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5 ago 2023

Quante delle nostre previsioni per il 2023 si sono già avverate?



A gennaio del 2023 con Alberto Forchielli ci eravamo avventurati in una serie di previsioni sia in campo economico che in campo politico. Adesso possiamo tracciare un primo bilancio perché alcune previsioni si sono avverate, mentre altre rimangono in sospeso. Come spoiler vi diciamo che sulle vicissitudini giudiziarie di Trump siamo stati troppo ottimisti (dal punto di vista dell'ex presidente repubblicano). Sulle altre il record è molto più lusinghiero. Ad esempio la Cina non ha invaso Taiwan dopo tutto. D'accordo, questa era facile, però molte altre non lo erano, ad esempio la previsione sull'inflazione in calo.



1 gen 2022

La battaglia libertaria di Giorgio Fidenato contro il Sostituto d'Imposta

L'Art. 23 della Costituzione consta di 14 parole:
"Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge"
. Quindi è VIETATA qualsiasi forma di costrizione, che non sia giustificata da un interesse pubblico ad esempio lavorare gratis a favore dello Stato e tantomeno di un privato o di un'azienda.

Le eccezioni imposte per legge sono specifiche e limitate, ad esempio si può obbligare una persona a rendere testimonianza in un processo (ma non contro i congiunti stretti); a prestare il servizio di leva (ma non agli obiettori di coscienza o alle donne), a frequentare la scuola fino a una certa età (ma non a imparare), a soccorrere la vittima di un incidente stradale e così via.



Invece il sostituto d'imposta costringe il datore di lavoro a fornire una prestazione gratuita ad un fisco vessatorio per beneficiare sacche di parassitismo sociale alimentate dalle pratiche clientelari. E addirittura l'imprenditore in Italia è costretto a fare da esattore per le quote associative dei sindacati, che sono associazioni PRIVATE per di più in conflitto con l'azienda.

Purtroppo la magistratura italiana (e la Corte Costituzionale) invece di difendere il cittadino dalle pretese del Leviatano fiscale lo assecondano e lo alimentano.

31 dic 2021

Draghi & Macron Uniti nella Lotta




Per interpretare le risposte di Draghi nella conferenza stampa di fine anno come una auto candidatura alla Presidenza della Repubblica, una buona dose di peyote è un ausilio imprescindibile. A meno di non essere uno dei mediocrati che affollano le redazioni dei giornali, dediti al pompaggio di farneticazioni dietrologiche. 

Infatti Enrico Letta segretario del PD in un'intervista ha rigettato questa teoria strampalata e osservatori meno ossessionati da retroscena di quart'ordine come Franco Debenedetti hanno proposto una lettura oggettiva della posizione espressa da Draghi.

Draghi non vuole diventare Presidente della Repubblica     


Peraltro pochi giorni prima Draghi aveva firmato insieme a Macron un editoriale sul Financial Times sulla riforma del Patto di Stabilità che andrà completatail prossimo anno. Un disegno strategico di ampio respiro che di certo non lascia presagire la voglia di Draghi di abbandonare un ruolo da protagonista come capo del governo.

                        Peyote

Il governo Draghi è nato con l'obiettivo di evitare il peggio, vale a dire una catastrofe sanitaria che avrebbe provocato una bancarotta dell'Italia. Andrebbe ricordato che il governo precedente era responsabile del peggiore impatto della pandemia tra i paesi minimamente civili e del crollo più marcato dell'economia. In altre parole, Draghi era stato chiamato a scongiurare nuovi drastici lockdown, implementare in tempi rapidi la campagna vaccinale (raggiungendo un'ampia copertura della popolazione) e presentare alla Commissione Europea un PNRR che consentisse di ottenere i fondi. Per molti versi è riuscito nell'intento imponendosi sul peggiore Parlamento della storia patria da Caligola ad oggi, con la forza del suo prestigio. Nonostante abbia a che fare con ministri mediocri, politici miserabili e sindacalisti cialtroni.

