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16 dic 2021
Marco Bentivogli a tutto campo su #sciopero generale, roboetica e tecnofobia
Lo sciopero generale proclamato da #CGIL e UIL per giovedì 16 dicembre ha una chiara motivazione politica e sfugge a qualsiasi logica razionale, dal momento che il governo era venuto incontro a gran parte delle richieste sindacali. Uno sciopero squisitamente politico come ha rivendicato Landini in un'intervista al Fatto Quotidiano. Si tratta del patetico richiamo della foresta che affonda le radici nell'autunno caldo e negli anni '70 quando Lama si vantava di far cadere il governo con uno #sciopero generale. La stagione del sindacato che agiva come cinghia di trasmissione del PCI sembrava un sepota sotto le macerie dell'URSS, invece adesso Landini mira a trasformare il PD (o per essere precisi l'ala comico-peronista di Provenzano e compagni) e LEU le cinghie di trasmissione della CGIL. Arruolando alla bisogna anche Conte che ancora non digerisce l'estromissione da Palazzo Chigi.
Landini e Bombardieri si preparano a guidare il corteo
In un paese dove si dibatte ossessivamente di pensioni sarebbe più utile ragionare di roboetica, cioè dei meccanismi di interazione tra uomo e robot sofisticati (cobot) che domineranno in un prossimo futuro nella manifattura industriale e che già da oggi rappresentano una svolta strategica. Invece oscurantismo tecnofobico e sterile conflittualità pervadono le scelte di una leadership sindacale orgogliosamente retrograda.
14 dic 2021
L'Italia dei complottisti, #novax e terrapiattisti fotografata dal #Censis
Il rapporto annuale del Censis quest'anno ha analizzato nel suo ampio sondaggio la profonda irrazionalità (per usare un eufemismo) della popolazione italiana, soprattutto quella meno istruita, ma in buona parte anche quella con titoli di studio superiori. I media da anni propinano balle di ogni genere, diffondono farneticazioni conclamate, alimentano paure di complotti planetari e poi i giornalisti con la boccuccia a deretano di gallina, affettano scandalo per le mostruosità che hanno generato e di cui sono responsabili in prima persona.
Ad esempio il 5,6% dei laureati crede che la terra sia piatta, il 7,7% non crede all'allunaggio el'11% crede che il 5G serve a controllare le persone (per farci cosa non è dato sapere). Ben oltre il 70% di coloro che hanno conseguito solo la licenza media (e ben oltre la metà dei laureati) crede a complotti di potenti che controllano l'Italia nell'ombra o è convinta che multinazionali sono responsabili di quello che succede. Però non specificano se in positivo o in negativo.
12 dic 2021
Covid, triage, sciopero generale e palpate sul posteriore
Con il rapido estendersi del contagio ai non vaccinati, cresce il numero dei #novax pentiti, sia quelli che finiscono in terapia intensiva e implorano i medici (che avevano denigrato fino a un minuto prima) di essere salvati, sia di quelli come Bacco il medico (radiato) aizzatore di folle, che ha visto morire in circostante drammatiche un suo seguace di 29 anni. Uno sano, senza patologie (che però credeva alle farneticazioni di Bacco e compagni sul vaccino acqua di fogna) ed è morto boccheggiando per MANCANZA DI OSSIGENO.
Un tale infausto destino potrebbe diventare la norma, man mano che sale il numero di ricoverati in terapia intensiva o semplicemente nei reparti Covid. A un certo punto si raggiunge la capacità massima e quindi i medici saranno costretti a ricoverare solo chi ha maggiori probabilità di sopravvivenza. Gli altri saranno abbandonati alla Misericordia Divina, come già avvenne l'anno scorso e come sta avvenendo in Austria, Svizzera e addirittura in Germania.
Il ripristino della sanità mentale nella Vandea novax non coincide con analogo processo nelle centrali sindacali. Landini e quello che sopravvive della Trimurti sindacale, vivono nel mito degli anni '70 quando i caporioni si gloriavano di far cadere un governo convocando uno sciopero generale. Il fatto che il governo successivo fosse esattamente uguale al precedente, non scalfiva la loro granitica presunzione di semianalfabeti politicizzati al guinzaglio del Partito Comunista (e di Mosca). Infine è interessante registrare come i media dedichino spazio ad un evento, per quanto spiacevole, ma dalle conseguenze non gravissime e non parlino dell'assasinio di uno studente italiano a New York per mano di un razzista nero. O dello stupro (e tentato stupro) di due ragazze sulla linea ferroviaria Milano - Varese.
