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30 lug 2022

La coalizione Cremlino-destra

Berlusconi non ha retto. Dopo mesi di pura sofferenza in cui ha dovuto fingere di aver sposato la linea atlantista del governo, alla caduta di Draghi l'ex Cav. Pompetta ha dichiarato senza mezzi termini:
"Ho parlato con l'ambasciatore russo in Italia Razov. Mi ha spiegato le loro ragioni, cosa ha fatto Zelensky"
E, come se non bastasse, ha reiterato senza vergogna le peggiori menzogne della propaganda russa:
"Mi ha raccontato che è stata l'Ucraina a provocare ventimila vittime nelle zone contese. E che l'invasione era necessaria perché il rischio era che l'Ucraina attaccasse la Russia".
Le solite smentite rabberciate del Papi, hanno forse convinto qualche membro del cerchio magico a Villa Grande, ma resta il fatto che l'idillo tra Berlusconi e Putin non è certo una sorpresa.

L'URSSini di Arcore


Insomma Berlusconi, in campagna elettorale, si trasforma in URSSini e si schiera dove batte il cuore, con il criminale di guerra, sodale di tanti anni e di tante piacevoli esperienze nelle dacie piene di accoglienti lettoni.

Avrà un compito monumentale la Meloni (a sua volta grande esegeta della Russia fino al 24 febbraio 2022) per smarcarsi da cotali farneticazioni. Magari si farà consigliare dal suo amico Steve Bannon. Sempre che non finisca in galera. Insieme a Trump.

Atlantismo double face

Del resto l'intervista a Fox News (graziosamente concessa ad una nota attivista trumpiana, tal Maria Bartiromo) per accreditarsi come baluardo del fronte occidentale non ha convinto gli scettici. I quali non possono fare a meno di ricordare le prese di posizioni pro-Russia sue e dei suoi supporter, come la Santanche'«Ci sono tante ragioni per cui dovremmo essere dalla parte di Putin».
Chissà come mai le ragioni della coalizione Cremlino-destra non sono state illustrate in diretta alla Bartiromo.

17 lug 2022

Il caleidoscopio degli sciacalli che si contendono i brandelli dell'Italia

con draghi se ne va l'unico presidente del consiglio dai tempi di De Gasperi (che infatti era di formazione culturale e politica austro-ungarica e non italiana) di cui non dovevamo vergognarsi. Mafiosi, corrotti, tenutari di clientele, organizzatori di bunga bunga erano il meglio che la classe politica (scelya dall'elettorato più analfabeta, furbastro e cialtrone dell'Occidente) poteva offrire.



La classe politica che si sta suicidando, trascinando il paese nel baratro della bancarotta rappresenta quasi perfettamente la fibra morale e intellettuale chi li elegge: milioni di nullità parassiti e protestastarie, sciacalli senza arte nè parte, decisi ad accaparrarsi il loro brandello di cadavere.

Per tracciare i contorni di questo magma ribollente di umori confusamente ostili a tutto e' interessante guardare questo video dove vengono profilate le tipologie di elettori, dai vittimisti agli illuminati in un caleidoscopio che travalica i soliti confini di destra e sinistra.

L'esito di questo avvitamento sarà una bancarotta. Senza bonus, interventi straordinari, elemosine, sussidi, contributi a fondo perduto, pagamenti di bollette a carico del prossimo. Dovrebbero pagare il conto i parassiti di oggi, non i figli e nipoti, il prezzo delle loro scelte ignobili. Invece il disastro ricadrà sulle future generazioni a cui verrà inviato anche il conto del funerale dei loro sciagurati genitori.

16 lug 2022

La guerra ibrida che ha provocato le dimissioni di Draghi

La crisi del governo Draghi fa parte della strategia definita "guerra ibrida" in cui si sono specializzati nei passati due decenni i nemici delle democrazie occidentali. Viene condotta utilizzando partiti e personaggi politici reclutati, pagati o influenzati dai servizi segreti russi, cinesi, nordcoreani, bielorussi e di altri regimi autocratici.



E' talmente smaccata da essere stata illustrata pubblicamente nella cosiddetta Dottrina Gerasimov, un discorso tenuto dal Capo di Stato Maggiore delle Forze Artmate Russe Valerij Vassily Gerasimov nel 2013. In Italia trovano terreno fertile perché sin dal secondo dopoguerra i sovietici hanno individuato l'Italia come ventre molle dell'Occidente e sono riusciti a far emergere il maggiore partito comunista in un paese Nato. E oggi hanno facile gioco a capitalizzare su quella deteriore tradizione.

I Grullini, ovvero le Mine Stravaganti

La realtà non fa sconti a chi si illude di poterla ignorare. Le mine stravaganti delle politica italiana che hanno già inferto danni irreparabili a questo disgraziato paese, dal Reddito di Cittadinanza, ai ferrei lockdown durante l'epidemia di Covid sono di nuovo deflagrate. Conte e la sua ciurma di personaggi improbabili ebbri di revanscismo straccione sono stati aizzati a kanciare una ennesima sfida al buonsenso nella speranza di recuperare consensi tra le grandi masse di analfabeti frustrati convinti di essere vittime di complotti galattici e non della loro idiozia.



