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30 nov 2020
Berlusca, in arte Lazzaro La Qualunque
La novita' di questo ultimo scampolo di 2020 e' la resurrezione politica di Berlusconi, in pieno regime minkio-rosso. La maggioranza parlamentare di Conte al Senato si sta squagliando inesorabilemnte tra espulsioni, ripicche e salti della quaglia. Per sottrarsi al destino di un mesto ritorno ai fasti del fast food (nello stadio da poco intitolato al Pibe de Oro), Di Maio & soci (via Gianni Letta) -- con il cappello in mano -- hanno mendicato i voti all'unico disposto a fornirglieli. Ovviamente in cambio di succulente contropartite.
Infatti, solo per sedersi al tavolo, il Caimano ha preteso un emendamento che bastonasse le ginocchia di Bollore' impegnato da anni nella scalata di Vivendi a Mediaset. Il governo Conte lo ha prontamente approntato e servito (mentre paradossalmente persino Lega e Fratelli d'Italia lo osteggiavano).
Come segno di grato apprezzamento Forza Italia ha votato lo scostamento alle poste del bilancio pubblico proposto da Gualtieri. E Berlusconi ha imposto di appecoronarsi anche a Salvini e Meloni, ancora una volta ridotti al ruolo di ascari di Arcore. Insomma i pentastellati puri e duri si sono mestamente ridotti al ruolo di olgettini, con Brunetta che sulle pagine del Corriere della Sera elogia Di Maio come leader e studente modello. Praticamente un bacio della morte politica dal partito di colui che Grillo, ai tempi del Vaffa, chiamava lo Psiconano.
Il prossimo scoglio per il governo agonizzante sara' il voto sulla riforma del MES in sede europea in agenda per il 9 dicembre. In previsione dell'evento a Pomigliano si e' inaugurato un istituto di igiene dentale dove verranno impartite lezioni sulle sottili arti di seduzione che tanta voluttuosa goduria procurano al Berlusca. Rimane da recitare una prece per il Dibba Furioso che andava a leggere le sentenze di condanna davanti al cancello di Arcore tra la folla in tripudio. Ancora non sappiamo se leggera' il contratto di consulenza tra la Philip Morris e la Casaleggio & Associati.
29 nov 2020
Gli Stati Generali non finiscono mai
Continua il viaggio tra le conclusioni degli Stati Generali del M5S che dopo oltre un mese dall'inizio non riescono a cavare un ragno dal buco. Le faide feroci tra personaggi di infima caratura hanno portato ad uno stallo tra i fautori delle poltrone e i descamisados di Dibattista & Casaleggio. Un'atmosfera cupa e avvelenata avvolge le vicende dei miracolati da Grillo, che al momento si e' nascosto in una delle sue ville e non partecipa alla decomposizione della sua creatura impazzita.
Chiunque salira' al vertice del partito, che sia un comitato o un leader unico si trovera' a gestire lo sfacelo dei gruppi parlamentari dove il sentimento piu' diffuso e' l'odio e dove le diserzioni sono all'ordine del giorno. Infatti il governo non ha piu' la maggioranza in Senato e si regge solo grazie all'appoggio dell'esecrato Berlusconi, che Grillo apostrofava come lo Psiconano.
Di Battista andra' di nuovo di fronte alla Villa di Arcore a leggere in pubblico, per la gioia della sua Armata Brancaleone, le sentenze di condanna del Caimano?
28 nov 2020
Marcia turca sul mondo - con Forchielli e Scacciavillani
La Turchia prima dell'avvento di Erdogan era un paese allo sbando. Poca industria, un po' di turismo, agricoltura di sopravvivenza e tanto sottosviluppo. L'inflazione, quando andava bene, si attestava intorno all'80% annuo.
Quando andava male, cioe' a intervalli di pochi anni, si avvitava in una crisi economica che richiedeva l'intervento del Fondo Monetario Internazionale per evitare il peggio. L'inflazione schizzava oltre il 150%, il debito pubblico diventava carta straccia e l'economia si inabissava. La corruzione era endemica, i militari intervenivano periodicamente per rimettere il governo civile in riga e la guerra civile contro la minoranza curda rimaneva una piaga insanabile.