Per realizzare il PNRR serve una guida autorevole


Glielo riconoscono non solo all'interno del Raccordo Anulare, ma anche la stampa internazionale (Economist in testa) e soprattutto i leader del G7 che ne ammirano la lucidità. Tuttavia Per riformare l'Italia soprattutto seguendo gli impegni contenuti nel PNRR serve ben altro sforzo e per almeno un decennio (soprattutto per abbattere la burocrazia asfissiante e riformare il fisco).

Soprattutto serve convincere l'Unione Europea (e i mercati quando finirà la droga monetaria delle Bce) che l'Italia sta risalendo una china di declino cinquantennale

Senza Draghi a garantire i suddetti impegni dell'Italia, pochi dei 27 paesi europei darebbero credito ad un paese inaffidabile, arretrato e refrattario da sempre alle riforme. I paesi nordici non sono affatto disponibili a fungere da bancomat ogni qualvolta un Primo Ministro italiano si produce nella sceneggiata sulle condizioni pietose dell'Italia.  
 
 

 
 


12 dic 2021

Covid, triage, sciopero generale e palpate sul posteriore





Con il rapido estendersi del contagio ai non vaccinati, cresce il numero dei #novax pentiti, sia quelli che finiscono in terapia intensiva e implorano i medici (che avevano denigrato fino a un minuto prima) di essere salvati, sia di quelli come Bacco il medico (radiato) aizzatore di folle, che ha visto morire in circostante drammatiche un suo seguace di 29 anni. Uno sano, senza patologie (che però credeva alle farneticazioni di Bacco e compagni sul vaccino acqua di fogna) ed è morto boccheggiando per MANCANZA DI OSSIGENO.

Un tale infausto destino potrebbe diventare la norma, man mano che sale il numero di ricoverati in terapia intensiva o semplicemente nei reparti Covid. A un certo punto si raggiunge la capacità massima e quindi i medici saranno costretti a ricoverare solo chi ha maggiori probabilità di sopravvivenza. Gli altri saranno abbandonati alla Misericordia Divina, come già avvenne l'anno scorso e come sta avvenendo in Austria, Svizzera e addirittura in Germania.


Il ripristino della sanità mentale nella Vandea novax non coincide con analogo processo nelle centrali sindacali. Landini e quello che sopravvive della Trimurti sindacale, vivono nel mito degli anni '70 quando i caporioni si gloriavano di far cadere un governo convocando uno sciopero generale. Il fatto che il governo successivo fosse esattamente uguale al precedente, non scalfiva la loro granitica presunzione di semianalfabeti politicizzati al guinzaglio del Partito Comunista (e di Mosca). Infine è interessante registrare come i media dedichino spazio ad un evento, per quanto spiacevole, ma dalle conseguenze non gravissime e non parlino dell'assasinio di uno studente italiano a New York per mano di un razzista nero. O dello stupro (e tentato stupro) di due ragazze sulla linea ferroviaria Milano - Varese.

Forse perché le notizie nelle redazioni si pesano in base all'ideologia che le pervade e di cui sono succubi (o trombette) direttori e capiredattori.

28 nov 2021

Il futuro come non l'avete mai visto





Tutti si sbracciano ad affermare che il mondo dopo il Covid (ammesso che l'epidemia finisca davvero) sarà diverso. Ma quanto diverso e in che modo diverso? Al di là di prevedibili banalità sulla solidarietà e lo smart working, pochi si azzardano a fare previsioni.

Invece io ho fatto un viaggio nel futuro e sono tornato con la registrazione di questo intervento al convegno sulle grandi trasformazioni del decennio 2021-2031.

