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13 dic 2020
L'Armata Brancagrillone all'Assalto del Recovery Fund
Finita la pagliacciata sulla riforma del Mes, su cui i duri e puri grillini si sono rivelati ancora una volta mosci e infetti, il governo Bis-Conte - Casalino e' stao investito dallo tsunami di reazioni negative alle sue mire sul Recovery Fund (o Next Generation EU come e' stato ribattezzato). Al pensiero di mettere le mani sui 200 miliardi gentilmente concesso dalla UE, le ghiandole salivari di tutte le scimmie al volante hanno preso a secernere ettolitri di liquidi, ma ovviamente la lotta per il bottino sara' senza escursione di cannonate.
Conte ha creduto di poter accentrare il potere decisionale a Palazzo Chigi attraverso la "cabina di regia" affidata a 6 managers e 300 sottoposti tutti nuovi di zecca. Ma ovviamente il resto della casta ha bloccato quello che considera una rapina politica in piena regola. Renzi in particolare nel dibattito in Senato ha attaccato Conte a testa bassa, ma anche il PD, con Zingaretti, Delrio & Compagni ha minacciato di far deragliare tutto il governo, se i vari potentati dovessero restare a bocca asciutta.
Al momento si stanno gettando le basi per defenestrare Conte (la vaselina per la bisogna si chiama "verifica" come ai tempi del CAF) e sostituirlo con un governo tecnico. Persino Salvini si accoderebbe oltre ad un discreto numero di fuoriusciti grillini desiderosi di mantenere la cadrega fino al 2023. Insomma la parabola di Conte non e' entrata nella fase discendente, bensi' nella fase di schianto con il terreno.