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6 set 2022

Le Liste Salivali

Il tratto comune delle liste presentate dai maggiori partiti è la selezione di famigli e sodali del capo nelle posizioni e nei collegi migliori. Nella Lega, nel PD e nel Mo-vi-mento 5 Stelle la mattanza dei non allineati è ancora più evidente.


Del resto la legge demenziale denominata Rosatellum era stata concepita proprio per evitare che gli elettori potessero scegliere e soprattutto che potessero scegliere i migliori.

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21 gen 2022

Il Derby "Caimani contro Draghi" per la Quirinal League




L'elezione del successore di Mattarella segna un nuovo zenith di squallore per un ceto politico che abbraccia il pregiudicato di Forza (gen)Italia fino al peone grullino, terrorizzato dal ritorno alla sua squallida vita privo della cadrega nella scatola di tonno che aveva promesso di aprire.
I media da mesi insaccano pagine e palinsesti di corbellerie sulle telefonate di Sgarbi per conto del Caimano, sui segnali inviati dalle sopracciglia di Draghi, sui vertici (o gli abissi) tra Letta e Conte, sulle trame di Di Maio, sulle chance degli eterni aspiranti (Amato e Casini), sull'asse Renzi - Salvini, o sulle stilettate tra Salvini e Meloni.
 
Nei retroscena, spesso inventati di sana pianta, si passano in rassegna mediocri pagliacciate spacciate per sofisticati disegni politici, dichiarazioni cervellotiche spacciate per segnali di apertura, candidature improbabili spacciate per mosse del cavallo (o più propriamente del somaro). Con il fallimento del cosiddetto progetto scoiattolo (ma non era mandrillo?) Berlusconi è uscito di scena ed è entrato in ospedale per accertamenti sulla salute. A questo punto il campo della politica è sgombro dalle scuse. Se la peggior classe politica del mondo civile riesce a trovare un briciolo di dignità scelga un personaggio quantomeno decente per rappresentarla sul fatidico Colle più alto. Non si illuda che Draghi possa fare in eterno da parafulmine o argine alla mediocrità o alla corruzione dilagante. L'Italia si trova sull'orlo di un baratro da cui può salvarsi solo impegnandosi sugli obiettivi del Recovery Plan che nel 2022 ammontano a 102, circa uno ogni due giorni lavorativi. E il Presidente della Repubblica su questa tabella di marcia non ha poteri, a parte la recita di qualche giaculatoria.

8 gen 2022

L'euro compie 20 anni, alla faccia delle scimmie che ne prevedevano il tramonto




Il 1 gennaio 2002, a cominciare dalla Finlandia, entravano in circolazione le monete e le banconote della moneta unica europea dopo un periodo di tre anni in cui l'euro era stato solo una valuta virtuale usata nei bilanci aziendali e nei mercati finanziari. L'operazione logistica fu un successo straordinario completata in meno di due mesi.

Per l'Italia l'euro ha rappresentato uno scudo formidabile che ci ha protetti dagli shock dell'economia globale 

L'euro ha permesso una gigantesca riduzione degli interessi sul debito pubblico e ha spinto un aggiustamento doloroso ma necessario dell'industria italiana che oggi tiene a galla il paese con 500 miliardi di esportazioni. Ma in questo ventennio quei benefici sono stati vergognosamente dilapidati dai governi di destra e di sinistra per comprare il consenso e continuare ad alimentare le sacche di parassitismo clientelare. Si tratta del più grande crimine politico della Storia italiana.




Quella stessa cloaca politica che ha commesso il crimine (sia a destra che a sinistra) mira a completare l'opera di devastazione 

I partiti che hanno fatto campagna elettorale nel 2018 chiedendo i voti per toernare alla lira appena sperperati i fondi del Next Generation EU cercheranno l'occasione propizia per la cosiddetta Italexit.

Perché non bisogna farsi illusioni. Il percorso di risanamento futuro per un paese arretrato e inefficiente sarà dolorosissimo. La masnada di demagoghi che al momento si tiene nell'ombra, è pronta a tornare alla luce del sole per diffondere le sue ignobili menzogne sul tramonto dell'euro.