Cerca nel blog
11 apr 2021
La Libia volta pagina, l'Italietta no
Dopo 10 anni di guerra civile in Libia da qualche settimana si è instaurato un governo di unità nazionale sotto l'egida dell'ONU e la speranza di un ritorno alla vita normale non è più un miraggio. Per poter capitalizzare su questo sviluppo il Presidente del Consiglio Draghi ha dedicato la sua prima missione internazionale alla nostra ex colonia. Purtroppo però riannodare i rapporti e cercare di riparare i danni fatti da tutti i governi che si sono succeduti dalla caduta di Gheddafi non sarà facile. L'Italia nella crisi libica è diventata lo zimbello del Mediterraneo. Un paese inaffidabile e pavido che abdica ai suoi impegni e orienta la politica estera quasi solo in funzione dei flussi migratori perché fanno aumentare l'audience dei TG e delle trasmissioni spazzatura.
Su tutto il resto i governi italiani, a cui l'America e la comunità internazionale avevano conferito un ruolo di leadership nella gestione della crisi libica, hanno dimostrato soltanto di saper infilare la testa sotto la sabbia e alimentare un fiume di vacui ritornelli buoni per riempire le scartoffie inutili degli archivi diplomatici.
Grazie alla vigliaccheria italiana in Libia si sono installati militarmente Russi e Turchi che hanno riempito il vuoto di potere con una manciata di soldati e qualche mezzo militare obsoleto e mentre Di Maio pensava a litigare con Dibba e Casaleggio, hanno rafforzato la propria presenza militare rispettivamente in Tripolitania e Cirenaica. Grazie a questa scaltrezza e nonostante siano due paesi in crisi profonda si siederanno al tavolo della pace da vincitori mentre il governo italiano favoleggia di autostrade e altri progetti senza avere un dinaro da mettere sul piatto.
L'imposta globale sui profitti e la natura della democrazia
La proposta al G20 della Segretaria al Tesoro Usa Janet Yellen di istituire a livello globale una tassa minima del 28% sui profitti societari riapre il dibattito sulle imposte delle multinazionali, la concorrenza fiscale tra stati e la concorrenza sleale tra over the top che possono scegliere il domicilio fiscale e le aziende tradizionali che non possono sfuggire al fisco nazionale. Agli effetti pratici la mossa serve come bastone brandito dall'Amministrazione Yellen per convincere le aziende americane a rimpatriare i profitti altrimenti verranno colpite ugualmente nel portafoglio. Una nemesi molto brutale per i signori dell'Hi-Tech che hanno tirato entusiasticamente la volata a Biden avversando Trump con mezzi leciti ed illeciti. Uno strepitoso esempio di tafazzismo da parte dei geni di Silicon Valley.
Sull'argomento è intervenuto, con un articolo su La Stampa, Carlo Cottarelli asserendo (con ragione) che la concorrenza fiscale in realtà è un privilegio surretizio goduto dai paesi piccoli che rinunciando all'esiguo gettito fiscale estratto dalle aziende nazionali, possono ottenere enormi benefici attirando le grandi multinazionali. E ha anche ricordato la vecchia proposta per una World Tax Organization presentata da Vito Tanzi, suo predecessore al vertice del Dipartimento Fiscale del Fondo Monetario Internazionale.
Però un'agenzia globale sul prelievo fiscale, dovrebbe avere come controparte anche un'agenzia globale sulla spesa che fissi un limite alla possibilità dei governi di spendere le risorse espropriate ai contribuenti. E magari stabilisca anche delle best practices mondiali sui criteri e sull'efficienza dela spesa pubblica. Altrimenti la democrazia diventa un sistema di selezione delle classi dirigenti in base alla loro capacità di sottrarre risorse a una parte della società per distinarle alle lobby piu' potenti che gestiscono cospicui pacchetti di voti.
Insomma la democrazia classica con la tripartizione dei poteri viene sostituita da una lotta tra bande che si contendono il denaro pubblico e stabiliscono le regole per legalizzare il furto con la scusa della redistribuzione.
10 apr 2021
I Paria del Lockdown col miraggio dei ristori
Non e' la prima volta che scoppiano le proteste di piazza degli invisibili del Covid, quelli senza tutele, i ristoratori non ristorati, gli ambulanti a cui è proibito deambulare. Però l'universo del lavoro saltuario, non garantito e in parte in nero, sembra aver perso la pazienza. Non fosse altro che dopo un anno di sofferenza sono finiti i risparmi e le giaculatorie governative suonano beffarde. La vacua bojata dell'ultimo sacrificio che si trasforma inevitabilmente nel penultimo getta bisoni di benzina sull'incendio della rabbia. Insomma il treno delle promesse è deragliato senza aver raggiunto alcuna destinazione.
