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13 lug 2021

Riforma della giustizia in Italia & tasse sui profitti globali





Una delle riforme chiave richieste all'Italia dalla Commissione Europea nell'ambito del Recovery Plan è quella del sistema giudiziario, sia penale che civile. Come avevamo già anticipato mesi fa, il progetto presentato la scorsa settimana dalla ministra Marta Cartabia non è particolarmente ambizioso. In sostanza si concentra su un punto importante (anche se politicamente incandescente) come la prescrizione, abolita dal suo predecessore pentastellato DJ Fofo, al secolo Alfonso Bonafede (grande sponsor di Conte all'interno del M5S).



Per il resto la Riforma Cartabia non affronta alcun nodo centrale, lasciando tutto l'impianto praticamente inalterato. In sostanza tralascia il vero nodo: la durata abnorme dei processi e delle cause civili per effetto di codici farraginosi e demenziali. E anche la soluzione concepita per reintrodurre la prescrizione rischia di lasciare milioni di reati impuniti. A voler essere maliziosi, sembra che la Cartabia abbia maggiormente a cuore le sue chances di elezione alla Presidenza della Repubblica che i rimedi ai problemi controversi che strangolano l'economia italiana. Insomma l'ex "Presidenta" della Corte Costituzionale suona sempre la stessa musica con minime variazioni e molte stecche.



Nel frattempo il G20 dei ministri delle finanze, riunito a Venezia sotto la presidenza di turno italiana, ha compiuto un altro significativo passo avanti nell'istituzione di una imposta globale sui profitti. Per il momento la quantita' di fumo supera quella dell'arrosto. Passeranno anni prima che le amministrazioni dei vari paesi si mettano d'accordo sui criteri da adottare per allocare i proventi.