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17 lug 2022

Il caleidoscopio degli sciacalli che si contendono i brandelli dell'Italia

con draghi se ne va l'unico presidente del consiglio dai tempi di De Gasperi (che infatti era di formazione culturale e politica austro-ungarica e non italiana) di cui non dovevamo vergognarsi. Mafiosi, corrotti, tenutari di clientele, organizzatori di bunga bunga erano il meglio che la classe politica (scelya dall'elettorato più analfabeta, furbastro e cialtrone dell'Occidente) poteva offrire.



La classe politica che si sta suicidando, trascinando il paese nel baratro della bancarotta rappresenta quasi perfettamente la fibra morale e intellettuale chi li elegge: milioni di nullità parassiti e protestastarie, sciacalli senza arte nè parte, decisi ad accaparrarsi il loro brandello di cadavere.

Per tracciare i contorni di questo magma ribollente di umori confusamente ostili a tutto e' interessante guardare questo video dove vengono profilate le tipologie di elettori, dai vittimisti agli illuminati in un caleidoscopio che travalica i soliti confini di destra e sinistra.

L'esito di questo avvitamento sarà una bancarotta. Senza bonus, interventi straordinari, elemosine, sussidi, contributi a fondo perduto, pagamenti di bollette a carico del prossimo. Dovrebbero pagare il conto i parassiti di oggi, non i figli e nipoti, il prezzo delle loro scelte ignobili. Invece il disastro ricadrà sulle future generazioni a cui verrà inviato anche il conto del funerale dei loro sciagurati genitori.

16 lug 2022

La guerra ibrida che ha provocato le dimissioni di Draghi

La crisi del governo Draghi fa parte della strategia definita "guerra ibrida" in cui si sono specializzati nei passati due decenni i nemici delle democrazie occidentali. Viene condotta utilizzando partiti e personaggi politici reclutati, pagati o influenzati dai servizi segreti russi, cinesi, nordcoreani, bielorussi e di altri regimi autocratici.



E' talmente smaccata da essere stata illustrata pubblicamente nella cosiddetta Dottrina Gerasimov, un discorso tenuto dal Capo di Stato Maggiore delle Forze Artmate Russe Valerij Vassily Gerasimov nel 2013. In Italia trovano terreno fertile perché sin dal secondo dopoguerra i sovietici hanno individuato l'Italia come ventre molle dell'Occidente e sono riusciti a far emergere il maggiore partito comunista in un paese Nato. E oggi hanno facile gioco a capitalizzare su quella deteriore tradizione.

I Grullini, ovvero le Mine Stravaganti

La realtà non fa sconti a chi si illude di poterla ignorare. Le mine stravaganti delle politica italiana che hanno già inferto danni irreparabili a questo disgraziato paese, dal Reddito di Cittadinanza, ai ferrei lockdown durante l'epidemia di Covid sono di nuovo deflagrate. Conte e la sua ciurma di personaggi improbabili ebbri di revanscismo straccione sono stati aizzati a kanciare una ennesima sfida al buonsenso nella speranza di recuperare consensi tra le grandi masse di analfabeti frustrati convinti di essere vittime di complotti galattici e non della loro idiozia.



Ma questo ennesimo salto mortale logico e' destinato a finire con una brutale schienata sul duro cemento dei conti pubblici. Non è possibile continuare a pagare stipendi e pensioni (e tantomeno il Reddito di Parassitanza) se viene meno la benevolenza degli investitori internazionali che devono rifinanziare il debito pubblico italiano. E non saranno certo i funzionari dell'Ambasciata Russa in Italia (o altrove) a poter staccare i cospicui assegni ogni mese per riempire le greppie delle clientele populiste. E tantomeno sarà il Chihuahua di Putin, quel Medvedev che abbaiando su Telegram si attribuisce il merito della defenestrazione di Draghi dopo quella di Boris Johnson.

Anche dopo la guerra la Russia rimarrà un paria per i paesi occidentali e l'appoggio della Cina non basterà a sfamare la popolazione. I cinesi del resto sono meno ingenui degli occidentali: ogni boccone di pane indispensabile lo faranno pagare a caro prezzo, chiunque occupi il Cremlino.