L'elezione di Erdogan mise fine a tutto questo e in pochi anni la Turchia fece un balzo in avanti impensabile. Poi arrivo' la crisi del 2008 e il carisma del Sultano inizio' a sfarinarsi. Oggi il paese ha subito una dura battuta d'arresto e per compensare il discredito accumulato sul fronte economico Erdogan assume un atteggiamento sempre piu' aggressivo in politica estera e soprattutto intervenendo callidamente nei teatri di guerra.
Dalla Siria alla Libia, dall'Armenia a Cipro, i fronti di scontro nel corso dell'ultimo anno sono aumentati tra il disinteresse degli Usa, gli accordi con Putin e le flebili risposte, peraltro occasionali della Francia.
Il Ricoveri (in manicomio) Fund
Ungheria e Polonia, spalleggiate dalla Slovenia, minacciano il veto sul Recovery Fund e su tutto il bilancio dell'Unione Europea. Questi paesi contestano la clausola che subordina la concessione dei prestiti e dei trasferimenti al rispetto dello stato di diritti e delle liberta' democratiche. L'universo mondo sembra convinto che il lavorio diplomatico della Merkel e della Von der Leyen potesse ammansire Orban & soci, invece il governo polacco ha ribadito in una lettera ufficiale il suo veto all'accordo accompagnando la missiva con un virtuale gesto dell'ombrello.
A Roma i minkio-grulli sono atterriti dalla possibilita' che la pioggia monsonica di soldi, spasmodicamente attesa da mesi, possa sfumare o essere rinviata di alcuni mesi. I tempi sono brevissimi. Il Consiglio Europeo fissato per il 10 dicembre deve mandare al Parlamento Europeo una proposta da votare e approvare nella sessione del 14 dicembre. Altrimenti a gennaio scatterebbe l'esercizio provvisorio del bilancio UE e tutto l'impianto del programma NextGenerationEU, faticosamente messo in piedi a luglio, rischia di sgretolarsi. Tra l'altro il bilancio deve essere approvato anche dai 27 parlamenti nazionali. In Olanda si vota a marzo ed inevitabilmente il voto sul Recovery Fund diventerebbe materia incandescente di campagna elettorale.
Ad ognio modo ieri sera Andrea Orlando, uno dei caporioni zingarettiani, nel pollaio di Otto e Mezzo, alla Gruber che gli porgeva giuliva il microfono, ha ammesso che nella Pubblica Amministrazione italiana non esistono competenze per formulare progetti con una minima possibilita' di essere approvati a Bruxelles. Legulei, burocrati e passacarte assortiti che affollano ministeri ed assessorati alle prese con un foglio Excel vanno in paranoia. Insomma anche se tutto andasse per il meglio a livello europeo, a livello italiano andra' tutto per il peggio, come sempre.
24 nov 2020
L'Australia nel Mirino della Cina
I rapporti tra Australia e Cina da anni non sono propriamente idilliaci a dispetto degli intensi rapporti commerciali che ammontano a 120 miliardi di dollari. Il novero delle frizioni e' cresciuto nel tempo e con l'avvento di Trump l'Australia ha imboccato decisamente una rotta di collisione con le sensibilita' cinesi. Ad esempio l'Australia ha bandito Huawei dalle infrastrutture 5G e approvato una legge contro gli investimenti stranieri (che colpiva soprattutto quelli cinesi).
Lo scoppio della pandemia ha esacerbato le tensioni. Ad aprile l’ambasciatore cinese a Canberra aveva criticato il governo australiano per essersi accodato alla richiesta americana di un’indagine internazionale sull’origine dell'epidemia di Covid-19. Il diplomatico aveva avvertito che compiacere gli Stati Uniti poteva essere “pericoloso”, perche' avrebbe comportato il boicottaggio delle importazioni australiane.