21 nov 2021

Cronache dalla caverna: l'Involuzione Digitale





Una pubblica amministrazione che richiede il Certificato di Esistenza in Vita travalica qualsiasi confine kafkian-orwelliano. Invece di abolire simili aberrazioni i burocrati non trovano di meglio da fare che digitalizzare (sperperando i fondi del PNRR) una bojata di tale caratura, insieme ad altri 13 certificati, che oramai nel XXI secolo sarebbero del tutto INUTILI.



La digitalizzazione non consiste nel redigere in PDF i cerficati richiesti da un'amministrazione pubblica di stampo medioevale. Consiste nel ridefinire TUTTI i processi sulla base dell'innovazione e poi digitalizzarli.

11 giu 2021

Lagarde, ovvero l'illusione del pasto gratis



La BCE continua a rimandare la discussione sulla fine delle misure eccezionali di politica monetaria, che però dopo quasi 13 anni ininterrotti sono diventate pratica corrente. I bilanci si sono gonfiati, i tassi sono negativi da lustri, i debiti pubblici continuano ad aumentare, ma l'economia di Eurolandia ristagna miseramente. Finora la bassa inflazione (quella registrata dagli indici ufficiali dei prezzi al consumo) forniva un alibi per continuare a manipolare i mercati obbligazionari e a farsi dettare le decisioni di politica monetaria in base alle esigenze di cassa dei governi. Insomma per molto tempo il Consiglio Direttivo della BCE ha internalizzato l'illusione del pasto gratis.



Però non è detto che la quiescenza dei prezzi registrati dagli statistici possa resistere di fronte all'inflazione da materie prime e allo shock di offerta post Covid. Se l'inflazione modificasse in modo sostanziale le aspettative di inflazione del mercato i tassi a lungo termine verrebbero sospinti verso l'alto e i debiti pubblici dei paesi più indebitati, Italia in primis, diventerebbero insostenibili. In altri termini, il vero nocciolo della questione per la BCE e l'Unione Europea è il ritorno alle regole di bilancio nel 2023, che dovranno essere definite nei prossimi mesi. La variabile politica più importante in questo contesto è il risultato delle elezioni tedesche di settembre.

L'uscita di scena della Merkel, sempre troppo morbida sulla (in)disciplina fiscale dei PIGS, significa che nella campagna elettorale la governance dell'Eurozona sarà una tema caldo. Il Presidente del Bundestag Wolfgang Schauble in un articolo sul Financial Times ha già posto la questione in termini chiari. Le proposte di riforma della politica fiscale piu' o meno fantasiose si stanno accumulando, ma quali che siano non esiste la bacchetta magica che possa far sparire il debito italiano quindi la cinghia presto o tardi andrà stretta. Altrimenti la deriva argentina diventerebbe inevitabile.

L'altro aspetto della politica monetaria che la BCE non riesce a gestire è il meccanismo di trasmissione dei tassi sottozero all'economia reale. Come mai pur con tassi negativi le banche non finanziano i clienti? Perché non si affronta una volta per tutte la riforma del sistema bancario superando quel cumulo di idiozie che va sotto il nome di Basilea 2 e, peggio ancora, Basilea 3? A cosa serve aver trasferito la vigilanza a Francoforte se il mercato del credito rimane segregato su base nazionale, e gli istituti bancari con gusto perverso riempiono i loro bilanci di titoli di stato?

18 mar 2021

Cottarelli: All'Inferno e Ritorno


"La sera vado a letto pensando che avrei potuto far qualcosa e non l'ho fatto". In questa considerazione di Carlo Cottarelli e' racchiusa la motivazione del suo impegno civile. Il titolo del suo nuovo libro "All'Inferno e Ritorno" sembra quello di un film western degli anni '70, invece delinea un percorso di risalita dalla scarpata lungo cui il paese rotola da 40 anni.

Un tentativo estremo (unito all'invito di rimboccarsi le maniche) per non soggiacere all'avviso che Dante immagina apposto sulla porta dell'Inferno "Perdete ogni speranza o voi che entrate".



