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27 nov 2023

La bestia nera chiamata Matematica

Lo studio della matematica per la maggior parte degli studenti sin dalle elementari è una bestia nera che provoca un rifiuto quasi istintivo. Ma in un mondo digitalizzato le competenze scientifico-matematiche sono fondamentali per il mondo del lavoro. Inoltre il ragionamento logico formale permette di districarsi nella complessità del mondo moderno, dove purtroppo spesso ciarlatani, demagoghi e complottisti possono sfruttare la scarsa capacità di analisi degli analfabeti funzionali.

Ad esempio basterebbe applicare l'aritmetica appresa alle elementari e un grammo di sale in zucca per ridicolizzare le farneticazioni di chi è convinto che il mondo sia governato da poche famiglie che riescono a controllare tutti i governi e le istituzioni finanziarie (oltre agli eserciti), senza un'organizzazione stabile e rapporti gerarchici fatti rispettare da una struttura di enforcement. Qualche centinaio di persone sarebbero in grado di influenzare nell'ombra miliardi di individui sparsi per il mondo.


Che fare per migliorare la didattica della matematica e delle materie STEM in generale? Innanzitutto occorre stimolare l'interesse con esempi tratti dal mondo reale o dalle esperienze di tutti i giorni. E' questo il suggerimento principale che il Prof. Vincenzo Vespri invia al mondo della scuola e dell'Università nel suo libro da poco pubblicato "Le anime della Matematica". Gli strumenti moderni come i software educativi dovrebbero essere utilizzati con maggior frequenza, mentre internet offre una messe di siti dove raccogliere idee innovative per l'insegnamento.

9 lug 2023

Obsolescenza del Capitale Umano, Re-skilling e Innovazione

Il mercato del lavoro sta evolvendo in modo vorticoso: sperare di poter contare per tutto l'arco della carriera lavorativa sulle nozioni apprese nel ciclo di studi, anche universitari, ormai è illusorio.

Pertanto è fondamentale il re-skilling periodico della forza lavoro, l'apprendimento delle innovazioni, l'upgrade delle competenze, insomma un'istruzione permanente, che inizi 5 anni dopo il primo ingresso nel mondo del lavoro. I programmi di training delle imprese sono spesso inadeguati e quelli delle istituzioni pubbliche servono principalmente uno strumento di sostegno al reddito dei cosiddetti "docenti". La produttività stagnante in molti paesi occidentali dipende anche dall'obsolescenza del capitale umano che impedisce l'adozione di nuove tecnologie. Il reddito di cittadinanza potrebbe essere impiegato come sussidio all'acquisizione di nuvove competenze, invece che come un incentivo all'ozio in casa o al bar.

6 lug 2022

L'università deve preparare al mondo del lavoro



Molti professori e quasi tutti i burocrati ministeriali sono ferocemente contrari alla formazione pratica nelle scuole. La considerano un insulto alla "cultura" superiore che loro ovviamente incarnano. Pertanto sono avversi a corsi di studio che insegnino un mestiere e all'insegnamento di qualsiasi campo con ricadute pratiche della finanza alla statistica passando per l'informatica.



Inoltre in Italia un pervicace rifiuto ideologico ad istituire scuole dedicate agli studenti più dotati, che invece sono costretti a stare al passo con i somari, i fannulloni o peggio. Il mito dell'uguaglianza imposto nel sistema educativo, genera una cappa di mediocrità su chiunque non trovi a casa il supporto e i mezzi per elevarsi dal pantano.

Quando arriva il momento di scegliere cosa studiare all'Università molti ragazzi non hanno informazioni utili e seguono pulsioni indotte dalla televisione, consigli sbagliati o aspirazioni da intellettualoidi. L'Università deve preparare al mondo del lavoro non a coltivare passioni letterarie o artistiche (che si possono benissimo coltivare a casa nel tempo libero).