Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta diritti LGBT. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta diritti LGBT. Mostra tutti i post

13 mag 2021

Repetita Juvant agli Utili Idio-Zan





Il chiacchiericcio degli utili idio-Zan che blaterano di Costituzione e difesa dei diritti delle minoranze dall'alto della loro insipienza, ci ha indotto a ribadire alcune verità incontrovertibili sulla Legge porcata del trio Speranza-Boldrini-Zan.

Innanzitutto il testo e' talmente vago nella formulazione della fattispecie di reato da includere qualiasi manifestazione di pensiero. Tanto per cominciare l'articolo 1 è una perla del minkionismo de' sinistra, per cui se un uomo si dichiara donna pur avendo barba, baffi e attributi maschili ha il diritto di essere trattato da donna (ad esempio deve poter andare in pensione all'età stabililita dalla legge per il gentil sesso) altrimenti subisce una intollerabile discriminazione. Chiunque osasse obiettare commetterebbe un reato di opinione.

L'art. 4 è un trionfo di castronerie assortite che vale la pena di riportare verbatim:

"Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti"
.

Tradotto per gli idio-Zan, ciò significa che se un PM stabilisce, a suo insindacabile giudizio, che ad esempio esprimere opinioni contrarie all'utero in affitto comporti il rischio concreto di discriminazioni si finisce sotto processo e si rischia di finire in galera.



In generale il significato di una proposizione è dato dal metodo con cui essa viene verificata nella realtà. Cosa significa pericolo concreto? Chi stabilisce se esiste questo pericolo? Secondo quali criteri oggettivi?

Se volessimmo mettere in evidenza la tragica comicità di questa gigantesca fesseria basterebbe osservare che la prima a finire sotto processo in base alla lettera della legge Speranza-Boldrini-Zan sarebbe la prode firmataria Laura Boldrini. Infatti quando era "Presidenta" della Camera l'intrepida suffragetta in un’intervista a ‘Di martedì’, in onda su La7 affermava
"Sono personalmente contraria all’utero in affitto"
. Se n'è accorta persino Cristina Gramolini Presidentessa dell'Arcilesbica che ha osservato

"con il ddl Zan criticare l'utero in affitto viene considerato omofobia"
.

Ma non e' la sola nel mondo LGBT ad avere compreso le implicazioni che dovrebbero indurre a diffidare delle leggi contro i cosiddetti “reati d’odio”. Perché oggi vengono usate contro qualcuno, ma domani ti si ritorceranno contro
Walter Siti ha ammesso che anche gli omosessuali sono pieni di pregiudizi e che: “Chi duella sulla legge contro l’omofobia non si rende conto che i pregiudizi stanno da entrambe le parti”. Gli omosessuali sono spesso misogini, disprezzano le checche e le lesbiche; le donne e gli uomini transgender spesso si comportano, on line e nella vita reale, come se valessero di più di chi non può vantare il loro stesso “passing privilege”; i neri preferiscono le donne con una pelle più chiara alle donne con una pelle più scura. I bisessuali sono la Palestina dei gay.


7 mag 2021

Fedez Castro





Lo sproloquio del Subcomandante Fedez, che ha cominciato la carriera gorgogliando canzoni omofobiche e affettando un atteggiamento da macho di perifieria,riguardava la proposta di legge Zan che dovrebbe essere più correttamente definita legge Speranza-Boldrini, dal nome dei primi firmatari.

Si tratta di un provvedimento incostituzionale, scritto da analfabeti del diritto e appoggiato da una masnada di idioti che usano il pretesto della discriminazione per scardinare le libertà di opinione e di parola. Per devastare i diritti civili si usa sempre un'emergenza, un'argomentazione speciosa o il contrasto a comportamenti odiosi (in questo caso le discriminazioni o le violenze contro gli individui LGBT).

Ma in realta' si tratta del cavallo di Troia per svuotare la Costituzione fissando un principio illiberale: la libertà di parola deve essere subordinata all'autorizzazione del governo e al vaglio dei giudici. Una volta creato il precedente viene naturale a chi professa un'ideologia totalitaria utilizzarlo su larga scala contro gli avversari. Insomma l'intento non dichiarato consiste nel ripercorrere esattamente le orme di Mussolini il quale svuoto' le garanzie liberali dello Statuto Albertino. Il disegno liberticida si aggiunge allo snaturamento della democrazia in atto da decenni.



L' Art. 4 della Legge Speranza-Boldrini e' un'aberrazione. Michele Ainis costituzionalista ed editorialista de La Repubblica ha spiegato bene i termini della questione in questa intervista a La Verità.

si scrive il più possibile nel testo delle leggi per elidere gli spazi di libertà del giudice. In realtà si ottiene sempre l' effetto opposto. Più scrivi, più gli spazi di indeterminatezza e di libertà del giudice aumentano
L'articolo 1 e' persino peggio: un esercizio di imbecillità che vorrebbe sovvertire la realtà per diffondere le farneticazioni di quella che viene definita la teoria del gender. In pratica un signore con barba e baffi ha diritto di considerarsi donna e di imporre a tutti gli altri umani di rivolgersi a lui con pronomi e aggettivi di genere femminile o magari neutri. Se pensate che sia una bojata pazzesca vuol dire che non avete idea di cosa sta succedendo ad esempio a New York.

Nella metropoli simbolo dell'America guidata da un sindaco di estrema sinistra, De Blasio, i dipendenti di tutte le aziende sono costretti a frequentare un corso online che li istruisce sulla teroria del gender e poi a superare un esame che attesti la loro acquisita sensibilità sui temi legati all'identità di genere. Una tale ingerenza nella vita degli individui ricorda molto da vicino i capitoli di "1984" di Orwell.