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5 gen 2024

Lo sdegno contro il wokismo delle Università USA

Come è noto l'audizione al Congresso delle presidenti (tutte donne) di tre prestigiose Università americane, Harvard, MIT e University of Pennsylvania, incalzate dalla deputata repubblicana Elise Stefanik, ha scatenato un moto di indignazione in America e ha messo stimolato uno scrutinio pervasivo della degenerazione diffusasi nei campus americani. Il rifiuto di tutte e tre le Presidentesse di condannare le manifestazioni dominate da un antisemitismo nemmeno troppo latente, con il pretesto della libertà di parola ha messo a nudo l'involuzione in atto nell'Accademia americana dove dominano il wokismo e la cancel culture.



Finalmente i donatori si sono svegliati e hanno cancellato donazioni per cifre astronomiche. La migliore strategia per contrastare questa involuzione consiste nel colpire le istituzione dove fa più male: nel conto in banca. UPenn ha ceduto e ha licenziato sia la Presidentessa che altri personaggi coinvolti nella gestione. Harvard invece ha inizialmente confermato la fiducia alla Gay (per timore di essere tacciata di razzismo) e l'MIT si è trincerato dietro un silenzio inquietante e vigliacco. Ma lo scandalo non si è placato e la Gay è stata costretta a dimettersi anche in seguito ad accuse ben documentate di plagio e di inadeguatezza accademica. Rimane attaccata alla poltrona la presidente dell'MIT che è ebrea e quindi meno vulnerabile alle accuse di antisemitismo, ma ugualemnte responsabile del clima di intolleranza e di aggressione contro chi non si piega allo squadrismo woke.

Tuttaviale dimissioni dei vertici sono solo un piccolo passo verso il ripristino di un clima aperto alla discussione, privo di manie censorie e di libertà nell'accademia americana. E lo stesso processo dovrebbe estendersi anche all'Europa e soprattutto all'Italia dove le Università rimangono uno strumento di indottrinamento e di propaganda gestito da fanatici.


27 nov 2023

La bestia nera chiamata Matematica

Lo studio della matematica per la maggior parte degli studenti sin dalle elementari è una bestia nera che provoca un rifiuto quasi istintivo. Ma in un mondo digitalizzato le competenze scientifico-matematiche sono fondamentali per il mondo del lavoro. Inoltre il ragionamento logico formale permette di districarsi nella complessità del mondo moderno, dove purtroppo spesso ciarlatani, demagoghi e complottisti possono sfruttare la scarsa capacità di analisi degli analfabeti funzionali.

Ad esempio basterebbe applicare l'aritmetica appresa alle elementari e un grammo di sale in zucca per ridicolizzare le farneticazioni di chi è convinto che il mondo sia governato da poche famiglie che riescono a controllare tutti i governi e le istituzioni finanziarie (oltre agli eserciti), senza un'organizzazione stabile e rapporti gerarchici fatti rispettare da una struttura di enforcement. Qualche centinaio di persone sarebbero in grado di influenzare nell'ombra miliardi di individui sparsi per il mondo.


Che fare per migliorare la didattica della matematica e delle materie STEM in generale? Innanzitutto occorre stimolare l'interesse con esempi tratti dal mondo reale o dalle esperienze di tutti i giorni. E' questo il suggerimento principale che il Prof. Vincenzo Vespri invia al mondo della scuola e dell'Università nel suo libro da poco pubblicato "Le anime della Matematica". Gli strumenti moderni come i software educativi dovrebbero essere utilizzati con maggior frequenza, mentre internet offre una messe di siti dove raccogliere idee innovative per l'insegnamento.

9 lug 2023

Obsolescenza del Capitale Umano, Re-skilling e Innovazione

Il mercato del lavoro sta evolvendo in modo vorticoso: sperare di poter contare per tutto l'arco della carriera lavorativa sulle nozioni apprese nel ciclo di studi, anche universitari, ormai è illusorio.

