Cerca nel blog

Visualizzazione post con etichetta salari. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta salari. Mostra tutti i post

22 giu 2022

I salari non aumentano per decreto legge


La questione salariale, di fronte ad un'inflazione fuori controllo, ha scalato la lista delle priorità politiche.

Purtroppo il peso delle buste paga non dipende da complotti del Bilderberg, dall'avidità della finanza o da farneticazioni assortite che leggete sui blog, ma dall'efficienza del sistema economico e dalla tassazione (che in Italia ha assunto caratteristiche confiscatorie).




In un paese dove l'educazione economica è appannaggio di esigue nicchie, sarà difficile far comprendere alla gente che il salario non aumenta per decreto legge, ma riflette la produttività del lavoro oltra alla produttività totale dei fattori (che dipende in buona parte dai servizi pubblici e dalla dotazione di infrastrutture).

In un'economia dove uno lavora, uno regge la scala e tre guardano lo spettacolo (talora reggendo un secchio), difficilmente i salari potranno raggiungere livelli tedeschi o svedesi.

In termini semplici se la produttività ristagna, i salari italiani soprattutto nelle aziende poco innovative, non potranno che restare inchiodati agli attuali livelli nominali.

L'introduzione di salario minimo o di altre misure dirigiste produrrà due effetti: maggior ricorso al lavoro nero e bancarotta delle aziende meno efficienti.



13 nov 2021

La Favola dell'Inflazione Temporanea

Mentre ci si dedica ad oziose disquisizioni su cosa significhi inflazione “transitoria”, la domanda cruciale verte su come famiglie e aziende reagiranno alla fiammata dei prezzi post-Covid. Qual è l'impatto psicologico nella gente di questa dinamica deleteria dopo anni di bassa inflazione o moderata deflazione?

Come cambieranno i comportamenti degli agenti economci? Il presidente dell'Atlanta Fed, Raphael Bostic, tra gli altri, ha messo in luce come quanto più a lungo il tasso di inflazione rimane elevato, tanto più è probabile che manager, sindacati e risparmiatori modifichino le aspettative sulla perdita del potere di acquisto della moneta e si regolino di conseguenza.

I lavoratori chiedono aumenti salariali poiché possono vedere che i loro salari si assottigliano in rapporto alle necessità quotidiane, a partire dall'affitto e dal pieno di carburante. Le imprese, dal canto loro, sono indotte ad aumentare ulteriormente i prezzi per mantenere i margini. Gli economisti chiamano questo fenomeno "spirale prezzi-salari". Era la situazione che prevaleva in Italia (e in altri paesi avanzati)negli anni 70 ed 80 -- esacerbata dalla scala mobile -- si accompagnava a periodiche svalutazioni della lira che esacerbavano la situazione e distruggevano il tessuto economico.

Si pensava che la banche centrali avessero imparato la lezione, invece con la politicizzazione della politica monetaria i banchieri centrali stanno commettendo gli stessi errori che portarono alla staglflazione dopo lo shock petrolifero del 1973.