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8 dic 2021
La Campagna Vaccinale in Africa
La campagna vaccinale in Africa ha ritmi da lumaca. Ovviamente l'ignobile grancassa dei sicari mediatici catto-minkio-comunisti da settimane non fa altro che esecrare l'egoismo occidentale e l'avidità delle multinazionali che, secondo le falsità inventate di sana pianta per aizzare i deficienti, sarebbero responsabili di questa situazione.
La verità è di tutt'altro segno: il 60% dei vaccini inviati dai paesi ricchi in Africa è inutilizzato e probabilmente scadrà senza essere stato inoculato. Anche se le aziende farmaceutiche rinunciassero ai brevetti (e Astra Zeneca l'ha fatto molti mesi fa) produrre vaccini i paesi africani non avrebbero le capacità tecniche di produrli.
Per assorbire gli invii di nuovi vaccini previsti per i prossimi mesi i volumi delle campagne vaccinali nei paesi africani dovrebbero quadruplicare. Cosa impossibile visto che in Africa mancano infrastrutture di trasporto, di stoccaggio e persino medici ed infermieri. Non è raro che chi vive nelle zone rurali per vedere un medico debba camminare una giornata tra andata e ritorno.
E non dimentichiamo che in un continente dove sono diffuese ignoranza e superstizione la renitenza al vaccino è ancora più diffusa che in Europa o in America. Se abbondano in Baviera gli psicolabili che abboccano alle baggianate omeopatiche, si può solo immaginare quanti adepti di culti ancestrali vi siano in Nigeria.