Pertanto è fondamentale il re-skilling periodico della forza lavoro, l'apprendimento delle innovazioni, l'upgrade delle competenze, insomma un'istruzione permanente, che inizi 5 anni dopo il primo ingresso nel mondo del lavoro. I programmi di training delle imprese sono spesso inadeguati e quelli delle istituzioni pubbliche servono principalmente uno strumento di sostegno al reddito dei cosiddetti "docenti". La produttività stagnante in molti paesi occidentali dipende anche dall'obsolescenza del capitale umano che impedisce l'adozione di nuove tecnologie. Il reddito di cittadinanza potrebbe essere impiegato come sussidio all'acquisizione di nuvove competenze, invece che come un incentivo all'ozio in casa o al bar.

6 lug 2022

L'università deve preparare al mondo del lavoro



Molti professori e quasi tutti i burocrati ministeriali sono ferocemente contrari alla formazione pratica nelle scuole. La considerano un insulto alla "cultura" superiore che loro ovviamente incarnano. Pertanto sono avversi a corsi di studio che insegnino un mestiere e all'insegnamento di qualsiasi campo con ricadute pratiche della finanza alla statistica passando per l'informatica.



Inoltre in Italia un pervicace rifiuto ideologico ad istituire scuole dedicate agli studenti più dotati, che invece sono costretti a stare al passo con i somari, i fannulloni o peggio. Il mito dell'uguaglianza imposto nel sistema educativo, genera una cappa di mediocrità su chiunque non trovi a casa il supporto e i mezzi per elevarsi dal pantano.

Quando arriva il momento di scegliere cosa studiare all'Università molti ragazzi non hanno informazioni utili e seguono pulsioni indotte dalla televisione, consigli sbagliati o aspirazioni da intellettualoidi. L'Università deve preparare al mondo del lavoro non a coltivare passioni letterarie o artistiche (che si possono benissimo coltivare a casa nel tempo libero).

17 gen 2022

Le disfunzioni ataviche della ricerca italiana




Come è noto, per le burocrazie, al pari degli sciami di cavallette le risorse non bastano mai. I bilanci sono sempre insufficienti e il personale è sempre oberato di lavoro da smaltire.


La ricerca pubblica non fa eccezione. Anche prestigiosi esponenti del complesso accademico italiano, come il Premio Nobel Giorgio Parisi, intimano al governo di destinare cifre fantastiliardarie ai loro pet projects. Addirittura con "un piano quinquennale".

Tuttavia non è solo una questione di risorse. E' anche questione di gestione delle risorse. E su questo terreno il sistema pubblico italiano mostra delle evidenti pecche.

La selezione dei ricercatori è inadeguata, i concorsi universitari sono una piaga, gli enti di ricerca più che di laboratori si interessano di questioni da retrobottega. E mentre nel mondo è in corso una lotta senza quartiere per il predominio tecnologico nei settori chiave, in Italia si pensa a piazzare amici e parenti.

28 ago 2021

Il Dilemma della Facoltà Universitaria



Non fatevi infinocchiare da chi vi suggerisce di assecondare le vostre passioni. Come nella canzone di De André la passione spesso conduce a soddisfare voglie che, per quanto ammantantate di buone intenzioni, si rivelano deleterie. La scelta della facoltà universitaria è lo snodo cruciale della vostra vita e va affontato razionalmente. Il mondo vola sulle ali di un'innovazione tecnologica sempre più spinta. E' imprescindibile acquisire competenze tecniche soprattutto in campi come ingegneria, informatica o statistica.



Purtroppo la scuola superiore italiana tende a sottovalutare la preparazione scientifica. I metodi di insegnamento della matematica, tranne le solite lodevoli eccezioni, risalgono al 1800. Le conseguenze sono deleterie perché inducono studenti molto bravi a indirizzarsi verso studi totalmente obsoleti o professioni già abbondantemente affollate, come l'avvocato, lo psicologo o il giornalista. Oggi il mercato del lavoro è estremamente competitivo e la Pubblica Amministrazione non può più assolvere al ruolo di Stipendificio di Ultima Istanza come nei decenni della finanza pubblica fuori controllo che ci ha portato sull'orlo della bancarotta sovrana.