La faccenda si era stemperata, fin quando politici e media australiani hanno stigmatizzato l'espulsione di deputati di opposizione dall'assemblea legislativa di Hong Kong. Da Pechino e' partita una secca minaccia di ulteriori sanzioni commerciali. In pratica il governo cinese ha intimato agli importatori lo stop agli acquisti di almeno sette categorie di prodotti australiani: carbone, orzo, minerale di rame e concentrato, zucchero, legname, vino e aragoste (che per il 90% finiscono sulle tavole dell'Impero di Mezzo). Insomma Xi Jinping intende fare un esempio dell'Australia per dissuadere altri paesi del Pacifico dall'allinearsi agli USA. [Vedasi anche https://energiaoltre.it/carbone-australia-cina/]
La risposta di Canberra pero' ha lasciato pochi dubbi sulla determinazione a resistere al bullismo cinese:
"Il governo australiano prende decisioni valide nel nostro interesse nazionale e in conformità con i nostri valori e processi democratici aperti", ha detto un portavoce del Dipartimento degli affari esteri e del commercio. "Siamo una società democratica liberale con mezzi di comunicazione liberi e una democrazia parlamentare, dove i membri eletti ei media hanno il diritto di esprimere liberamente le loro opinioni".
Il governo britannico e' stato tra i pochi, se non l'unico, a manifestare solidarieta' ai cugini il cui capo di stato è ancora la Regina Elisabetta, stigmatizzando il bullismo cinese. Gli altri leader (incluso Trump) invece si sono trovati tutti uniti nella strategia dello struzzo.
Ma comunque le sanzioni cinesi hanno avuto un gravissimo effetto sulle esportazioni di vini australiani in Cina che praticamente si sono azzerate. Recentemente e' stato suggerito di impostare una strategia comune di reazione per tutto l'Occidente contro la Cina, in analogia all'articolo 5 del Trattato Nato. Ogni aggressione sul piano economico ad un paese membro deve essere considerata un'aggressione a tutti i membri dell'Alleanza e quindi innescare un processo di difesa comune imcentrato su ritorsioni commerciali. Nota: Per chi volesse un'analisi storico-politica approfondita sulle relazioni tra Australia e Cina consigliamo questo documento del Parlamento Australiano
https://www.aph.gov.au/sitecore/content/Home/About_Parliament/Parliamentary_Departments/Parliamentary_Library/Publications_Archive/CIB/CIB9697/97cib23
22 nov 2020
L'Onda Corta
La seconda ondata della pandemia in Europa sta flettendo. I paesi investiti prima di altri, tipo Francia, Spagna, Belgio e Olanda registrano un calo marcato dei contagi. Anche in Italia il picco probabilmente e' stato raggiunto. La Germania come sempre si conferma la nazione con le strutture piu' solide e i piani piu' adeguati nel Vecchio Continente. I paesi che avevano reagito con maggiore efficacia alla prima ondata, soprattutto in Asia, ad esempio Corea, Giappone, Taiwan, Thailandia, Vietnam e la stessa Cina hanno registrato solo un modesto riacutizzarsi del contagio.
Insomma per quanto piu' virulenta la seconda ondata si avvia ad essere piu' breve della prima, nonostante le misure adottate per contenerla siano state meno drastiche. Pero' le deficienze in termini di tracciamento e individuazione dei focolai rimangono una piaga purulenta che testimonia l'inadeguatezza delle Amministrazioni Pubbliche in buona parte dell'Europa. Burocrazie elefantiache capaci di organizzare solo risposte confuse e approssimative di fronte all'emergenza.
Gli Stati Generali Allucinati
Qualche inveterato masochista appassionato alle vicende interne del Mo-vi-mento Cinque St
In questo video decostruiamo il comunicato con cui l'Autoreggente Appisolato, al secolo Vito Crimi, annuncia alle masse dei perdigiorno folgorate sulla via dei Meet-Up (ma soprattutto del reddito di cittadinanza) i risultati del consesso. Un testo denso di fenomenale comicita' involontaria (tipica dei tromboni pomposi) in cui si blatera di "sottotavoli" e temi (presumibilmente di terza media), senza riuscire a fornire una sola informazione sulle conclusioni (rinviate a data da destinarsi).