E' il quinto libro che Cottarelli pubblica da quando e' tornato in Italia ed abbraccia temi come la solidarieta', l'uguaglianza dei punti di partenza, la sburocratizzazione della PA e le speranze infuse dall'avvento di Mario Draghi al vertice del governo dopo oltre due anni di cialtronismo dilettantesco di cui purtroppo ancora non ci siamo liberati.

La risalita dall'Ade non sarà agevole e non c'e' in vista una Beatrice che ci guidi.

17 mar 2021

L'inflazione da materie prime

La ripresa economica in Italia stenta a prendere piede, in Europa arranca, ma in molte altre economie è già una realtà, soprattutto in Cina. Per gli USA, l'Ocse ha di recente raddoppiato le previsioni di crescita e la disoccupazione si sta riassorbendo.

In questo contesto il mercato delle materie prime, da quelle energetiche ai metalli, è sotto pressione con i prezzi in crescita a tripla cifra, i container introvabili e i noli delle navi a livello stratosferico. Molte aziende hanno dovuto sospendere la produzione in attesa delle consegne.

Si tratta di una fiammata temporanea destinata a rientrare nell'alveo della normalità , oppure di un superciclo delle commodities dovuto a insufficienti investimenti per aumentare la capacita' produttiva? Quali saranno le ripercussioni sull'inflazione dei prezzi al consumo? E le banche centrali la cui politica monetaria ultraespansiva si basa sull'assenza di pressioni inflazionistiche come reagirà? Intensificheranno la repressione finanziaria per espropriare i bondholders o cominceranno a fare i conti con le follie del passato?



24 feb 2021

Un Bazooka a Palazzo Chigi


Per colpire il bersaglio occorre prendere la mira senza fretta. Inquadrato il bersaglio, il grilletto va quasi sfiorato trattenendo il respiro. Dopo il dibattito sulla fiducia in Parlamento, il governo Draghi deve rimediare agli errori ereditati dall'Avvocato del Popolo. In primo luogo mettere in piedi un piano vaccinale serio (senza i gazebo petalosi di Arcuri) che possa garantire almeno 400mila vaccinazioni al giorno. Non sara' facile perche' la Von Der Leyen cui era stato affidatoil compito di procurare le dosi per tutta l'UE si e' fatta prendere per il naso dalle societa' farmaceutiche. Draghi ha parlato con la Merkel per approntare un piano B ma ancora non c'e' luce in fondo al tunnel. In secondo luogo occorre riformulare il Recovery Plan secondo le linee guida della Commissione Europea. In due mesi non è possibile definire obiettivi e tappe intermedie soprattutto in assenza di una tabella di marcia affidabile sulle riforme strutturali (dalla Giustizia al Codice degli Appalti).



Insomma la bicicletta su cui deve pedalare SuperMario ha le ruote bucate e i cerchioni ammaccati. Purtroppo e' l'unico mezzo di locomozione rimasto in questo paese allo sfascio.

11 feb 2021

Perche' Conte e' Naufragato sul Recovery Fund?




Mentre va in scena la farsa del voto sulla Piattaforma Rousseau, il Parlamento Europeo il 10 febbrio 2021 ha approvato il meccanismo del RFF che e' la parte piu' cospicua del Next Generation EU. In precedenza, il 21 gennaio la Commissione aveva varato le linee guida per l'approvazione dei programmi e delle riforme. Per chi non lo avesse capito, perso tra un TG e un talk show, l'Italia e' stata elegantemente incaprettata.

