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4 feb 2022

La BCE perde credibilità sulle previsioni di inflazione



 

La Bella Addormentata nella Eurotower si è felicemente destata e planando leggiadramente dal suo universo onirico ha annunciato all'opinione pubblica che a ben vedere l'inflazione (calcolata al 5,1% annuo, massimo assoluto dalla fondazione dell'euroarea, anzi dagli anni finali delle monete nazionali) non è un fenomeno temporaneo.

Eppure la Bce a dicembre aveva confermato le misure straordinarie di politica monetaria e in particolare gli acquisti massicci sul mercato obbligazionario. Da mesi fioccano gli avvertimenti dal mercato, dagli economisti indipendenti, dall'industria e persino dai governi che del surriscaldamento dei prezzi non si intravede la fine

Modelli obsoleti 

La Bce ha modelli macroeconomic di previsione dell'inflazione ormai obsoleti e inaffidabili. Lo staff della BCE rincorre i fatti in ritardo invece di prevenirli. Anzi la Bce ha intaccato un capitale di credibilità scommettendo senza alcuna cognizione di causa in un rapido declino dell'inflazione mentre essa accelerava.

Tale inaffidabilità è il motivo per cui il mercato sta perdendo la bussola. Ogni errore marchiano alla BCE lo commette un grand commis francese troppo sensibile ai diktat politici.