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27 mar 2022

L'Armata Branca-Putiglione

Conte dichiara la sua totale avversità all’aumento delle spese militari e Salvini si scaglia contro l’invio delle armi all’Ucraina. Non si poteva trovare conferma più nitida di quanto il populismo fascio-comunista abbia attecchito in Italia dopo decenni di propaganda finanziata dal Cremlino su televisioni, giornali e soprattutto social media.

Di fronte all'imponente dispiego di mezzi le difese delle istituzioni sono state travolte, mentre i servizi segreti sono stati ampiamente infiltrati, come testimonia il caso di agenti russi fatti entrare col pretesto dell'aiuto umanitario per il Covid.
Del resto basta dare uno sguardo ai giornali degli ultimi anni per verificare il gradimento di Putin (un autocrate che adotta metodi mafiosi per rimanere al potere) tra i vertici dei partiti e delle istituzioni italiane:


“Vladimir Putin è un dono del Signore” (Silvio Berlusconi, Forum sulla democrazia a Yaroslav, in Russia, 10 settembre 2010)

“Cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin!” (Matteo Salvini su Facebook, 25 novembre 2015)

“Ci sono tante ragioni per cui dovremmo essere dalla parte di Putin” (Daniela Santanchè, Forza Italia, ad Agorà, Rai 3, 3 settembre 2014)

“Fra Putin e Renzi io scelgo Putin tutta la vita. Putin lo vorrei domani mattina come presidente del Consiglio” (Matteo Salvini a Radio Anchi'io, 3 dicembre 2014)

“Chi gioca contro Putin è un deficiente” (Matteo Salvini incontrando la stampa estera, 10 dicembre 2014)

“L’Europa processa Putin, ma io lo preferisco a tanti euro-buffoni!” (Matteo Salvini su Facebook, 11 marzo 2015)

“Io credo che la Russia sia sicuramente molto più democratica dell’Unione Europea di oggi, una finta democrazia. Io farei a cambio, porterei Putin nella metà dei paesi europei, mal governati da presunti premier eletti che non sono eletti da nessuno, ma telecomandati da qualcun altro” (Matteo Salvini al Parlamento europeo, 11 marzo 2015)

"Trump e Putin li considero un beneficio per l’umanità. La politica internazionale ha bisogno di uomini di Stato forti come loro”. Beppe Grillo intervista al Journal du Dimanche (22 febbraio 2017, da globalist.it)

“Putin è una delle persone con le idee più chiare al mondo, mi basterebbe essere a un minimo del suo livello. Scambierei Renzi con Putin domani mattina, saremmo un Paese migliore” (Matteo Salvini a Radio Cusano Campus, 20 marzo 2015)

“Putin meglio di Renzi, ha ragione Salvini” (Giorgia Meloni a Otto e mezzo, su La7, 3 dicembre 2015)

“L’alleanza Trump-Putin ci deve rassicurare” (Luigi Di Maio, M5S, a Di Martedì su La7, 10 gennaio 2017))

“Ai fessi che prendono in giro Salvini ricordo che lui con largo anticipo ha puntato su Putin, Trump e Le Pen. E voi, geni della geopolitica?” (Claudio Borghi, futuro parlamentare leghista, su Twitter, 11 novembre 2016)

“Se devo scegliere tra Putin e la Merkel... vi lascio la Merkel, mi tengo Putin! #ottoemezzo” (Matteo Salvini su Twitter, 25 marzo 2017)

“Putin è già un interlocutore, ha vinto su tutta la linea”
“Gli arresti a Mosca? E allora Guantanamo? Non tocca a me valutare la democrazia in un altro Paese” (Manlio Di Stefano, M5S, La Stampa, 30 marzo 2017)

“Io sono amico della Russia, è un complotto?, no!, faccio dei convegni con i membri del partito di Putin, e me ne vanto. Il grande, grandissimo Putin! Magari averne uno in Italia... Questi deputati russi mi hanno regalato delle palle di Natale, eccole, queste sono le palle di Putin, non le palle di Renzi, che racconta da pallonaro qual è. Oggi c’è la grande repubblica federativa russa, del grande Putin, altroché rovinare la vita dell’Occidente con le bugie, ma andatevi a seppellire bugiardoni! Io ho fatto l’albero di Natale con le palle di Putin, alla faccia di Obama, della Clinton e di chi ci vuole male!”
(Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, pubblica un video su Facebook dopo aver addobbato il proprio albero di Natale, 10 dicembre 2017)

“Io sono sempre dalla parte dei governi legittimi. Come sono quello di Putin in Russia e quello di Maduro in Venezuela. Gli arresti in Russia riguardavano manifestazioni non autorizzate, rispetto a Grillo, Navalny è un blogger del piffero” (Vito Petrocelli, senatore M5S, La Repubblica, 6 aprile 2017)

“Europa con la Russia, il pericolo è la Cina” Giorgia Meloni a La Stampa 9 Maggio 2021

“Complimenti a Vladimir Putin per la sua quarta elezione a presidente della Federazione russa. La volontà del popolo in queste elezioni russe appare inequivocabile” (Giorgia Meloni su Facebook, 18 marzo 2018)

Per la pace mondiale “meno male che c’è Putin”, dice Alessandro Di Battista (Il Post, 25 gennaio 2019)

“La Russia non sta invadendo l'Ucraina. Poi, per carità, tutto può accadere ma credo che Putin (e non solo) tutto voglia fuorché una guerra” (Alessandro Di Battista su Facebook, Adnkronos, 22 febbraio 2022)



Ora gli accoliti di Putin di fronte al fallimento dell'invasione cercano di sabotare il fronte occidentale chiedendo la resa dell'Ucraina e l'appeasement della NATO. Questa armata Branca-Putiglione allo sbando sente che l'inevitabile disfatta di Putin segnerà anche il suo destino politico.

Con la forza della disperazione manda gli ultimi kamikaze come il povero URSSini al sacrificio. Un gesto grottesco che, come nel film di Monicelli, si trasforma in una farsa.