Ma questo ennesimo salto mortale logico e' destinato a finire con una brutale schienata sul duro cemento dei conti pubblici. Non è possibile continuare a pagare stipendi e pensioni (e tantomeno il Reddito di Parassitanza) se viene meno la benevolenza degli investitori internazionali che devono rifinanziare il debito pubblico italiano. E non saranno certo i funzionari dell'Ambasciata Russa in Italia (o altrove) a poter staccare i cospicui assegni ogni mese per riempire le greppie delle clientele populiste. E tantomeno sarà il Chihuahua di Putin, quel Medvedev che abbaiando su Telegram si attribuisce il merito della defenestrazione di Draghi dopo quella di Boris Johnson.

Anche dopo la guerra la Russia rimarrà un paria per i paesi occidentali e l'appoggio della Cina non basterà a sfamare la popolazione. I cinesi del resto sono meno ingenui degli occidentali: ogni boccone di pane indispensabile lo faranno pagare a caro prezzo, chiunque occupi il Cremlino.

6 lug 2022

L'università deve preparare al mondo del lavoro



Molti professori e quasi tutti i burocrati ministeriali sono ferocemente contrari alla formazione pratica nelle scuole. La considerano un insulto alla "cultura" superiore che loro ovviamente incarnano. Pertanto sono avversi a corsi di studio che insegnino un mestiere e all'insegnamento di qualsiasi campo con ricadute pratiche della finanza alla statistica passando per l'informatica.



Inoltre in Italia un pervicace rifiuto ideologico ad istituire scuole dedicate agli studenti più dotati, che invece sono costretti a stare al passo con i somari, i fannulloni o peggio. Il mito dell'uguaglianza imposto nel sistema educativo, genera una cappa di mediocrità su chiunque non trovi a casa il supporto e i mezzi per elevarsi dal pantano.

Quando arriva il momento di scegliere cosa studiare all'Università molti ragazzi non hanno informazioni utili e seguono pulsioni indotte dalla televisione, consigli sbagliati o aspirazioni da intellettualoidi. L'Università deve preparare al mondo del lavoro non a coltivare passioni letterarie o artistiche (che si possono benissimo coltivare a casa nel tempo libero).

3 lug 2022

Il piccolo risparmiatore incaprettato dall'inflazione

Non esistono strategie semplici per proteggersi dall'inflazione, soprattutto per un piccolo risparmiatore. Anzi l'inflazione rappresenta il modo con cui i governi succhiano agevolmente risorse ai piccoli risparmiatori, proprio perché non vi è modo di proteggersi dall'esproprio.

L'esproprio subdolo

L'inflazione, sia chiaro, è un esproprio perpetrato con metodi subdoli da governi screditati, incapaci e corrotti. Le autorità di appropriano di risorse reali in modo surrettizio, senza un voto del Parlamento, senza lasciare impronte digitali sul malloppo.



L'inflazione serve proprio ad incaprettare le persone normali, senza grandi patrimoni gestiti da professionisti, che si possono spostare facilmente da un continente all'altro per decurtare loro i risparmi attraverso una tassa patrimoniale occulta

Il tradimento delle banche centrali

Per difendere i piccoli risparmiatori alle banche centrali è stata attribuita un'indipendenza dal potere politico che ne limitasse gli abusi. Invece le banche centrali in Europa e in America hanno tradito il loro mandato e la fiducia loro concessa, diventando i complici dei governi più biechi, irresponsabili e ignobili. I governi alla disperata ricerca di consenso clientelare attraverso gigantesche operazioni di voto di scambio.

In Italia queste operazioni sono ben note: le più recenti e macroscopiche sono il Redito di Cittadinanza e Quota100. Ma sa alziamo lo sguardo per abbracciare un orizzonte più ampio ci accorgiamo che in Italia l'INPS è un pozzo senza fondo.


Secondo il rapporto del Centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali, il 28,3% dei pensionati beneficiano di un sussidio, perché per 66 anni di vita (e 50 di vita lavorativa) non hanno pagato abbastanza tasse e contributi.

Addirittura 800mila invidui percepiscono una pensione senza aver mai versato un soldo bucato di contributi o di tasse durante la loro vita. Costoro erano sconosciuti al fisco. Si sono materializzati di fronte alle autorità solo quando si sono presentati agli sportelli dell'INPS per richiedere la pensione sociale. Tutta gente che vota (insieme ai familiari) per chi ha garantito loro di poter vivere alle spalle dei lavoratori. 

La vera protezione è il voto

In conclusione l'inflazione serve per incaprettare i risparmiatori, i lavoratori a reddito fisso, gli imprenditori che non possono scaricare sui clienti i maggiori costi. La vera protezione contro l'inflazione è il voto. Bisogna eleggere parlamenti (e governi) che non siano imbottiti dei referenti politici dei parassiti.

Perché quando l'inflazione esplode è troppo tardi. Non c'è rifugio che tenga.