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10 nov 2024
Le Elezioni Regionali in Emilia-Romagna
Una classe di burocrati anonimi senza esperienza di vita reale, allevati nelle batterie per polli di sinistra ha cementato una sorta di regime soffocante e autoreferenziale privo di alternative, che pervade magistratura, cooperative, banche, ONG e aziende private.
Il sistema di potere della Ditta sopravvissuta al PCI già vacillava nel 2020. Ma la candidata leghista, tal Borgonzoni (oggi in Parlamento), le cui esternazioni e la cui inconsistenza spargevano una notevole dose di tafazzismo elettorale, fu letale. Questa volta l'opposizione, che per decenni è stata vergognosamente succube, inefficace e non di rado collusa, ha schierato una candidata civica (senza tessere di partito) per la Presidenza della Regione con un notevole CV, Elena Ugolini, Preside di un liceo prestigioso di Bologna ed ex sottosegretaria alla Pubblica Istruzione nel governo Monti. Per l'opposizione aver imparato dalla sconfitta scegliendo una candidata prestigiosa è un decisivo passo avanti.
Se coloro che in passato hanno disertato le urne, per sfiducia, per rassegnazione, per avversione ai legaioli, si mostrassero meno apatici e più svegli, l'inconsistenza del candidato del PD e la rabbia della gente per le inondazioni devastanti, potrebbero produrre una svolta epocale.
Lo smacco all'oligarchia che gestisce la Regione come un feudo rosso (anzi quasi una proprietà privata) deflagherebbe a livello nazionale. L'attuale leadership del PD ne verrebbe travolta, decretando il fallimento dell'esperimento sanderista della Schlein a rimorchio di Conte, Fratoianni e altri personaggi di analogo livello nel Camposanto Largo. Insomma ne trarrebbe giovamento persino il PD che nelle elezioni regionali del 2020 venne salvato dalla mobilitazione di giovinastri perdigiorno a cui fu affibbiato il nome di Sardine.
Un frullato di banalità ideologiche e crassa ignoranza, esibite in manifestazioni di rara quanto involontaria comicità gggiovanile, creato a tavolino dai professionisti della propaganda (Floris si prodigò per lanciare il prodotto). Ma grazie a qualche faccina telegenica e slogan da Asilo Santa Derelitta, riuscì a ricompattare le demoralizzate truppe cammellate di Bonaccini con un'iniezione di ottuso guevarismo minkio-giovanilista.
In questa tornata elettorale non è stato creato ex novo nessun estemporaneo movimento fiancheggiatore, non si sa se per mancanza di materale umano (le Sardine finite ad occuparsi dello stadio del frisbee) o perché il PD sente la vittoria in tasca.
Aprire le finestre di ambienti stantii è sempre salutare per tutti, anche per chi crede di vivere nel migliore dei mondi possibili.
10 gen 2024
Sullo scempio dei conti pubblici sono tutti responsabili
Giorgia #Meloni e Matteo #Salvini che nel 2020 erano all'opposizione, si stracciano le vesti ed esecrano il Superbonus 110%. Meloni in particolare lo ha definito "la più grande truffa ai danni dello Stato". Tuttavia, allo scempio dei conti pubblici hanno partecipato quasi tutti i partiti, sia al governo che all'opposizione. Gli indignados di oggi sono esattamente gli stessi che sbraitavano dalle tribune perché il Superbonus non era abbastanza generoso. Ad esempio Salvini a febbraio 2022 dichiarava che «Il Superbonus è fondamentale, l'edilizia è cresciuta del 15%» e si batteva per estenderlo agli alberghi.
L'attuale inquilina di Palazzo Chigi nel settembre del 2022 ad una settimana dalle urne, assicurava: “Pronti a tutelare i diritti del Superbonus e a migliorare le agevolazioni edilizie. Sempre dalla parte delle imprese e dei cittadini onesti che si danno da fare per far crescere e migliorare l’Italia”. E ancora: “Modifiche sempre più stringenti hanno mandato in crisi piccole aziende che avevano fatto affidamento sul Superbonus e migliaia di cittadini che avevano fatto altrettanto”.