Per dare un'idea di cosa viene richiesto ad ogni paese vi riportiamo la sezione sulle milestones:
"Gli Stati membri dovrebbero proporre tappe fondamentali e obiettivi che rifletteranno i progressi compiuti nell'attuazione delle riforme e degli investimenti di questa componente. Il raggiungimento di questi traguardi e obiettivi sarà una condizione per i pagamenti da effettuare allo Stato membro. Per ogni tappa e obiettivo, gli Stati membri sono invitati a indicare:
> cosa sta misurando la tappa / obiettivo;
> come questo sarà misurato, quale metodologia e fonte saranno utilizzate e come sarà verificato oggettivamente il corretto completamento della milestone / target;
> qual è la linea di base (punto di partenza) e qual è il livello o il punto specifico da raggiungere;
> entro quando sarà raggiunto, in particolare entro quale trimestre (gli Stati membri sono invitati a scegliere il primo e il terzo trimestre di ogni anno o il secondo e il quarto trimestre di ogni anno);
> chi e quale istituzione sarà responsabile della misurazione e della rendicontazione;
> perché è stato scelto questo traguardo / obiettivo specifico
."


In un paese dove non si riescono nemmeno a contare i morti e i contagiati di Covid nella regione piu' prospera ed economicamente avanzata, la Lombardia, e' ovvio che prima di poter agguantare i fondi europei bisognera' imporre una rivoluzione copernicana nella Pubblica Amministrazione. Ecco speigato perche' e' stato chiamato Draghi e a Conte e' stato rifilato un Vaffa.

7 feb 2021

Draghi's Days




La fine ignominiosa della Repubblica dei Pagliacci ha resettato il quadro poltico italiano. Come puledri scalpitanti spasmodicamente fissati sul Mazziere del palio di Siena, gli aspiranti dignitari al Soglio di Draghi posizionano con sagacia rotondita' e ghiandole salivali per la nuova stagione politica.

Persino Grillo, il guitto del referendum sull'euro, si e' prostrato, mentre il Vate autore del libercolo piu' amato dai somaristi "Il Tramonto dell'Euro", ha abiurato alla marea di panzane vomitate per un decennio sulla moneta unica con un'umiliante intervista su La Stampa. In attesa delle decisioni sui ministri, il dibattito infuria sul dilemma governo tecnico o governo politico, sul supporto aperto o discreto di questo o quel partito, sui plenipotenziari ammessi all'Olimpo di Palazzo Chigi. Conte dal canto suo dopo l'ultima replica a soggetto col suo triste banchetto pieno di microfoni ormai inutili, si e' rassegnato. La Cavalleria dei novelli Razzi e Scilipoti questa volta non ha ferrato gli zoccoli.


Appena insediato il governo Draghi dovrebbe intraprendere un'operazione verita' sullo stato dell'economia, sul vincolo esterno che il Recovery Plan ha stretto intorno al paese e sulle misure drastiche da mettere in opera per spegnere l'incendio.

6 feb 2021

Dal Vaffa Day all'Arraffa Day





Dopo la calata a Roma di Beppe Grillo e la successiva calata di braghe di fronte a Draghi, e' arrivata la conferma ufficiale dell'autoreggente Crimi (la testa piu' lucida del Mo-vi-mento) a suggellare la fine della Repubblca dei Pagliacci. Dal Vaffa Day all'Arraffa Day sono passati quasi 13 anni di menzogne, balle, circonvenzioni di incapaci, e turpitudini assortite della peggior congrega di incapaci che sia salita alla ribalta politica in un paese civilizzato.

Il PD che ha provato a cavalcare la tigre grulloide del populismo no-euro e dell'ignoranza al potere paghera' un prezzo salatissimo alle prossime elezioni a meno che Zingaretti non venga defenestrato insieme al suo ventriloquo vetero comunista Bettini e sostituito da una personalita' presentabile. Non e' chiaro se nel PD se ne possano ancora trovare.
Le residue truppe del poltronismo 5 (Ma)Stelle proveranno a salire sulla scialuppa Conte. Il PD invece potrebbe finire come il Partito Socilaista francese.

