voto contrario della SENATRICE A VITA (quindi non eletta) Elena Cattaneo, getta una luce inquietante sull'equilibrio mentale dei rappresentanti del popolo che destinano denaro pubblico a finanziare riti al chiaro di luna con intestino tenue di animale domestico, corni di vacca insaccati di letame e mattane assortite per far si che "...le energie cosmiche e le forze astrali influiscano sulle piante e sull’ambiente...".



Una classe politica che coltivi cotali superstizioni come potrebbe gestire una pandemia epocale? La risposta ce la forniscono i dati: nel modo peggiore del mondo. Qualsiasi dato si prenda l'Italia è tra i paesi che ha collezionato i risultati sia economici che sanitari tra i più disastrosi. L'indice composto dei parametri salienti (calo del Pil, debito e morti in rapporto alla popolazione) pone l'Italia al secondo posto mondiale dopo il Belgio. Pero' mi raccomando continuate a credere alla "scienza biodinamica" fondata sulla "conoscenza delle forze che governano gli esseri viventi, con un’attenzione particolare ai pianeti e alle lune, cercando di mettere nella giusta interconnessione terreno e cielo". Oppure che "L'agricoltura biodinamica considera fondamentale su tutto l’organismo-fattoria l’influsso di una dimensione cosmica e di conseguenza identifica nei preparati, nelle varietà di piante e nelle fasi lunari dovrebbero intensificarne gli effetti".

22 mag 2021

Elezioni amministrative nella rossa Bologna





La città simbolo della sinistra italiana in settembre sarà chiamata ad eleggere il sindaco insime alle altre maggiori città italiane, Roma, Milano, Napoli e Torino. Si tratta di un test elettorale cruciale anche a livello nazionale: da esso dipende la segreteria di Enrico Letta e le ambizioni di Salvini e Meloni per palazzo Chigi. Bologna mantiene una fama (non proprio meritata) di città ben amministrata. Traffico, parcheggi e trasporti pubblici sono di levello mediocre per gli standard europei, anche se confrontati con il resto dell'Italia appaiono decenti. Alcuni servizi, come gli asili e la raccolta dei rifiuti, sono effettivamente ben gestiti.

La nomenklatura cittadina è composta di funzionari senza carisma cresciuti nel grigiore della carriera di partito. Difficilmente qualcuno riconoscerebbe se lo incontrasse per strada il Sindaco Merola o il candidato in pectore, tal Lepore, oggi assessore a qualche cosa. A movimentare il tran tran è arrivata Isabella Conti, sindaco del limitrofo Comune di San Lazzaro (di fatto un quartiere periferico residenziale di Bologna) che ha ottenuto una certa notorietà anche a livello nazionale per la sua gestione della cosa pubblica. Oggi milita in Italia Viva e ha lanciato un guanto di sfida al predesitnato Lepore.



L'opposizione che a Bologna è mediocre, impalpabile anzi spesso inesistente, non riesce almeno per il momento a selezionare un candidato minimamente decente. Eppure sarebbe un'occasione ghiotta per ripetere l'exploit di Guazzaloca ormai decenni fa.

21 mag 2021

Gorghi e Ingorghi della Politica Italiana





La politica italiana che da dieci anni colleziona disastri vira sul grottesco. Salvini e Letta sono intenti a marcare il territorio per giustificare e far digerire ai fedeli l'appoggio al governo di (quasi) Unità Nazionale.Salvini spinge per eleggere Draghi come successore di Mattarella una volta ottenuta la luce verde sul Recovery Plan da Bruxelles e completato il piano vaccinale. E quindi andare alle urne per agguantare il bottino elettorale che i sondaggi gli fanno assaporare.

Tanto per non lasciare adito a dubbi, ha posizionato una Magnum 45 sul tavolo dove si dovrebbe negoziare la riforma della Giustizia: impegnandosi a raccogliere le firme per i referenda proposti dal Partito Radicale intende dare una spallata alle resistenze di grillini e PD decisi a difendere i privilegi e il potere della Magistratura correntizia militante (azzoppata dagli scandali).

Letta invece insiste nella strategia zingarettiana di alleanza strategica con i grillini governativi, nella speranza di assorbirne l'elettorato, come fece il PCI con il PSI di Nenni e De Martino. Però al momento ha collezionato solo un'umiliazione sulla scelta del candidato sindaco di Roma: Zingaretti è stato impallinato dai presunti alleati pentastellati, la Raggi è più baldanzosa che mai e il rimpiazzo Gualtieri langue nei sondaggi. Sulle candidature comuni nelle altre città importanti è buio pesto (a parte Milano dove Sala si ricandida, ma con i Verdi) e il PD rischia persino di perdere la roccaforte di Bologna.



Nel frattempo i resti dei 5 Stelle (dopo il suicidio politico via Facebook del comico fondatore) sono alla mercé di Casaleggio junior che pretende 450mila euro di pagamenti arretrati e si tiene stretto il database dell'Associazione Rousseau. Ciò significa che i grillini non hanno un rappresentante legale, non riescono a rinnovare i vertici a norma di Statuto, e Conte, che da mesi è alle prese con la rifondazione (o meglio la riaffondazione), formalmente non può spacciarsi per leader.

Infatti il Tribunale di Cagliari ha nominato un avvocato-pastore locale come curatore del Mo-vi-mento. Non sappiamo se influenzato da un riferimento subliminale al gregge di pecore. Nel frattempo molti parlamentari grillini stanno annusando la possibilità di traslocare nel nuovo partito che la Casaleggio e Associati prepara sottobanco insieme a Di Battista.