Quindi in sostanza Meloni non era contraria a distrubuire miliardi a pioggia, ma stando alle sue successive dichiariazioni aveva in mente di "migliorare" la truffa. Le faceva da spalla Fabio Rampelli, di Fratelli d'Italia secondo il quale: «Migliaia di aziende hanno ricominciato a lavorare onestamente»… E per essere più precisi sosteneva: «Tra i pochi disonesti che hanno lucrato sul 110, ci sono migliaia di aziende che invece hanno ricominciato a lavorare onestamente grazie al bonus». Insomma era la truffa degli onesti (o honesti secondo l'ortografia grillina).
Anche il junior partner dell'attuale coalizione di governo si univa al coro degli estimatori dello scempio con Maurizio Gasparri che affermava «Forza Italia chiede con forza l'estensione di tutti i bonus per l'edilizia». Del resto dal 2021 in poi Forza Italia, entrata a far parte del governo di Mario Draghi, si era battuta per la «proroga del Superbonus 110% a tutto il 2023, esteso a tutti gli edifici e alle persone giuridiche».
3 gen 2023
La Rottamazione del Reddito di Cittadinanza
La Presidente del Consiglio Meloni aveva difeso convintamente sia a "Porta a Porta" che nella conferenza stampa di fine anno la riforma del Reddito di Cittadinanza inserita nella legge di bilancio per il 2023. Però dalle intenzioni ai fatti il percorso resta lungo, tortuoso e insidioso.
Per essere considerata congrua, l'offerta di lavoro deve essere in linea con le competenze e le esperienze lavorative del beneficiario del reddito di cittadinanza, deve avere una retribuzione adeguata e deve essere conforme alle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Gli occupabili
12 ott 2022
Il Governo #Meloni toglierà il Reddito di Cittadinanza?
Il voto di scambio
Vedremo se il nuovo governo avrà la determinazione di eliminare questa aberrazione, come promesso in campagna elettorale da Giorgia Meloni (“Il reddito di cittadinanza va tolto a coloro che possono lavorare” aveva asserito la neo Premier), quantomeno di ridurne le macroscopiche distorsioni. I fatti non lasciano ben sperare. La neo ministra del Lavoro, Calderone, ha dichiarato in passato di essere contraria alla cancellazione anche se sarebbe favorevole a qualche riforma di facciata che mantenga la greppia. Insomma in Italia la destra peronista si conferma allineata con la sinistra sfascista.
16 lug 2022
La guerra ibrida che ha provocato le dimissioni di Draghi
E' talmente smaccata da essere stata illustrata pubblicamente nella cosiddetta Dottrina Gerasimov, un discorso tenuto dal Capo di Stato Maggiore delle Forze Artmate Russe Valerij Vassily Gerasimov nel 2013. In Italia trovano terreno fertile perché sin dal secondo dopoguerra i sovietici hanno individuato l'Italia come ventre molle dell'Occidente e sono riusciti a far emergere il maggiore partito comunista in un paese Nato. E oggi hanno facile gioco a capitalizzare su quella deteriore tradizione.
23 giu 2022
UNO NON VALE PIU' UNO
La legislatura più pazza del mondo era iniziata con la vittoria dei #populisti no-euro, pro-parassiti, infiltrati da paesi ostili e antagonisti dell'Unione Europea, ma soprattutto della logica elementare. Dopo quattro anni una scossa tettonica ha terremotato il panorama politico del Belpaese. La figura più rappresentativa dell'Unione Monetaria e dell'Europa Unita presiede un governo di larghissime intese.
Gestisce (sia pur a fatica) le risorse assegnate all'Italia per rompere le incrostazioni e tornare ad eccellere nel mondo civile. La scissione dei dimaiani dalle rovine del Mo-vi-mento casaleggese completa questo percorso di rinsavimento collettivo.
La realtà irrompe rabbiosamente sul set del Truman Show messo in piedi sfruttando la comunicazione social e l'analfabetismo di ampie fette dell'elettorato.