31 gen 2021

Per la Partita della Vita Serve un Fuoriclasse: Mario Draghi






Che la politica italiana sia una combinazione caotica di bizzaria, grottesco e ridicolo lo testimonia un fatto sotto gli occhi di tutti in questi giorni. Il Presidente Mattarella conferisce un "mandato esplorativo", che a norma di Costituzione non esiste e quindi costituisce una forzatura delle regole fondamentali (anche se e' una prassi consolidata da tempo). Ma anche volendo ignorare le forme, che pero' nell'esercizio dei poteri costituzionali sono sostanza, la figura che riceve il mandato dovrebbe comunque cercare di formare una maggioranza parlamentare che sostenga un governo da lui stesso presieduto (in quanto Presidente del Consiglio incaricato).



Invece a Roberto Fico Mattarella ha conferito un mandato affinche' costui, in qualita' di Presidente della Camera (un ruolo apicale nel potere legislativo che dovrebbe essere rigorosamente separato dall'esecutivo), metta insieme una maggioranza che sostenga il governo presieduto dal Presidente del Consiglio dimissionario.

Perche' Mattarella non abbia incaricato direttamente Conte e' un mistero. Questi minuetti per interposta persona, sono una squallida sceneggiata per non ammettere una verita' incontrovertibile: Conte ha accumulato una serie impressionante di fallimenti e bisogna sostituirlo con Draghi prima che l'Italia vada in bancarotta.

9 gen 2021

Stellantis, ma non Cadentis


Una delle operazioni industriali piu' imponenti degli ultimi anni in Europa e' la fusione di Fiat-Crysler (FCA) con Peugeot-Citroen-Opel per formare STELLANTIS, un closso di caratura globale che produrra' quasi 9 milioni di autovetture in stabilimenti diffusi in tutto il mondo.



La stampa provinciale italiana diffonde la solita vulgata banale, frutto di analisi orecchiate in qualche spaccio aziendale: 1) la fusione in realtà sarebbe una vendita ai francesi della FCA da parte della famiglia Agnelli-Elkann, che in questo modo esce dal settore automobilistico come pianificato da tempo.
2) i soci di Peugeot comanderanno nel gruppo perche' hanno nominato l'amministratore delegato Carlos Tavares, mentre John Elkann avra' (oltre a ricchi dividendi) un ruolo cerimoniale come Presidente di Stellantis;
3) il gruppo dovra' tagliare rami secchi e fabbriche poco produttive, ma siccome il governo francese che ha una quota del 6,2% nel capitale difendera' l'occupazione in patria e saranno chiusi gli stabilimenti in Italia (dove FCA accumula solo perdite).

Un veterano dell'industria automotive europea, Pierangelo Decisi, Vice Presidente dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia.it) ci spiega quali sono i veri disegni dietro questa fusione e le opportunita' che si aprono per un enorme pezzo dell'industria italiana inserito in uno dei maggiori gruppi industriali.

2 gen 2021

Vaxankulo ai No-vax

Ora che finalmente e' disponibile il vaccino anti-Covid, ai novax irriducibili dovrebbe essere sospesa la Tessera del Servizio Sanitario Nazionale.



 In tal modo nel caso si ammalino di Covid-19 pagheranno le cure di tasca propria o contrarranno un'assicurazione sanitaria dal settore privato per coprirsi dai rischi. Inoltre, nel caso venisse provato che sono stati il veicolo di contagio per altri individui, dovrebbero essere condannati a risarcire i danni arrecati al prossimo oltre alle relative spese mediche.



In una collettivita' dove ci si riempie a vanvera la bocca abusando della parola "diritti" e' imperativo iniziare a imporre anche l'attenzione sul concetto di "doveri". I pro e i contro di questo approccio li ho discussi nella trasmissione di Rai Radio1 Zapping

L'idea che la Costituzione imporrebbe l'assistenza sanitaria gratuita a tutti i cittadini e' assolutamente sbagliata. L'art. 32 della Costituzione limita questo diritto agli indigenti e comunque sottopone il rifiuto di cure individuali alla protezione della salute pubblica.

