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25 apr 2024
Investire in un'ottica di lungo periodo
Questa avversione deriva dalla memoria storica delle esperienze passate negative. Gli azionisti di minoranza nella Borsa italiana erano definiti "il parco buoi" perché i loro interessi venivano costantemente sacrificati e le aziende quotate in Italia hanno registrato performance per lo più negative in termini reali nel lungo periodo a partire dagli anni '50.
Tuttavia con il passaggio all'euro le opportunità per il risparmiatore italiano sono migliorate esponenzialmente. Mentre fino al 1999 gli investimenti in aziende straniere e ancor più in obbligazioni estere esponevano al rischio di cambio, oggigiorno la moneta unica ha azzerato questo rischio. Ma i risparmiatori italiani ricevono comunque servizi non esattamente entusiasmanti da parte dei grandi gestori del risparmio, soprattutto in termini di commissioni e scarsa trasparenza. Insomma anche se in misura minore di un tempo i risparmiatori sempre trattaticome il parco buoi,
Invece le strategie di investimento richiedono una comprensione dei rischi associati, con particolare enfasi sui drawdown massimi, sui tempi di recupero dai minimi, sui benefici della diversificazione e sulle caratteristiche delle varie classi di asset. Nel video tutti questi temi vengono sviscerati con un linguaggio semplice che possa essere compreso anche da chi non ha dimestichezza con le moderne metodologie di gestione patrimoniale.
3 lug 2022
Il piccolo risparmiatore incaprettato dall'inflazione
Non esistono strategie semplici per proteggersi dall'inflazione, soprattutto per un piccolo risparmiatore. Anzi l'inflazione rappresenta il modo con cui i governi succhiano agevolmente risorse ai piccoli risparmiatori, proprio perché non vi è modo di proteggersi dall'esproprio.
L'esproprio subdolo
L'inflazione, sia chiaro, è un esproprio perpetrato con metodi subdoli da governi screditati, incapaci e corrotti. Le autorità di appropriano di risorse reali in modo surrettizio, senza un voto del Parlamento, senza lasciare impronte digitali sul malloppo.
L'inflazione serve proprio ad incaprettare le persone normali, senza grandi patrimoni gestiti da professionisti, che si possono spostare facilmente da un continente all'altro per decurtare loro i risparmi attraverso una tassa patrimoniale occulta.
Il tradimento delle banche centrali
Per difendere i piccoli risparmiatori alle banche centrali è stata attribuita un'indipendenza dal potere politico che ne limitasse gli abusi. Invece le banche centrali in Europa e in America hanno tradito il loro mandato e la fiducia loro concessa, diventando i complici dei governi più biechi, irresponsabili e ignobili. I governi alla disperata ricerca di consenso clientelare attraverso gigantesche operazioni di voto di scambio.
In Italia queste operazioni sono ben note: le più recenti e macroscopiche sono il Redito di Cittadinanza e Quota100. Ma sa alziamo lo sguardo per abbracciare un orizzonte più ampio ci accorgiamo che in Italia l'INPS è un pozzo senza fondo.
Secondo il rapporto del Centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali, il 28,3% dei pensionati beneficiano di un sussidio, perché per 66 anni di vita (e 50 di vita lavorativa) non hanno pagato abbastanza tasse e contributi.
Addirittura 800mila invidui percepiscono una pensione senza aver mai versato un soldo bucato di contributi o di tasse durante la loro vita. Costoro erano sconosciuti al fisco. Si sono materializzati di fronte alle autorità solo quando si sono presentati agli sportelli dell'INPS per richiedere la pensione sociale. Tutta gente che vota (insieme ai familiari) per chi ha garantito loro di poter vivere alle spalle dei lavoratori.
La vera protezione è il voto
In conclusione l'inflazione serve per incaprettare i risparmiatori, i lavoratori a reddito fisso, gli imprenditori che non possono scaricare sui clienti i maggiori costi.
La vera protezione contro l'inflazione è il voto. Bisogna eleggere parlamenti (e governi) che non siano imbottiti dei referenti politici dei parassiti.
Perché quando l'inflazione esplode è troppo tardi. Non c'è rifugio che tenga.
2 dic 2020
L'Esproprio del Risparmio
Un'accozzaglia di perdigiorno con spiccate pulsioni sado-demagogiche intendeva introdurre un'imposta patrimoniale pesantissima per coprire la voragine dei conti pubblici e continuare a foraggiare le proprie clientele, prendendo ad esempio il modello argentino. L'assalto ai risparmi degli italiani e' stato respinto in Parlamento, ma nel 2021 si puo' star sicuri che la masnada rossa tornera' alla carica visto lo sfacelo dei conti pubblici e la totale incapacita' di gestire il Recovery Fund.
Le scimmie al volante sono sempre pronte ad esaltare la Costituzione piu' Bella del (Terzo) Mondo. Ebbene l'Art. 47 della Carta recita:
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
Non esattamente un'autorizzazione ad espropriare il risparmio della gente onesta che ha fatto sacrifici per mantenere un minimo di sicurezza.