Il farneticante progetto politico
Ponti d'oro al nemico che fugge, ma anche al nemico che si pente, invoca comprensione e perdono e si schiera dalla nostra parte. Aver vinto una lotta strenua contro l'ignoranza più crassa e le infime pulsioni dell'animo umano incapsulate in un farneticante progetto politico, deve indurci ad essere magnanimi e inclusivi.
I residui dei 5 Stelle sono annichiliti. Conte, un leader da operetta buffa, riesce a malapena a balbettare qualcuna delle sue banalità da azzeccacarbugli, mentre Grillo autonominatosi Elevato (in analogia ai caciocavalli appesi al soffitto delle masserie) tace dopo aver predetto che la creatura di Casaleggio padre (a cui lui offriva i servigi e il talento di guitto) si sarebbe biodegradata.
Purtroppo la previsione non è del tutto corretta. La creatura non è biodegradabile. Lascerà scorie altamente tossiche nella politica e nell'economia italiana (il reddito di cittadinanza ad esempio), che qualche novello, o vetusto demagogo alla Dibba cercherà di sfruttare.
21 gen 2022
Il Derby "Caimani contro Draghi" per la Quirinal League
I media da mesi insaccano pagine e palinsesti di corbellerie sulle telefonate di Sgarbi per conto del Caimano, sui segnali inviati dalle sopracciglia di Draghi, sui vertici (o gli abissi) tra Letta e Conte, sulle trame di Di Maio, sulle chance degli eterni aspiranti (Amato e Casini), sull'asse Renzi - Salvini, o sulle stilettate tra Salvini e Meloni.
8 gen 2022
L'euro compie 20 anni, alla faccia delle scimmie che ne prevedevano il tramonto
Il 1 gennaio 2002, a cominciare dalla Finlandia, entravano in circolazione le monete e le banconote della moneta unica europea dopo un periodo di tre anni in cui l'euro era stato solo una valuta virtuale usata nei bilanci aziendali e nei mercati finanziari. L'operazione logistica fu un successo straordinario completata in meno di due mesi.
Per l'Italia l'euro ha rappresentato uno scudo formidabile che ci ha protetti dagli shock dell'economia globale
L'euro ha permesso una gigantesca riduzione degli interessi sul debito pubblico e ha spinto un aggiustamento doloroso ma necessario dell'industria italiana che oggi tiene a galla il paese con 500 miliardi di esportazioni. Ma in questo ventennio quei benefici sono stati vergognosamente dilapidati dai governi di destra e di sinistra per comprare il consenso e continuare ad alimentare le sacche di parassitismo clientelare. Si tratta del più grande crimine politico della Storia italiana.
Quella stessa cloaca politica che ha commesso il crimine (sia a destra che a sinistra) mira a completare l'opera di devastazione
Perché non bisogna farsi illusioni. Il percorso di risanamento futuro per un paese arretrato e inefficiente sarà dolorosissimo. La masnada di demagoghi che al momento si tiene nell'ombra, è pronta a tornare alla luce del sole per diffondere le sue ignobili menzogne sul tramonto dell'euro.
3 ago 2021
Il Movimento Draghi prende quota mentre i Ca....voli sono sempre più (Pal)amari
In un evento al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta, il ministro Brunetta ha parlato di un Movimento Draghi che potrebbe scompaginare l'attuale offerta politica. E' la prima volta che un autorevole esponente politico nazionale ventila in pubblico una simile ipotesi.
Brunetta lo spiega con inusuale franchezza «Se l'attuale presidente del Consiglio avrà successo nulla sarà più come prima. Non solo cambia l'Italia, ma cambia anche la politica, non ci saranno più centrodestra e centrosinistra così come li abbiamo conosciuti fino ad oggi. E sarà un'Italia migliore, più trasparente e più giusta».
Il momento non è casuale. Con l'inizio del semestre bianco il Parlamento non può essere sciolto fino all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica e quindi c'è abbastanza tempo per organizzare discretamente le strutture operative sul territorio. Nel frattempo il governo ha incassato il voto di fiducia alla Camera (per il Senato se ne parlera' a settembre) sulla riforma della riforma Bonafede. Ennesimo esempio di occasione mancata per affrontare il disastro del sistema giudiziario italiano. Sarebbe necessario una totale riforma dei codici di procedura civile e soprattutto penale alla luce dello scandalo Palamara di cui i media (soprattutto quelli che vivono di collusioni con le Procure) evitano accuratamente di parlare.