1 lug 2022

Il Funerale del Fronte Popolar-Populista

Il caldo africano di questi giorni sembra tracimare nella politica rendendola addirittura incandescente

Mentre Draghi mieteva successi a livello internazionale nel vertici del G7 in Germania e della Nato a Madrid, a Roma andava in scena l'ennesimo psicodramma grullino: secondo pettegolezzi da fantesche di infima cucina, diffusi ad arte dai mestatori di professione, Draghi avrebbe chiesto a Grillo di sbarazzarsi di Conte alla guida del Mo-vi-mento, ridimensionato da 5 Stelle a 2 Stelle e Mezzo.



Ovviamente, il Presidente del Consiglio in conferenza stampa ha smentito categoricamente i pettegolezzi invitando i mestatori (che asseriscono di avere riscontri oggettivi) a tirare fuori queste fantomatiche prove del "gombloddo" contro l'Avvocato dalla candida pochette. In definitiva Conte e suoi pretoriani sono stati ancora una volta derisi e sbeffeggiati in pubblico.

Il disfacimento del Mo-vi-mento trascina con sé il cosiddetto Campo Largo vagheggiato da Letta sulla scia della strategia di Zingaretti e Bettini. Dal Campo Largo al Campo Minato il passo è breve, soprattutto dopo le elezioni amministrative che hanno sancito il collasso dei voti grillini. Le spoglie del Fronte Popolar-Populista tra Letta e Conte giacciono esanimi tra Pomigliano e Volturara in attesa del funerale.

La legge elettorale


Per il rebus delle alleanze il passaggio chiave sarà la nuova legge elettorale, che in molti vorrebbero proporzionale, in modo da non dover essere costretti ad allearsi prima del voto. Infatti la parcellizazione delle forze politiche spinge per la riforma in senso proporzionale con uno sbarramento abbastanza basso tra il 3 e il 5%.

Ma la rivoluione copernicana nella politica italiana potrebbe imprimerla solo Mario Draghi in persona, decidendo di capeggiare un nuovo partito che possa rottamare le attuali coalizioni e portare in Parlamento una classe di politici decisi a riformare l'Italia come un rullo compressore.

Inoltre la stagione delle vacche obese sta per finire, insieme al supporto incondizionato della BCE al debito pubblico italiano. Dall'anno prossimo torna l'austerità: quindi bonus, sussidi e altre meraviglie clientelari atte a comprare voti si eclisseranno e i debiti andranno ripagati in moneta sonante. Quella nel vostro borsellino, per essere precisi. 

31 gen 2021

Il Conte Fico





La fiducia ottenuta grazie al trio Mastella-Tabacci-Ciampolillo e' stata risolutiva per il governo, quanto i banchi a rotelle per il Covid. Zingaretti e Casalino non sono riusciti a comprare convincere altri magliari, i quali ovviamente aspettano che la bolla speculativa sul mercato dei voti si gonfi ancora un po' come quella di GameStop. Renzi dopo essere stato svillaneggiato e accusato di ogni nefandezza, si gode la vendetta assistendo alle contorsioni politico-verbali del Presidente del Consiglio che ha bisogno dei voti di Italia Viva per tenere in vita una minima speranza di varare il Conte Ter.



Renzi gioca con l'Azzeccagarbugli del Popolo come il gatto col topo, illudendolo come un liceale in calore e poi dileggiandolo dal pulpito del Quirinale appena uscito dalle consultazioni. Chiaramente l'intenzione e' quella di farlo bollire in pubblico ancora un po' in modo da minarne l'immagine e depotenziare il progetto di un suo partito. In tutto questo si nota l'assenza di Grillo dalla scena. Il comico sempre loquace quando si trattava di esecrare la Kasta ora assiste allo spettacolo della Kasta grullina che cerca di imbullonarsi alle cadreghe parlamentari mentre il prode Dibba annuncia orgoglisamente che blocchera' i renziani sul bagnasciuga.