Tra l'altro codesti Stati Generali dovevano eleggere un capo politico dopo che a gennaio, con la coda tra le zampe, Di Maio aveva gettato la spugna precipitosamente per non dover rendere conto dell'umiliante sconfitta annunciata nelle elezioni regionali dell'Emilia Romagna. Per mesi tutti i gerarchi grillin hanno farneticato se fosse meglio un capobranco unico o una cupola di cinque, sette o magari 50 membri.
A tutt'oggi non solo non e' stata eletta nemmeno la donna delle pulizie, ma nessuno, dicasi nessuno, ha osato candidarsi ufficialmente. Il neo-falegname Di Battista si agita come una raspa su una tavola di noce, ma ancora non sa che pesci pigliare, nemmeno il tonno nella famosa scatola. Si vocifera che sia stato il piu' votato tra i 30 rappresentanti eletti per raccontare le loro allucinazioni in video conferenza. Ma i dati ovviamente, come accade nelle sette o ai verbali delle indagini di mafia, sono secretati.
Dibba (che tra i quadrumani di governo nessuno sopporta) ha stretto un Patto di Acciaio arruginito con Casaleggio junior (sopportato ancora meno) per riprendersi la creatura fondata dal padre e che ora gli e' sfuggita di mano. Ma Di Maio e soci sono decisi a sbarazzarsi dell'Associazione Rousseau con cui Casaleggio li tiene al guinzaglio per potersi muovere liberamente con le alleanze e addirittura stringere un'alleanza di fatto con Berlusconi. Insomma il Mo-vi-mento evolverebbe in una squallida versione 2.0: il Partito Razzi & Scilipoti on Steroids.
19 nov 2020
La Lagarde dai Capelli Turchini
L'indiscreto fascino della furbizia levantina sembra esercitare un'attrazione malsana per i governi dei paesi dell'Europa Mediterranea. La Banca Centrale Europea, attraverso il PEPP, acquista una cospicua fetta dei titoli di stato emessi per pagare le spese della pandemia senza porre alcuna condizione.
Al contrario, per accedere ai fondi del programma Next Generation EU bisogna presentare dei progetti seri, farli approvare dalle istituzioni europee e poi realizzarli secondo una tabella di marcia ben precisa. Quindi gli ex PIGS vorrebbero approfittare dei tassi bassi garantiti dalla BCE e della sospensione del Patto di Stabilita' per indebitarsi senza limiti e spendere senza controlli di sorta.
La faccenda ovviamente ha suscitato l'indignazione dei paesi nordici che, dopo aver messo a disposizione 750 miliardi di aiuti per i membri piu' deboli della UE, si vedono sbeffeggiati pubblicamente.
Questa strategia da "treccartari" rischia di innescare una reazione brutale. Va ricordato che il Recovery Fund non e' stato ancora approvato. Anzi Polonia, Slovenia e Ungheria hanno bloccato per il momento l'approvazione del bilancio della EU (di cui fa parte il RF) perche' rifiutano la condizionalita' sulla concessione dei fondi legata al rispetto dei diritti umani. Non esistono soluzioni in vista e l'approvazione del Parlamento Europeo prevista per meta' dicembre potrebbe slittare all'anno prossimo.
Ma il bilancio della UE richiede l'approvazione dei 27 parlamenti nazionali. In Olanda le elezioni sono previste per marzo. Difficile che la campagna elettorale non si focalizzi sul trasferimento di risorse ai paesi mediterranei, i quali, invece di un minimo di gratitudine mostrano il loro scorno.
18 nov 2020
Il vaccino suona sempre (almeno) due volte
Dopo il breakthrough di Pfizer, Moderna ha annunciato il successo nei trial del suo vaccino con efficacia al 94.5%. Peraltro il suo vaccino e' risultato stabile dopo 30 giorni di conservazione ad una temperatura da frigorifero domestico, quindi non richiede la congelazione tra -70 e -80 gradi Celsius. Pfizer ha rilanciato asserendo che in base a dati aggiornati sui test l'efficacia del suo vaccino supera il 95%.