Luca Palamara è stato per lunghi anni uno dei vertici del "Sistema", vale a dire la ragnatela di interessi che si spartivano poteri e cariche nella Magistratura italiana. Poi attraverso un trojan inserito nel suo smartphone, sono stati messi in piazza alcuni (ma non tutti) i suoi segreti inconfessabili. Cacciato dalla magistratura per insabbiare lo scandalo senza arrecare danni ulteriori al "Sistema" il reietto ha rivelato come hanno fatto carriera i più potenti giudici della Penisola. Nel libro-intervista con Alessandro Sallusti ha descritto in modo puntale i meccanismi decennali che hanno portato alla degenerazione del "Sistema" (da cui il titolo del volume) a partire dalla fondazione di Magistratura Democratica nel lontano 1964.
Un racconto agghiacciante di malversazioni, ricatti incrociati, manovre di palazzo e di postribolo, inchieste pilotate, indagini farlocche, sentenze politiche, colpi bassi su commissione ad avversari con l'attiva complicità dei media, e tanto lerciume da riempire una discarica di rifiuti tossici.
28 lug 2021
Grillini Lessi, Semestre in Bianco, PD Az-Zan-nato
La pace armata tra Grillo e Conte ha introdotto un elemento di disturbo nello scenario politico. Conte vuole ricompattare i militonti attaccando il governo Draghi dall'interno, sabotando il PNRR. Grillo per il momento ha fatto finta di compiere l'ennesimo passo di lato in attesa di ristabilire la sua preminenza sul Movimento. Quello che sembra aver guadagnato i dividendi politici maggiori dallo scontro è Giggino Di Maio che tenutosi lontano dalle beghe ha assunto il ruolo del mediatore saggio. Nel monento in cui Conte facesse un passo falso sarebbe pronto a prenderne il posto.
Con l'avvio del semestre bianco l'ex Avvocato del Popolo crede di poter avere maggiori margini di ricatto facendo affidamento sull'impossibilità di indire nuove elezioni che sarebbero un massacro per il M5S. Ma la contromossa di Mattarella è già pronta: il Presidente si dimetterebbe in anticipo o minacerebbe le dimissioni forzando l'ala governativa a rottamare Conte con un voto sulla nuova piattaforma online. Nel frattempo l'iter parlamentare del Ddl Zan è stato posticipato a settembre. In pratica questa legge liberticida è stata accantonata evitando a Letta un'altra cocente umiliazione.
27 giu 2021
Una Settimana Incandescente
A Hong Kong Apple Daily l'ultimo quotidiano pro-democrazia ancora in vita viene chiuso d'imperio dal regime di Pechino, nel silenzio generale. Solo Biden accenna a qualche timida protesta, ma al momento le priorita' della sua amministrazione sono di altra natura, squisitamente interna. Il programma economico risulta indigesto al suo stesso partito, dove l'attacco dell'ala sanderista (al comando della Ocasio Cortes) contro la Vice Presidenta Kamala Harris sulle politiche di accoglienza dei migranti e' stato senza precedenti.
Nel suo viaggio in Centro America la Harris aveva intimato ai poveri di non incamminarsi verso il Rio Grande perche' l'America non li avrebbe potuti integrare. Un discorso in stile perfettamente trumpiano su cui, quando erano all'opposizione, si scagliava l'esecrazione dei democratici. Un'altra tegola per la popolarita' del Presidente sono i dati recenti sui crimini violenti che in tutte le metropoli principali dell'America sono in crescita esponenziale dopo mesi di vilipendio verbale e aggressioni contro i poliziotti.
Nel frattempo in Italia il clima politico già rovente sul disegno di legge Speranza Boldrini Zan si è fatto incandescente dopo la nota diplomatica del Vaticano che invocava il Concordato. Draghi se n'è lavato le mani ma le polemiche tra i partiti che lo sostengono sono al vetriolo.