Forse perché le notizie nelle redazioni si pesano in base all'ideologia che le pervade e di cui sono succubi (o trombette) direttori e capiredattori.
9 dic 2021
NFT: ennesima bufala per gonzi o innovazione dirompente?
Gli NFT sono certificati di proprietà su un elemento digitale unico come un video, una registrazione audio o un'opera d'arte salvata in un file. Questi certificati risiedono su una blockchain (un registro digitale che non può essere modificato). Una volta che un NFT è stato "coniato" - il suo codice inserito nella blockchain - può essere acquistato o venduto con una criptovaluta, ad esempio Ethereum. Gli NTF non introducono un nuovo concetto di proprietà privata. Semplicemente rappresentano un metodo alternativo di esercitare o godere di alcuni diritti di proprità. Un po' come la firma digitale che non cambia il concetto di accettazione di un contratto o di verifica di un documento, ma introduce un nuovo metodo più comodo per validare un documento.
L'NTF non garantisce il godimento esclusivo del contenuto del file. Chiunque può vedere il primo tweet in assoluto il cui NTF è stato venduto per un gruzzolo non da poco, ovviamente in criptovaluta. Gli NTF possono essere utilizzati ad esempio per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale (o altri tipi di licenze sul copyright) attraverso uno smart contract. Lo smart contract è un codice che si esegue sui nodi validatori di una blockchain senza la possibilità di essere successivamente modificato. In altri termini è una sequenza predefinita di cambi di stato della blockchain stessa. A ciascuno di tali cambi (non appena validati dagli appositi nodi validatori) corrisponde un pagamento o un altro evento su cui le parti contraenti si sono accordate all'atto della stipula.
8 dic 2021
La Campagna Vaccinale in Africa
La campagna vaccinale in Africa ha ritmi da lumaca. Ovviamente l'ignobile grancassa dei sicari mediatici catto-minkio-comunisti da settimane non fa altro che esecrare l'egoismo occidentale e l'avidità delle multinazionali che, secondo le falsità inventate di sana pianta per aizzare i deficienti, sarebbero responsabili di questa situazione.
La verità è di tutt'altro segno: il 60% dei vaccini inviati dai paesi ricchi in Africa è inutilizzato e probabilmente scadrà senza essere stato inoculato. Anche se le aziende farmaceutiche rinunciassero ai brevetti (e Astra Zeneca l'ha fatto molti mesi fa) produrre vaccini i paesi africani non avrebbero le capacità tecniche di produrli.
Per assorbire gli invii di nuovi vaccini previsti per i prossimi mesi i volumi delle campagne vaccinali nei paesi africani dovrebbero quadruplicare. Cosa impossibile visto che in Africa mancano infrastrutture di trasporto, di stoccaggio e persino medici ed infermieri. Non è raro che chi vive nelle zone rurali per vedere un medico debba camminare una giornata tra andata e ritorno.
E non dimentichiamo che in un continente dove sono diffuese ignoranza e superstizione la renitenza al vaccino è ancora più diffusa che in Europa o in America. Se abbondano in Baviera gli psicolabili che abboccano alle baggianate omeopatiche, si può solo immaginare quanti adepti di culti ancestrali vi siano in Nigeria.
7 dic 2021
Tappeti volanti e zerbini in banca centrale
Una volta nell'Impero ottomano fiorivano leggende sui tappeti volanti. Oggi la realtà, molto più prosaica, si incentra sugli zerbini nominati da Erdogan al vertice della banca centrale.
L'inflazione annuale della Turchia a novembre ha raggiunto il 21,31%, il massimo da tre anni, esacerbando ulteriormente i rischi indotti dai recenti assurdi tagli dei tassi di interesse da parte della banca centrale che hanno provocato uno storico tonfo della lira contro il dollaro. Sotto lo schiaffo dal presidente Tayyip Erdogan, la banca centrale ha ridotto in due mesi il tasso di interesse dal 19% al 15%, spingendo i rendimenti reali per i risparmiatori in territorio negativo.
Il deprezzamento della valuta attraverso i prezzi delle importazioni avrà un effetto devastante sull'inflazione con previsioni che superano il 30%. Ma si tratta dell'inflazione ufficiale. Quella effettiva calcolata da analisti indipendenti è già nell'ordine dell'80%. Di fatto si tratta di un ritorno al passato, quando la Turchia era uno dei tanti casi disperati tra i paesi sottosviluppati. L'inflazione era spesso a tre cifre e quando periodicamente scoppiavano le crisi raggiungeva anche il 180%.
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