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9 nov 2020

Biden o bidon?





Con l'assegnazione della Pennsylvania a Biden le elezioni presidenziali USA 2020 sono arrivate ad una svolta cruciale. Diversi esponenti repubblicani di primo piano da Lindsay Graham a Ted Cruz per non parlare di Rudy Giuliani (in veste di avvocato di Trump) impegnati a dimostrare che la conta dei voti e' stata viziata. Tuttavia a meno che i ricorsi legali di Trump non provino brogli su larga scala in diversi stati chiave, la partita e' chiusa. Che Trump conceda o meno la sconfitta e' irrilevante. Il destino dell'Amminstrazione Biden sara' decisa dal ballottaggio per i due seggi senatoriali in Georgia previsto per il 5 gennaio. Se andranno entrambi ai Democratici la maggioranza (grazie al voto decisivo della Vice Presidente e Presidente del Senato Kamala Harris) passera' al partito del Presidente. Altrimenti sulle questioni economiche Biden dovra' scendere a compromessi con l'opposizione. La nomina della senatrice Warren come Segretario al Tesoro non avrebbe alcuna chance di passare il vaglio del Senato. Invece in politica estera e' piu' probabile che Biden si ispiri ad una visone "atlantista" su cui molti Repubblicani concordano. Invece in materia di commercio internazionale Biden non si discostera' poco dal solco del predecessore soprattutto nei rapporti con la Cina. E anche l'Europa che oggi esulta potrebbe avere un brusco risveglio. Molti a Washington sono convinti che Biden potrebbe non finire il mandato per ragioni di salute e quindi nello Studio Ovale si insedierebbe per la prima volta una donna.