Parimenti al vetriolo e' lo scontro tra Grillo e Conte sullo Statuto della setta pentastellata, nata dal Vaffa e finita a Vaffa reciproci.
2 apr 2021
Byoblu (per fortuna) non c'e' piu'
La cancellazione del canale YouTube del sito dedito alla diffusione di fake news è una meritoria opera di disinfezione dello spazio pubblico e di difesa dalle intrusioni della masnada complottista . Da anni i social hanno assunto la funzione di un letamaio da cui si genera il concime con cui di nutre l'odio, la diffamazione, il terrorismo, le minacce e una sfilza di reati e intimidazioni nella sfera pubblica.
Chi invoca la libertà di parola e di opinione ha scarsa dimestichezza sia con il mondo reale sia con i principi liberali a cui crede (stolidamente) di ispirarsi. Karl Popper ne "La Società Aperta e i suoi nemici" affermò senza mezzi termini che in una democrazia, coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento della democrazia, vanno isolati e repressi senza tentennamenti. La protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che sfruttano l'alveo delle libertà per sopprimerla.
Il grande filosofo austriaco quando scrisse quell'opera fondamentale (si può scaricare qui) aveva in mente i totalitarismi di stampo nazista e comunista. Ma i totalitarismi non rinascono sempre nelle stesse forme. Il Messora capo di Byoblu era uno dei caporioni del Movimento 5 Stelle, una setta creata con il preciso obiettivo di sovvertire la democrazia e instaurare un regime di tipo messianico fideistico.
La messa al bando di organizzazioni che, finanziate da fonti opache, sfruttano le menti labili è un imperativo ineludibile se non vogliamo ritrovarci in un regime instaurato da disturbati mentali. Per questo non si deve lasciare alla discrezione dei social network la repressione delle canaglie, ma occorrono leggi che infliggano sanzioni severe sia pecuniarie che detentive a chi sfrutta per fini eversivi la credulità dei boccaloni.
1 dic 2020
Caro Giuseppi, fra un po' finisce il PEPPi
Uno dei migliori giornalisti europei, Udo Gumpel, partecipa a questa imperdibile puntata di Inglorious Globastards per esaminare un ampio spettro di temi: l'Unione europea, la Germania, la Bce, la sentenza della Corte Costituzionale tedesca, la pandemia e l'incombente rischio di una default dell'Italia.
L'economia italiana rimane a galla solo grazie al sostegno dell'Europa, altrimenti il Covid avrebbe dato il colpo di grazia ad un debito pubblico fuori controllo e a un sistema produttivo in declino da oltre tre decenni. Ma i media italiani ignorano totalmente un gigantesco elefante che si aggira, con barriti assordanti, per le auguste stanze del palazzone sito in via XX settembre a Roma: il PEPP, vale a dire l'allegro programma di acquisti massicci di debito pubblico da parte della Banca centrale europea, permette di derogare alle capital keys (cioè la quota che ogni paese dell'euro area detiene nel capitale della Bce), ma solo in via temporanea. Invece al popolo bue viene fatto credere che la Bce possa favorire l'Italia in eterno. Addirittura alcune moltitudini telelobotomizzate sognano che un bel giorno, come farnetica la nota testa di Sasso, la Lagarde potrebbe persino cancellare i debiti con un tratto di penna o con un click del mouse.
In pratica la Bce puo' comprare a piene mani i Btp italiani per alcuni mesi, ma poi questi acquisti non solo devono ridursi, ma per non derogare alle regole europee devono azzerarsi. Per quanto probabilmente alla prossima riunione del Consiglio Direttivo della Bce di questo mese, la dotazione del PEPP verra' aumentata e la scadenza prorogata a fine 2021, la sabbia nella clessidra sta esaurendosi.