Ma cosa significa questa percentuale? Come viene calcolata? E come sara' il mondo una volta usciti dalla pandemia? Bill Gates prevede un che i viaggi per lavoro scenderanno fino al 50% mentre un terzo degli occupati lavorera' in remoto. E' ragionevole tale previsione?
Nel prossimo video aggiungiamo degli altri elementi per scrutare l'orizzonte
16 nov 2020
La Testa di Sasso
Il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli in un'intervista a Repubblica si e' allineato al populismo sovranista piu' deteriore ipotizzando che la BCE "cancelli i debiti" emessi dai paesi membri dell'area euro per pagare i costi stratosferici della pandemia.
La becera ignoranza che ispira tale vaneggiamento e' sconcertante. Ma le conseguenze politiche per la credibilita' dell'Italia, paese ritenuto inaffidabile nelle stanze che contano sono devastanti.
Sassoli doveva rappresentare nelle istituzioni europee le idee e le energie migliori dell'Italia, in opposizione alla deriva sovranista. Insomma la nomenklatura del PD si era presentata in Europa come un baluardo di affidabilita' e lungimiranza di fronte alla masnada salviniana aizzata dai Borghi, dai Bagnai, dai Rinaldi e dai disturbati assortiti.
Invece Sassoli ci rifila un rigurgito di farneticazioni da osteria leghista che accentueranno il dispresso dei paesi seri verso l'Italia. Un danno incalcolabile dopo che la Merkel aveva speso un cospicuo capitale politico nella UE per architettare il Recovery fund per sostenere soprattutto il nostro paese gia' avviato verso il default in stile Libanese.
La valanga di soldi di cui beneficerebbero in primo luogo l'Italia e la Spagna costituisce un aiuto essenziale per non finire in bancarotta. Ma le teste di sasso e di sassoli-no non hanno quella dose minima di intelligenza per rendersene conto
Infatti la presidente della Bce Christine Lagarde durante la periodica audizione al Parlamento Europeo in risposta a un deputato grillino ha affermato: “Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti. La mia risposta all'idea di Sassoli di cancellare il debito contratto dai Paesi membri con la Bce è molto corta: tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati, c'è l'articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i Trattati”.
Insomma una sconfessione pubblica, brutale e umiliante per l'ex mezzobusto, trattato come merita un poveretto che conosce i Trattati europei quanto il suo alleato Giggino da Pomigliano conosce la geografia.
Napalm economico - Biden presidente
Oggi in un tweet Trump ha affermato di aver vinto le elezioni presidenziali. Ieri aveva twittato che Biden ha vinto le elezioni grazie ad imbrogli. Insomma la saga dei ricorsi e dei conteggi si portrarra' ancora, anche se non sembra che Rudy Giuliani e il suo team di legali abbiano in mano degli Hatu tali da vincere la partita. In ogni caso tutti i 50 stati dell'Unione dovranno dare un risultato ufficiale entro l'8 dicembre, quindi, a meno di nuove rivelazioni, la sabbia nella clessidra va rapidamente esaurendosi.
In generale provare brogli e' estremamente complicato e provare che i brogli siano stati determinanti per l'assegnazione della vittoria e' ancora piu' arduo, se non si hanno informatori all'interno dell'apparato amministrativo che gestisce le operazioni. Soprattutto negli stati dove il livello di sicurezza nei seggi e' alquanto approssimativo.
L'attenzione ora si sposta suhli ultimi due seggi da assegnare al Senato nel ballottaggio del 5 gennaio in Georgia. Probabilmente Biden spera che vincano i repubblicani. Altrimenti si trovera' ostaggio della sinistra radicale sanderista pronta a reclamare l'oncia di carne. Invece con un Senato a maggioranza repubblicana e una Camera dei Rappresentanti con una fragile maggioranza democratica potra' continuare il tran tran del piccolo cabotaggio, attivita' che ha perfezionato in 50 anni di vita politica.
12 nov 2020
Nuntio Vobis Gaudium Magnum: Habemus Vaccinum!
