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6 ott 2020

Next Degeneration Fund



I copiosi rivoli di saliva di cui grondano le avide bocche dei politici e dei ministri giallo-rossi al pensiero dei soldi in arrivo dall'Europa, potrebbero seccarsi bruscamente.


I tempi per ratificare l'accordo firmato in pompa magna a luglio stanno slittando e il testo finale potrebbe riservare cocenti delusioni.

Ad esempio il rispetto dei diritti civili non investe solo Polonia ed Ungheria. La situazione italiana e' del tutto analoga, tra abolizione della prescrizione, tempi biblici della giustizia penale e civile, libertà di stampa da terzo mondo, autoritarismo strisciante e violazioni della Costituzione a colpi di Dpcm.

Anche ipotizzando che i soldi vengano stanziati nei tempi previsti la capacita' progettuale dell'Amministrazione Pubblica italiana e' un buco nero. Gia' nel 1996 si cerco' di mobilizzare il paese per utilizzare in modo massiccio ed articolato i fondi strutturali europei. Fu un fiasco epocale su cui venne steso un velo colpevolmente pietoso dai media compiacenti e di cui ancora paghiamo le conseguenze.

Questa volta si rischia di ripetere il disastro su scala ciclopica, lasciando una degenerazione insostenibile per le future generazioni.

Nicola Rossi con la profondità dei suoi argomenti perfora le illusioni di chi aspettava trepidante un baule di banconote spedito da Bruxelles e si ritrova a dover fare i conti con un meccanismo istituzionale complesso e rogoroso.