In ogni caso il PEPP non potra' essere esteso all'infinito perche' violerebbe platealmente la sentenza della Corte Costituzionale tedesca che ha fissato paletti ben precisi per contrastare la deriva venezuelana a cui la classe politica italiana, quasi unanimemente aspira. Per questo torna in auge l'esproprio del risparmio, che la vaselina semantica delle scimmie al volante definisce "imposta patrimoniale". Si comincia con un'aliquota dello 0,2% sulle case di lusso tanto per mettere in moto e testare il meccanismo. Poi quando sara' ben oliato inizieranno a salire le aliquote e a scendere le soglie su cui si applicano.
22 nov 2020
Gli Stati Generali Allucinati
Qualche inveterato masochista appassionato alle vicende interne del Mo-vi-mento Cinque St
In questo video decostruiamo il comunicato con cui l'Autoreggente Appisolato, al secolo Vito Crimi, annuncia alle masse dei perdigiorno folgorate sulla via dei Meet-Up (ma soprattutto del reddito di cittadinanza) i risultati del consesso. Un testo denso di fenomenale comicita' involontaria (tipica dei tromboni pomposi) in cui si blatera di "sottotavoli" e temi (presumibilmente di terza media), senza riuscire a fornire una sola informazione sulle conclusioni (rinviate a data da destinarsi).
Tra l'altro codesti Stati Generali dovevano eleggere un capo politico dopo che a gennaio, con la coda tra le zampe, Di Maio aveva gettato la spugna precipitosamente per non dover rendere conto dell'umiliante sconfitta annunciata nelle elezioni regionali dell'Emilia Romagna. Per mesi tutti i gerarchi grillin hanno farneticato se fosse meglio un capobranco unico o una cupola di cinque, sette o magari 50 membri.
A tutt'oggi non solo non e' stata eletta nemmeno la donna delle pulizie, ma nessuno, dicasi nessuno, ha osato candidarsi ufficialmente. Il neo-falegname Di Battista si agita come una raspa su una tavola di noce, ma ancora non sa che pesci pigliare, nemmeno il tonno nella famosa scatola. Si vocifera che sia stato il piu' votato tra i 30 rappresentanti eletti per raccontare le loro allucinazioni in video conferenza. Ma i dati ovviamente, come accade nelle sette o ai verbali delle indagini di mafia, sono secretati.
Dibba (che tra i quadrumani di governo nessuno sopporta) ha stretto un Patto di Acciaio arruginito con Casaleggio junior (sopportato ancora meno) per riprendersi la creatura fondata dal padre e che ora gli e' sfuggita di mano. Ma Di Maio e soci sono decisi a sbarazzarsi dell'Associazione Rousseau con cui Casaleggio li tiene al guinzaglio per potersi muovere liberamente con le alleanze e addirittura stringere un'alleanza di fatto con Berlusconi. Insomma il Mo-vi-mento evolverebbe in una squallida versione 2.0: il Partito Razzi & Scilipoti on Steroids.
28 set 2020
I fronti dei conflitti insanabili: M5S, Atlantia, Libia e Thailandia
Nel Mo-vi-mento 5 Stelle la disfatta alle elezioni regionali ha fatto deflagrare una guerra tra bande (Fico dixit) dando la stura ad odi feroci che covano da sempre tra i miracolati da Casaleggio.
La perdita di consensi si somma per i grillini a pubbliche umiliazioni. Ad esempio i Benetton continuano ad essere padroni di Autostrade mentre Conte e Di Maio avevano annunciato urbi et orbi che avevano vinto il braccio di ferro con i titolari della concessione pubblica. Invece i Benetton hanno sbeffeggiato i novelli Toto' e Peppino e per mollare la preda pretendono di essere pagati a peso d'oro. Subito dopo l'accordo farlocco di due mesi fa, sbandierato come una vittoria del governo giallorosso e del M5S in particolare,).
Spostando l'attenzione al resto del mondo, in Thailandia spirano venti repubblicani: l'epidemia ha messo in ginocchio il turismo e il malcontento si scarica su un Re che vive per lo piu' in Germania e ostenta una ricchezza tra le maggiori del mondo. Salta all'occhio una flotta di 38 jet privati.
Invece sulla Libia sembra che spirino venti di pace dopo quasi 10 anni di guerra civile, in seguito all'intervento della Turchia, dove invece infuriano venti di recessione economica.