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16 dic 2021

Marco Bentivogli a tutto campo su #sciopero generale, roboetica e tecnofobia





Lo sciopero generale proclamato da #CGIL e UIL per giovedì 16 dicembre ha una chiara motivazione politica e sfugge a qualsiasi logica razionale, dal momento che il governo era venuto incontro a gran parte delle richieste sindacali. Uno sciopero squisitamente politico come ha rivendicato Landini in un'intervista al Fatto Quotidiano. Si tratta del patetico richiamo della foresta che affonda le radici nell'autunno caldo e negli anni '70 quando Lama si vantava di far cadere il governo con uno #sciopero generale. La stagione del sindacato che agiva come cinghia di trasmissione del PCI sembrava un sepota sotto le macerie dell'URSS, invece adesso Landini mira a trasformare il PD (o per essere precisi l'ala comico-peronista di Provenzano e compagni) e LEU le cinghie di trasmissione della CGIL. Arruolando alla bisogna anche Conte che ancora non digerisce l'estromissione da Palazzo Chigi.

                Landini e Bombardieri si preparano a guidare il corteo


In un paese dove si dibatte ossessivamente di pensioni sarebbe più utile ragionare di roboetica, cioè dei meccanismi di interazione tra uomo e robot sofisticati (cobot) che domineranno in un prossimo futuro nella manifattura industriale e che già da oggi rappresentano una svolta strategica. Invece oscurantismo tecnofobico e sterile conflittualità pervadono le scelte di una leadership sindacale orgogliosamente retrograda.

10 mar 2021

Marco Bentivogli Contro la Tecnofobia





L'innovazione tecnologica e la globalizzazione sono le bestie nere dei populisti, dei retrogradi e dgli squinternati mentali. La retorica a tinte catastrofiste, alimentata da una massa di mestatori sui social, ha esacerbato le ansie, le paure e la rabbia tra i lavoratori dell'industria che subiscono l'impatto della innovazione sentendosi spaesati.

Marco Bentivogli, da Segretario dei metalmeccanici della CISL, ha avversato la deriva tecnofobica. Ha condotto una coraggiosa battaglia di idee all'interno del sindacato (ma troppo spesso anche in antitesi alle imprese con lo sguardo rivolto al passato), per affermare la esigenza imprescindibile di spingere sull'acceleratore dell'innovazione.



L'industria del XXI secolo sarà sempre piu' incentrata sull'interazione tra uomo e robot che Bentivogli definisce "cobot" nel senso di "collaborative robot". Senza una rivoluzione che scardini i mansionari, l'organizzazione aziendale e soprattutto la formazione, la manifattura italiana è incamminata verso un tragico declino.

Non è la tecnologia a creare disoccupazione, bensì è la mancanza di tecnologia. Infatti i paesi con il maggior numero di robot installati in rapporto al numero di lavoratori sono quelli dove il tasso di disoccupazione è più basso. Questo dovrebbe essere uno dei capisaldi della politica economica del governo Draghi.