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21 set 2022

Le maschere oscene del sovranismo "atlantista"

Il partito di Giorgia Meloni si riprometteva di distruggere l’euro, aveva incentrato tutta la campagna elettorale per le elezioni europee del 2014 sulla distruzione dell'euro definito "scioglimento concordato dell'Eurozona". Testualmente:

Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale si impegna a farsi promotore nel prossimo Parlamento europeo di una Risoluzione comune a tutti i gruppi “eurocritici”, per spingere la Commissione europea a procedere allo scioglimento concordato e controllato dell’Eurozona. In questo modo il processo di integrazione europea potrà procedere senza traumi e senza che sorgano nuove tensioni all’interno della UE

La Meloni stessa in un tweet che esaltava Almirante (fascista repubblichino) definiva la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea «comitato d’affari e di usurai» e sosteneva apertamente la Brexit

Quanto all'atlantismo di cui oggi fa gran sfoggio in pubblico ecco cosa twittava quando la Nato inviava truppe per difendere i paesi baltici:
Idiozia truppe NATO, anche italiane, in Lettonia. Renzi riferisca su decisione inaccettabile presa senza consultare italiani e Parlamento
E ovviamente i Fratelli d'Italia erano ferocemente critici delle sanzioni imposte alla Russia dopo l'invasione della Crimea

Insomma fino a ieri Meloni ripeteva come un pappagallo la propaganda del Cremlino. Poi ad un tratto ha invertito la rotta di 180 gradi, con una disinvoltura degna della nipote di Mubarak.

Contro l'Unione Europea, a fianco di Putin

Pochi giorni fa al Parlamento Europeo i suoi deputati hanno votato a favore di Orban, la quinta colonna del regime russo all'interno dell' Unione Europea. 

Come ciliegina sulla torta su Rai Tre nella trasmissione di Lucia Annunziata, Meloni ha ribadito che bisogna "approfondire" il rapporto tra diritto europeo e interno, cioè vuole smontare i fondamenti giuridici dell'UE, coronando il sogno bagnato di Putin.

Infine le sparate sulla "pacchia finita" o sulla rinegoziazione del PNRR confermano che al richiamo della foresta contro le potenze pluto-giudaico-massoniche è difficile resistere. 

In questa campagna elettorale quindi dovrebbe essere prioritaria la domanda: ma di fronte a tutte queste ardite giravolte, a tutti questi ruoli in commedia, a tutte queste maschere oscene del sovranismo malamente riverniciato di fedeltà "atlantista", qualcuno degli elettori si chiederà mai se viene turlupinato oggi o veniva turlupinato ieri?