Un anno in cui le misure strutturali (dai trasporti pubblici più frequenti all'assistenza domiciliare) sono state colpevolmente trascurate, o, peggio, sostituite dai sussidi per il monopattino, dai banchi a rotelle, dai bonus vacanze, dalle conferenze stampa di Arcuri, dalle promesse di riaperture a Natale e Pasqua e dalle migliaia di dichiarazioni di ministri e parlamentari di infima caratura.
I segnali di rivolta tra la piccola borghesia che magari ricorre ai sotterfugi per necessità, ma non è disonesta e vuole orgogliosamente vivere del proprio lavoro ormai sono troppo diffusi per poter essere derubricati a occasionali manifestazioni di gruppuscoli marginali.
7 apr 2021
I fronti caldi nel mondo
I consumatori cinesi boicottano le imprese occidentali che criticano la repressione degli Uiguri, ma il mondo mussulmano che si indigna per ogni frizione o discriminazione religiosa in Occidente non leva alcuna protesta per il trattamento inflitto ai correligionari dalle autorità cinesi. Anzi l'Iran firma un corposo accordo economico da 4oo miliardi di dollari con Pechino. Intanto in America l'amministrazione Biden dopo gli 1,9 trilioni di dollari di sussidi a pioggia sta mettendo in piedi un ciclopico programma di infrastrutture: altri 2 trilioni di spesa da finanziare stampando dollari. Dopo Obama e Trump, Biden è il terzo Presidente di fila che inizia il mandato fantasticando di piani faraonici. Finora i risultati sono stati nulli. Non c'e' due senza tre? In Italia invece l'ex Avvocato del Popolo e' diventato il curatore fallimentare dei M5S, ormai sminuzzati in mille schegge impazzite, nel vano tentativo di mantenere l'agognato seggio. Grillo, deciso a rintuzzare la fronda Dibba-Casaleggio, ha ribadito che il limite dei due mandati non si discute. Tra i parlamentari la reazione è stata simile a quella di un indemoniato alla vista dell'Esorcista munito di aspersorio.
5 apr 2021
Il Nirvana del Cittadino affrancato dalla burocrazia
La Pubblica Amministrazione rimasta al Medioevo dovrebbe prendere esempio dai colossi mondiali dell'Hi-tech che gestiscono flussi di richieste talora superiori a quelli di una amministrazione pubblica. Le carte di credito ad esempio possono processare fino a 24mila transazioni al secondo in completa sicurezza (al contrario dei famigerati click day dove in 15 secondi il sito dell'INPS o del Ministero va in tilt). Tutto è memorizzato e si adottano modelli di machine learning per consigliare prodotti sulla base degli acquisti precedenti o degli interessi manifestati. Le informazioni vengono salvate in almeno 2-3 datacenter, così in caso di incidenti o incendi il back-up è assicurato. È un sistema resiliente nel senso che non ha single points of failure. Si possono impiantare sistemi modulari secondo necessità : database, storage, cybersecurity, content delivery network, processori scalabili all’infinito (cosi il sito non collassa se hai sovraccarico di accessi) e poi facial recognition, speech-to-text per analizzare il livello di soddisfazione del cliente, intelligenza artificiale per suggerire al cittadino soluzioni più semplici o veloci. Replicare questo nirvana online per l'apparato statale non costerebbe cifre colossali se i vertici politici non avessero nel DNA l'avversione ai dati e alla innovazione,
Il vero nodo è la base di potere che le assunzioni nel settore pubblico garantiscono. La digitalizzazione farebbe crollare il patto sociale da cui origina il voto clientelare.
2 apr 2021
Byoblu (per fortuna) non c'e' piu'
La cancellazione del canale YouTube del sito dedito alla diffusione di fake news è una meritoria opera di disinfezione dello spazio pubblico e di difesa dalle intrusioni della masnada complottista . Da anni i social hanno assunto la funzione di un letamaio da cui si genera il concime con cui di nutre l'odio, la diffamazione, il terrorismo, le minacce e una sfilza di reati e intimidazioni nella sfera pubblica.
Chi invoca la libertà di parola e di opinione ha scarsa dimestichezza sia con il mondo reale sia con i principi liberali a cui crede (stolidamente) di ispirarsi. Karl Popper ne "La Società Aperta e i suoi nemici" affermò senza mezzi termini che in una democrazia, coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento della democrazia, vanno isolati e repressi senza tentennamenti. La protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che sfruttano l'alveo delle libertà per sopprimerla.
