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24 dic 2021

#Amazon: Ammazza che multa!!!



L'Autorità Antitrust italiana ha irrogato una multa epocale ad Amazon per comportamenti discriminatori nei confronti dei fornitori giudicati come abuso di posizione dominante. In prima battuta, senza conoscere i dettagli e in base alle notizie di stampa sembrava che il provvedimento fosse condivisibile e destinato a segnare una pietra miliare nella tutela della concorrenza in mercati digitali.

Quando si analizzano le motivazioni emergono chiaramente i presupposti sbagliati da cui emana l'odore stantio della bassa cucina politica contro un'azienda che dagli USA all'Europa è assurta a bestia nera di una certa sinistra regressista e del sindacalismo parolaio nostalgico degli anni '70. In Italia i media cattocomunisti quando si occupano di Amazon esecrano la robotizzazione dei magazzini, l'efficienza della logistica, la soddisfazione del consumatore e persino i salari dei dipendenti che vengono descritti come schiavi. Insomma un pervicace rifiuto di tutto ciò che non soddisfa la loro visione economica tardo-jugoslava.



Il provvedimento consta di 250 pagine ma il nocciolo si trova a pagina 9, punti 21-23:
21. Il caso in esame è stato avviato con riferimento alla concessione da parte di Amazon di un insieme di vantaggi esclusivi e irreplicabili sul marketplace Amazon.it ai soli venditori terzi12 che utilizzino il servizio di logistica offerto da Amazon stessa, denominato Logistica di Amazon (Fulfillment by Amazon).
22. Si tratta, in particolare, dei seguenti vantaggi: (i) la non applicazione delle metriche di valutazione delle performance dei venditori terzi; (ii) l’ottenimento del badge Prime per i propri prodotti; (iii) la maggiore probabilità di aggiudicazione della BuyBox; (iv) la possibilità di partecipare agli eventi-pilastro e alle offerte speciali; (v) l’idoneità delle proprie offerte ai fini della “Spedizione gratuita via Amazon”.
23. In virtù di tale associazione, le offerte gestite con FBA ottengono, rispetto a quelle gestite dai venditori in proprio o tramite operatori di logistica terzi, maggiore visibilità e un miglioramento delle vendite su Amazon.it.
L'Autorità Antitrust italiana di stampo socialistoide-grillino dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, un'approssimativa conoscenza dei mercati digitali e la minima considerazione dei consumatori. E' chiaro che i funzionari dell'Antitrust che hanno lavorato al caso hanno un'idea approssimativa del business model di Amazon e non comprendono come funziona l'algoritmo che seleziona le offerte per il pubblico. Esso prende in esame tre criteri: il prezzo, i tempi di consegna, l'affidabilità dei tempi di consegna. Ovviamente un fornitore terzo che non rispetta i tempi di consegna promessi viene penalizzato. Se questo configura un abuso di posizione dominante per cui irrogare una multa, allora Breznev era un ordoliberista. Detta in altri termini, il futuro bussa alle porte e l'Antitrust si ingegna a proteggere i mulini a vento.

5 dic 2020

Il Valore di un'Azienda sono gli Asset Immateriali



Ormai il valore delle aziende dipende in massima parte dagli asset immateriali e dal software. Uber non possiede alcun autoveicolo, Air B&B non possiede alcun albergo o pensione, Amazon non possiede alcuna fabbrica, Facebook non ha catene di montaggio, Apple non costruisce i propri dispositivi. Anche per le aziende che producono beni di largo consumo come Coca Cola, Samsung, Toyota o Armani, il marchio e' un asset fondamentale. Quali sono le implicazioni per l'economia del XXI secolo e che tipo di competenze dovrebbero acquisire i giovani per emergere in questa nuova realta'?

La manifattura tradizionale diventera' sempre piu' robotizzata, sara' gestita dall'intelligenza artificiale e la manutenzione sara' incentrata sull'Internet of Things (IoT) Uno scenario futuro che in Italia comprendono in pochi, mentre domina la nostalgia per una versione onirica ed edulcorata degli anni 80 nella speranza che le lancette della globalizzazione possano essere riportate indietro di 50 anni.