La multinazionale farmaceutica Pfizer ha annunciato (senza pubblicare i risultati dei test) che il vaccino messo a punto in estate ha avuto un'efficacia insperata. Stando alle notizie riportate dai media, uno sarebbe indotto a pensare che il 90% dei volontari partecipanti alla sperimentazione avrebbero sviluppato gli anticorpi che li rendono immuni al Covid-19, senza subire effetti collaterali di rilievo.
La realta' e' diversa (grazie a Gianluigi Fantetti per aver attirato la nostra attenzione su questo aspetto): la misura di efficacia deriva dalla formula
100 * (1-IRR)
dove IRR è l’Illness Rate Ratio calcolato, come proporzione tra gli infetti facenti parte del gruppo a cui e' stato inoculato il vaccino e gli infetti del gruppo di controllo (cioe' che hanno ricevuto un placebo). Ancora non e' chiaro se il vaccino immunizza dalle forme gravi di Covid-19 né se blocca la trasmissione. E' anche incerto per quanto tempo durerà l’effetto, ma lo sapremo fra mesi o anni. Tuttavia mentre la seconda ondata della pandemia si abbatte su globo quantomeno si intravede una fiammella alla fine del tunnel. Sicuramente annunci di altri vaccini seguiranno a breve e quindi per la fine dell'anno l'arsenale per combattere la pandemia si arricchira' di nuove armi.
Resta da capire come sara' il ritorno alla normalita', se mai la normalita' tornera' ad essere come quella andata in frantumi in una notte di mezzo inverno. Torneremo a viaggiare per lavoro? Torneremo a lavorare in ufficio? Ci riabitueremo ad andare a cinema o Netflixeremo le nostre serate? Guariremo dalla sindrome della zona rossa?
La rapidita' con cui si e' arrivati alla scoperta e alla prossima commercializzazione del vaccino rinfocola un dubbio troppo a lungo trascurato. La trafila burocratica per l'approvazione di nuovi farmaci, vaccini, trattamenti, terapie e dispositive sanitari vari e' assurdamente farraginosa e costosa. Le regolamentazioni, in altre parole infliggono danni gravissimi alle nostre vite.
Non e' arrivata l'ora di togliere qyalche potere di troppo ai burocrati (non solo della FDA) per restituirlo ai cittadini?
11 nov 2020
Il Governo Pulcinella Istituisce le Zone Arlecchino
Nel teatro delle marionette in cui si recita a soggetto a seconda dei sondaggi, altre regioni vengono inserite tra le zone arancioni. La strategia dei lockdown in slow motion risponde a due esigenze squisitamente politiche: 1) Dare l'impressione che il governo appronta misure drastiche 2) Evitare un altro tracollo dell'economia e le rivolte che ne deriverebbero
La Campania ad esempio non e' in zona rossa perche', come riportato da Affaritaliani.it, con un lockdown severo le autorita' non si sentivano in grado di garantire l'ordine pubblico. Infatti risuonava ancora l'eco delle proteste delle settimane scorse a cui la grancassa dei media aveva prontamente attribuito la matrice camorrista. Poi quando i tumulti si sono estesi dalla Sicilia alle Alpi, dalle veline di Palazzo Chigi e del Viminale il riferimento alla camorra e' sparito. L'efficacia delle nuove restrizioni potra' essere verificata tra qualche settimana, ma pochi si fanno illusioni. Il presidente dell'Ordine dei Medici avverte che di questo passo ci saranno 10mila morti al mese. Insomma con la diffusione del contagio fuori controllom non solo in Italia e' arduo prevedere se l'emergenza sanitaria prevarra' su quella economica, ma in entrambi i casi i ministri dovranno giustificare l'immobilismo dei mesi estivi sprecati in passerelle mediatiche (leggasi Stati Generali), pantomime sui banchi a rotelle e riti autocelebrativi sul Recovery Fund di cui si sono perse le tracce.
Anche sull'app Immuni e' scesa una cortina di silenzio. In un afflato patriottico le istituzioni e i loro reggicoda invitavano il popolo a scaricarla per salvare il Mondo. Invece persino la trasmissione di Rai3 Report, ha confermato (per gli ultimi scettici) che dietro Immuni esiste solo un deserto organizzativo. Un miserabile paravento di cartapesta dietro cui si nascondono le responsabilita' di governo e Regioni.