Il grande filosofo austriaco quando scrisse quell'opera fondamentale (si può scaricare qui) aveva in mente i totalitarismi di stampo nazista e comunista. Ma i totalitarismi non rinascono sempre nelle stesse forme. Il Messora capo di Byoblu era uno dei caporioni del Movimento 5 Stelle, una setta creata con il preciso obiettivo di sovvertire la democrazia e instaurare un regime di tipo messianico fideistico.
La messa al bando di organizzazioni che, finanziate da fonti opache, sfruttano le menti labili è un imperativo ineludibile se non vogliamo ritrovarci in un regime instaurato da disturbati mentali. Per questo non si deve lasciare alla discrezione dei social network la repressione delle canaglie, ma occorrono leggi che infliggano sanzioni severe sia pecuniarie che detentive a chi sfrutta per fini eversivi la credulità dei boccaloni.
Industriali di tutto il mondo ribellatevi!
Il settore industriale, umiliato dal dominio delle aziende hi tech, sta vivendo il rincaro dei prezzi delle materie prime come un'occasione di riscossa. Aziende che devono accontentarsi di margini esigui nonostante investimenti colossali e migliaia di dipendenti a libro paga sono determinate a cogliere l'occasione per riconquistare un posto al sole nella distribuzione dei profitti, dopo gli anni passati all'ombra del predominio della finanza e di Silicon Valley.
Un caso da manuale e' la taiwanese TSMC, colosso dei semiconduttori che ha visto la domanda dei suoi prodotti crescere in modo esponenziale e non riesce a soddisfare la fame di chip. Ci riusciranno? Al momento effettivamente i rincari dei prezzi su scala globale sembrano favorire la old economy. Ma i precedenti storici non depongono a favore: anche l'agricoltura dopo la guerra rifiorì per qualche anno sfruttando la scarsità dell'offerta e la situazione di emergenza. Ma non riuscì ad invertire il trend secolare di progressiva marginalizzazione. Un'avvisaglia viene dal mercato del petroli dove il trend rialzista si è arenato perché i maggiori produttori hanno deciso di aumentare la produzione al fine di riempire le esangui casse del governo.
Magistrati Complottisti Antisemiti
Quanti di voi si sentirebbero sereni se a giudicare nel merito in un processo in cui siete imputati fosse chiamato un magistrato che crede ai complotti degli ebrei? Quanti di voi avrebbero fiducia nelle indagini di un Procuratore che dà credito a tutto il ciarpame del complottismo e alla cloaca delle fake news su internet? Quanti di voi sarebbero disposti a farsi curare da un medico che dileggia e rifiuta la scienza? Ebbene sappiate che la fogna novax e le frange di complottisti non annoverano solo disturbati e soggetti ai margini del consesso umano. Purtroppo ad alimentare le menzogne ed aizzare una platea di semi-analfabeti sono anche medici e magistrati in servizio. Ad esempio Pasquale Bacco e Angelo Giorgianni che hanno scritto il libro "La strage di Stato" e hanno realizzato questo video. Bacco è un medico militante di destra con frequentazioni che annoverano Casa Pound e Fiamma Tricolore. Oggi è CEO della Meleam, che si occupa d medicina legale e sicurezza sul lavoro. Giorgianni è invece un magistrato della Corte di appello di Messina che è stato addirittura sottosegretario di Stato.
Nel libro si leggono frasi di questo tenore: «Vogliamo dire chi comanda nel mondo? Comandano gli ebrei! Sta tutto in mano a loro! Tutte le lobby economiche e le lobby farmaceutiche…». Agli ebrei viene attribuita una «strategia globale del terrore» che sarebbe strampalata se non si inserisse in un contesto di antisemitismo alimentato in Italia dal Movimento 5Stelle che è il partito di maggioranza relativa, non una formazione marginale.
Ma non basta, perche' a firmare la prefazione del libro è stato chiamato Nicola Gratteri, magistar tra i più famosi in Italia che aspira a diventare il capo della Procura di Milano e addirittura della DIA. In somma questa gente ha il potere di mettere in galera i cittadini e di tenerli sotto processo a vita visto che in Italia la prescrizione è stata abolita. Ed e' gente che ha una certa predisposizione a usare le manette senza curarsi troppo delle prove. In America un magistrato che propagandasse le farneticazioni Qanon verrebbe destituito immediatamente o costretto alle dimissioni. In Italia rimane tranqullamente al suo posto. E voi? Vi sentite più tranquilli adesso?
Iscriviti a:
Post (Atom)