29 nov 2020

Gli Stati Generali non finiscono mai





Continua il viaggio tra le conclusioni degli Stati Generali del M5S che dopo oltre un mese dall'inizio non riescono a cavare un ragno dal buco. Le faide feroci tra personaggi di infima caratura hanno portato ad uno stallo tra i fautori delle poltrone e i descamisados di Dibattista & Casaleggio. Un'atmosfera cupa e avvelenata avvolge le vicende dei miracolati da Grillo, che al momento si e' nascosto in una delle sue ville e non partecipa alla decomposizione della sua creatura impazzita.

Chiunque salira' al vertice del partito, che sia un comitato o un leader unico si trovera' a gestire lo sfacelo dei gruppi parlamentari dove il sentimento piu' diffuso e' l'odio e dove le diserzioni sono all'ordine del giorno. Infatti il governo non ha piu' la maggioranza in Senato e si regge solo grazie all'appoggio dell'esecrato Berlusconi, che Grillo apostrofava come lo Psiconano.

Di Battista andra' di nuovo di fronte alla Villa di Arcore a leggere in pubblico, per la gioia della sua Armata Brancaleone, le sentenze di condanna del Caimano?

28 nov 2020

Il Ricoveri (in manicomio) Fund





Ungheria e Polonia, spalleggiate dalla Slovenia, minacciano il veto sul Recovery Fund e su tutto il bilancio dell'Unione Europea. Questi paesi contestano la clausola che subordina la concessione dei prestiti e dei trasferimenti al rispetto dello stato di diritti e delle liberta' democratiche. L'universo mondo sembra convinto che il lavorio diplomatico della Merkel e della Von der Leyen potesse ammansire Orban & soci, invece il governo polacco ha ribadito in una lettera ufficiale il suo veto all'accordo accompagnando la missiva con un virtuale gesto dell'ombrello.

A Roma i minkio-grulli sono atterriti dalla possibilita' che la pioggia monsonica di soldi, spasmodicamente attesa da mesi, possa sfumare o essere rinviata di alcuni mesi. I tempi sono brevissimi. Il Consiglio Europeo fissato per il 10 dicembre deve mandare al Parlamento Europeo una proposta da votare e approvare nella sessione del 14 dicembre. Altrimenti a gennaio scatterebbe l'esercizio provvisorio del bilancio UE e tutto l'impianto del programma NextGenerationEU, faticosamente messo in piedi a luglio, rischia di sgretolarsi. Tra l'altro il bilancio deve essere approvato anche dai 27 parlamenti nazionali. In Olanda si vota a marzo ed inevitabilmente il voto sul Recovery Fund diventerebbe materia incandescente di campagna elettorale.

Ad ognio modo ieri sera Andrea Orlando, uno dei caporioni zingarettiani, nel pollaio di Otto e Mezzo, alla Gruber che gli porgeva giuliva il microfono, ha ammesso che nella Pubblica Amministrazione italiana non esistono competenze per formulare progetti con una minima possibilita' di essere approvati a Bruxelles. Legulei, burocrati e passacarte assortiti che affollano ministeri ed assessorati alle prese con un foglio Excel vanno in paranoia. Insomma anche se tutto andasse per il meglio a livello europeo, a livello italiano andra' tutto per il peggio, come sempre.

12 nov 2020

Nuntio Vobis Gaudium Magnum: Habemus Vaccinum!





La multinazionale farmaceutica Pfizer ha annunciato (senza pubblicare i risultati dei test) che il vaccino messo a punto in estate ha avuto un'efficacia insperata. Stando alle notizie riportate dai media, uno sarebbe indotto a pensare che il 90% dei volontari partecipanti alla sperimentazione avrebbero sviluppato gli anticorpi che li rendono immuni al Covid-19, senza subire effetti collaterali di rilievo.