9 nov 2020
La bufala della riforma fiscale in salsa tedesca
In Italia i vaneggiamenti sulla mitica Riforma Fiscale sono un fiume carsico che periodicamente alimenta il vastissimo Lago delle Bufale Romane. Dopo l'exploit della flat tax legaiola, l'ultima moda, lanciata dai mestatori di vario conio e coglio, e' la riforma dell'IRPEF secondo il modello tedesco, caratterizzato da una progressivita' continua. A chi si abbevera al Lago delle Bufale viene inculcata la nozione che tale sistema avrebbe caratteristiche di equita' particolarmente desiderabili per il popolo derelitto. In questa puntata, dati alla mano, Alessio Argiolas spiega con esempi concreti come funziona davvero l'imposta sulle persone fisiche in Germania.
In particolare viene raffrontata l'IRPEF con l’Einkommensteuer con il metodo adottato pe l'esame della slides tratta dal MEF (vedasi Dipartimento Entrate Tributarie Internazionali – Ufficio III Direzione Studi e Ricerche Economiche e Fiscali bollettino gen-mag 2018).
La base antecedente di alcuni anni è stata utilizzata per mostrare la sua mobilità con l’inflazione. Il reddito imponibile esente era di € 9.000, innalzato nel 2020 a € 9.408. Il raffronto tra le Personal Income Tax (PIT) è quello utilizzato nelle analisi della fiscalità internazionale comparata. Quanto sopra può essere verificato nel citato documento del dipartimento Entrate Tributarie Internazionali (pagg. 16-17). L'analisi è stata circoscritta per evitare comparazioni fallaci, includendo i contributi sociali, tassa sulla salute, imposta per confessione religiosa (Kirchensteuer) e altri elementi del tax mix.
Biden o bidon?
Con l'assegnazione della Pennsylvania a Biden le elezioni presidenziali USA 2020 sono arrivate ad una svolta cruciale. Diversi esponenti repubblicani di primo piano da Lindsay Graham a Ted Cruz per non parlare di Rudy Giuliani (in veste di avvocato di Trump) impegnati a dimostrare che la conta dei voti e' stata viziata. Tuttavia a meno che i ricorsi legali di Trump non provino brogli su larga scala in diversi stati chiave, la partita e' chiusa. Che Trump conceda o meno la sconfitta e' irrilevante. Il destino dell'Amminstrazione Biden sara' decisa dal ballottaggio per i due seggi senatoriali in Georgia previsto per il 5 gennaio. Se andranno entrambi ai Democratici la maggioranza (grazie al voto decisivo della Vice Presidente e Presidente del Senato Kamala Harris) passera' al partito del Presidente. Altrimenti sulle questioni economiche Biden dovra' scendere a compromessi con l'opposizione. La nomina della senatrice Warren come Segretario al Tesoro non avrebbe alcuna chance di passare il vaglio del Senato. Invece in politica estera e' piu' probabile che Biden si ispiri ad una visone "atlantista" su cui molti Repubblicani concordano. Invece in materia di commercio internazionale Biden non si discostera' poco dal solco del predecessore soprattutto nei rapporti con la Cina. E anche l'Europa che oggi esulta potrebbe avere un brusco risveglio. Molti a Washington sono convinti che Biden potrebbe non finire il mandato per ragioni di salute e quindi nello Studio Ovale si insedierebbe per la prima volta una donna.
2 nov 2020
Fisco per fiaschi: il sistema fiscale che distrugge le imprese
Le conseguenze piu' gravose e durature della pandemia non saranno di carattere sanitario, bensi' di carattere fiscale. L'esplosione del debito pubblico schiaccera' almeno una generazione sotto il peso di un fisco gia' oggi iniquo, farraginoso e rapace. La situazione e' aggravata dalla persecuzione che l'amministrazione pubblica mette in atto contro le imprese, le professioni e le famiglie.
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