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21 mag 2021

Gorghi e Ingorghi della Politica Italiana





La politica italiana che da dieci anni colleziona disastri vira sul grottesco. Salvini e Letta sono intenti a marcare il territorio per giustificare e far digerire ai fedeli l'appoggio al governo di (quasi) Unità Nazionale.Salvini spinge per eleggere Draghi come successore di Mattarella una volta ottenuta la luce verde sul Recovery Plan da Bruxelles e completato il piano vaccinale. E quindi andare alle urne per agguantare il bottino elettorale che i sondaggi gli fanno assaporare.

Tanto per non lasciare adito a dubbi, ha posizionato una Magnum 45 sul tavolo dove si dovrebbe negoziare la riforma della Giustizia: impegnandosi a raccogliere le firme per i referenda proposti dal Partito Radicale intende dare una spallata alle resistenze di grillini e PD decisi a difendere i privilegi e il potere della Magistratura correntizia militante (azzoppata dagli scandali).

Letta invece insiste nella strategia zingarettiana di alleanza strategica con i grillini governativi, nella speranza di assorbirne l'elettorato, come fece il PCI con il PSI di Nenni e De Martino. Però al momento ha collezionato solo un'umiliazione sulla scelta del candidato sindaco di Roma: Zingaretti è stato impallinato dai presunti alleati pentastellati, la Raggi è più baldanzosa che mai e il rimpiazzo Gualtieri langue nei sondaggi. Sulle candidature comuni nelle altre città importanti è buio pesto (a parte Milano dove Sala si ricandida, ma con i Verdi) e il PD rischia persino di perdere la roccaforte di Bologna.



Nel frattempo i resti dei 5 Stelle (dopo il suicidio politico via Facebook del comico fondatore) sono alla mercé di Casaleggio junior che pretende 450mila euro di pagamenti arretrati e si tiene stretto il database dell'Associazione Rousseau. Ciò significa che i grillini non hanno un rappresentante legale, non riescono a rinnovare i vertici a norma di Statuto, e Conte, che da mesi è alle prese con la rifondazione (o meglio la riaffondazione), formalmente non può spacciarsi per leader.

Infatti il Tribunale di Cagliari ha nominato un avvocato-pastore locale come curatore del Mo-vi-mento. Non sappiamo se influenzato da un riferimento subliminale al gregge di pecore. Nel frattempo molti parlamentari grillini stanno annusando la possibilità di traslocare nel nuovo partito che la Casaleggio e Associati prepara sottobanco insieme a Di Battista.

6 feb 2021

Dal Vaffa Day all'Arraffa Day





Dopo la calata a Roma di Beppe Grillo e la successiva calata di braghe di fronte a Draghi, e' arrivata la conferma ufficiale dell'autoreggente Crimi (la testa piu' lucida del Mo-vi-mento) a suggellare la fine della Repubblca dei Pagliacci. Dal Vaffa Day all'Arraffa Day sono passati quasi 13 anni di menzogne, balle, circonvenzioni di incapaci, e turpitudini assortite della peggior congrega di incapaci che sia salita alla ribalta politica in un paese civilizzato.

Il PD che ha provato a cavalcare la tigre grulloide del populismo no-euro e dell'ignoranza al potere paghera' un prezzo salatissimo alle prossime elezioni a meno che Zingaretti non venga defenestrato insieme al suo ventriloquo vetero comunista Bettini e sostituito da una personalita' presentabile. Non e' chiaro se nel PD se ne possano ancora trovare.
Le residue truppe del poltronismo 5 (Ma)Stelle proveranno a salire sulla scialuppa Conte. Il PD invece potrebbe finire come il Partito Socilaista francese.

18 gen 2021

La Danza sul Baratro





Il governo Conte-Zingaretti-Casalino detiene un record mondiale nella classifica della combinata Crollo del Pil - Morti da Covid. Tra i paesi del G20 solo l'Argentina ci batte per la gravità della crisi economica, ma registra meno vittime. Basterebbe questo dato per porre una pesante pietra sepolcrale sul governo delle scimmie al volante come su questo blog abbiamo anticipato da mesi. Invece a Roma ferve la caccia ai Responsabili per sostituire i senatori di Italia Viva, in modo che si compia la parabola dei grillini da feroci esecratori della Kasta nei Vaffa Day a zerbini di Mastella.

E sullo sfondo si staglia la terza stesura del Recovery Plan. Ancora una volta si dimostra che ministri e capibastone non riescono ad afferrare di cosa si tratti. La classe politica è convinta di poter distribuire 210 miliardi generosamente regalati dalla Commissione Europea. Invece la concessione dei prestiti e' condizionata alla presentazione di progetti ambiziosi, riforme strutturali e scadenze precise. Ma anche in Germania il clima politico potrebbe cambiare bruscamemte una volta che la Merkel uscira' di scena a settembre. La Bce fra pochi mesi dovra' rallentare l'acquisto di titoli italiani in base al programma PEPP, come abbiamo spiegato insime ad Udo Gumpel. E al quel punto saranno dolori acuti per le scimmie al volante. Il risveglio da questo sogno bagnato sarà brutale.