La realta' e' diversa (grazie a Gianluigi Fantetti per aver attirato la nostra attenzione su questo aspetto): la misura di efficacia deriva dalla formula
100 * (1-IRR)
dove IRR è l’Illness Rate Ratio calcolato, come proporzione tra gli infetti facenti parte del gruppo a cui e' stato inoculato il vaccino e gli infetti del gruppo di controllo (cioe' che hanno ricevuto un placebo). Ancora non e' chiaro se il vaccino immunizza dalle forme gravi di Covid-19 né se blocca la trasmissione. E' anche incerto per quanto tempo durerà l’effetto, ma lo sapremo fra mesi o anni. Tuttavia mentre la seconda ondata della pandemia si abbatte su globo quantomeno si intravede una fiammella alla fine del tunnel. Sicuramente annunci di altri vaccini seguiranno a breve e quindi per la fine dell'anno l'arsenale per combattere la pandemia si arricchira' di nuove armi.

Resta da capire come sara' il ritorno alla normalita', se mai la normalita' tornera' ad essere come quella andata in frantumi in una notte di mezzo inverno. Torneremo a viaggiare per lavoro? Torneremo a lavorare in ufficio? Ci riabitueremo ad andare a cinema o Netflixeremo le nostre serate? Guariremo dalla sindrome della zona rossa?

La rapidita' con cui si e' arrivati alla scoperta e alla prossima commercializzazione del vaccino rinfocola un dubbio troppo a lungo trascurato. La trafila burocratica per l'approvazione di nuovi farmaci, vaccini, trattamenti, terapie e dispositive sanitari vari e' assurdamente farraginosa e costosa. Le regolamentazioni, in altre parole infliggono danni gravissimi alle nostre vite.

Non e' arrivata l'ora di togliere qyalche potere di troppo ai burocrati (non solo della FDA) per restituirlo ai cittadini?

11 nov 2020

Il Governo Pulcinella Istituisce le Zone Arlecchino





Nel teatro delle marionette in cui si recita a soggetto a seconda dei sondaggi, altre regioni vengono inserite tra le zone arancioni. La strategia dei lockdown in slow motion risponde a due esigenze squisitamente politiche: 1) Dare l'impressione che il governo appronta misure drastiche 2) Evitare un altro tracollo dell'economia e le rivolte che ne deriverebbero

La Campania ad esempio non e' in zona rossa perche', come riportato da Affaritaliani.it, con un lockdown severo le autorita' non si sentivano in grado di garantire l'ordine pubblico. Infatti risuonava ancora l'eco delle proteste delle settimane scorse a cui la grancassa dei media aveva prontamente attribuito la matrice camorrista. Poi quando i tumulti si sono estesi dalla Sicilia alle Alpi, dalle veline di Palazzo Chigi e del Viminale il riferimento alla camorra e' sparito. L'efficacia delle nuove restrizioni potra' essere verificata tra qualche settimana, ma pochi si fanno illusioni. Il presidente dell'Ordine dei Medici avverte che di questo passo ci saranno 10mila morti al mese. Insomma con la diffusione del contagio fuori controllom non solo in Italia e' arduo prevedere se l'emergenza sanitaria prevarra' su quella economica, ma in entrambi i casi i ministri dovranno giustificare l'immobilismo dei mesi estivi sprecati in passerelle mediatiche (leggasi Stati Generali), pantomime sui banchi a rotelle e riti autocelebrativi sul Recovery Fund di cui si sono perse le tracce.
Anche sull'app Immuni e' scesa una cortina di silenzio. In un afflato patriottico le istituzioni e i loro reggicoda invitavano il popolo a scaricarla per salvare il Mondo. Invece persino la trasmissione di Rai3 Report, ha confermato (per gli ultimi scettici) che dietro Immuni esiste solo un deserto organizzativo. Un miserabile paravento di cartapesta dietro cui si nascondono le responsabilita' di governo e Regioni.