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22 gen 2022

I CHIP sono l'oro del XXI secolo





La maggior parte delle persone immagina solo vagamente cosa sia un semiconduttore. Eppure i microchip (e i semiconduttori) sono ubiqui nella nostra esistenza quotidiana. In pratica ogni parte della nostra moderna routine quotidiana dipende da questa minuscola fusione di transistor. Sono alla base di tutte le tecnologie avanzate presenti e future.

Oggi si usano su tutti gli apparati elettronici dai televisori agli smatphone, ma anche quelli delle autovetture o degli elettrodomestici.

Domani gestirannoi i sistemi di apprendimento automatico, intelligenza artificiale, informatica quantistica, fintech, veicoli a guida autonoma, persino la farmaceutica e le biotecnologiche. 

Ma le applicazioni ovviamente investono anche il settore militare: l'avionica avanzata è il 'campo di battaglia del futuro' e tutti gli altri sistemi di sicurezza nazionale ad alta tecnologia come i droni, i robot o i satelliti, dipendono dai semiconduttori.

Il settore dei microchip è quindi fondamentale per l'economia gobale ed è estremamente complesso e frammentato

Le aziende si suddividonno in 4 settori

Per mettere a fuoco la divisione del lavoro tra gli operatori, si può operare una classificazione abbastanza accurata:

1) I centri di progettazione che sono i detentori di proprietà intellettuale fondamentale;

2) Le fonderie (o 'fab') che producono circuiti integrati, di solito per le aziende di progettazione; 

3) Le aziende di confezionamento e assemblaggio che generalmente producono i chip più semplici, ad esempio per gli smartphone

4) Le aziende di attrezzature per la produzione che realizzano il kit utilizzati per la produzione e la progettazione. 

La tendenza è fortemente orientata verso la specializzazione, con alcuni produttori di dispositivi integrati (IDM) come Intel e Samsung che progettano, producono e confezionano. Ma il valore aggiunto si concentra nelle aziende di design.

                                Fonte: George Calhoun su Forbes


Il design è dominato da un'azienda tedesca e tre americane; Taiwan sbaraglia tutti sulla produzione dei chip più sofisticati (il 92% della capacità di produzione per 10 nm o meno è taiwanese) seguita dalla Corea del Sud. Il colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) sovrasta qualsiasi concorrente quanto a tecnologia, e insieme a Samsung copre l'81% del mercato mondiale. La maggior parte delle apparecchiature di produzione proviene dagli USA, Paesi Bassi e Giappone. 

L'Europa invece arranca perché l'opinione pubblica indottrinata da media di infima qualità ha sviluppato riflessi condizionati tecnofobici e neo-luddisti.

La posizione della Cina in tutti questi campi è trascurabile

La Cina in questo settore rimane indietro, nonostante abbia progetti ambiziosi sul 6G e sulle altre chiavi di volta dell'economia futura. principali player cinesi come Tianshui Huatian, JCET Group e Tongfu Microelectronics operano ne settore 'assemblaggio, test e confezionamento' (dominato da Taiwan). 

Questo settore, è a più alta intensità di capitale e di competenze rispetto agli altri e quindi costituisce una fortezza difficile da espugnare. La Cina è assente dal design fab-less che ha un altissimo valore agiunto.e non ha la capacità di Taiwan di realizzare chip all'avanguardia a 3 nanometri (nm).