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12 nov 2021

Quarta Ondata, Terza dose, Ultima Spiaggia





I paesi dove la percentuale di vaccinati è bassa,l'emergenza Covid ha ripreso vigore. L'Europa ha registrato quasi due terzi dei 3,1 milioni di nuove infezioni da coronavirus a livello globale la scorsa settimana. E' risultata l'unica regione (comprendente secondo la classificazione dell'OMS, anche Russia e parte dell'Asia Centrale) con un aumento costante sia dei casi che deelle morti. I decessi sono aumentati del 10% e i casi sono del 7%, arrivando a 1,9 milioni. I paesi con il maggior numero di nuovi casi in tutto il mondo sono stati Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Turchia e Germania. Il numero di decessi settimanali da COVID-19 è diminuito di circa il 4% in tutto il mondo ed è diminuito in tutte le regioni tranne l'Europa.



A dispetto delle farneticazioni diffuse via social trra gli analfabeti, è incontestabile che il vaccino abbia finora rappresentato l'unica difesa efficace a disposizione contro la pandemia nei paesi sviluppati. L'Italia, che nei confronti internazionali occupa di regola gli ultimi posti, questa volta (grazie a Draghi), si è dimostrata all'avanguardia nel mondo sia nell'implementazione del piano vaccinale che nelle misure di contenimento come il Green Pass. Inevitabilmente man mano che le strutture ospedaliere verranno di nuovo intasate dai malati di Covid, gli altri paesi civili dovranno seguire l'esempio italiano in qualche forma. Infatti l'Austria ha dovuto introdurre un lockdown per tutti di 20 giorni. La Germania sta per implementare misure simili al Green Pass italiano

Questi governi si trovano sempre a combattere la pandemia attestati sull'ultima spiaggia perché, dopo quasi due anni, i cialtroni al potere ancora non apprendono un'elementare lezione: attendere di avere tutti i dati precisi prima di prendere decisioni efficaci, per quanto impopolari, equivale a far esplodere i contagi. Lo prova senza ombra di dubbio il caso di Israele.

In sostanza l'esperienza di Israele dovrebbe essere di monito per tutti coloro che sono sani di mente. In particolare le terze dosi che hanno bloccato la quarta ondata, le vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, l'esercitazione nazionale contro un’ipotetica ‘variante Omega’ molto più devastante della Delta. Invece i governi si prostrano di fronte a frange di disadattati sociali e ignobili mestatori politici che sfogano contro la scienza ogni sabato le loro frustrazioni, spesso in modo violento.

Piazza Pulita l'11 novembre ha trasmesso un'inchiesta sconvolgente sul movimento novax che denuncia le tecniche di disinformazione basate su menzogne vergognose per imbonire i creduloni e aizzare i poveracci contro chi cerca di tornare alla normalità.

11 nov 2021

Dal Reddito di cittadinanza al Reddito di inclusione




Una delle straordinarie lezioni di Milton Friedman, semplice quanto grandiosa, è riassunta nella frase
"Se paghi la gente che non lavora e la tassi quando lavora, non esser sorpreso se produci disoccupazione"
. Tale frase andrebbe affissa sulla porta di ogni ufficio pubblico e scritta sulle pareti di ogni sala di riunioni di governo centrale ed ente locale oltre che nei saloni del Quirinale al posto degli arazzi.



In tal modo si capirebbe il disastro prodotto dal reddito di cittadinanza, il più gigantesco meccanismo di voto di scambio mai attuato nella millenaria storia italica delle malversazioni governative. Non a caso criminali di vario conio hanno approfittato della generosità pubblica. Il lavoro manuale unskilled ormai è un fenomeno raro, soprattutto al Sud, dove con i circa 700 euro a cranio di regalia si vive senza troppi patemi. E comunque, se proprio si viene colti da un'insopprimibile voglia di lavorare, la cosiddetta economia sommersa offre ampie occasioni per arrotondare.

Il governo ha sbattuto rumorosamente sul piatto la riforma di questo incentivo al parassitismo e al lavoro nero, ma le proposte (ovviamente avversate ferocemente dai referenti politici dei perdigiorno) sono palliativi che non incidono significativamente sulle storture del sistema.

In questo video di qualche anno fa insieme ad Alberto Forchielli avevamo presentato una proposta per rendere impiegabili coloro che effettivamente incontrano delle difficoltà nella transizione ad un nuovo mestiere o professione eliminando gli incentivi perversi del Reddito di cittadinanza.



In poche parole il sussidio pubblico dovrebbe essere impiegato per il training in un'azienda che necessiti di professionalità non facilmente reperibili sul mercato. Così si eliminerebbe anche il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro che rappresenta un autentico scandalo dell'economia italiana.

7 nov 2021

I Segreti Incoffessabili della Grande Distribuzione






In Italia si contano oltre 11mila partite IVA operanti nel settore mass market retail, da Esselunga a scendere sino ad arrivare a piccoli gestori affiliati da un supermercato. Tra le grandi catene solo Esselunga riesce a fare profitti, mentre per il resto degli operatori i margini sono estremamente risicati. In Italia il modello dell'affiliazione (che nulla ha a che vedere con i migliori modelli di franchising) prolifera per una ragione endogena: la nostra storia enogastronomica.

Città che vai prodotti che trovi. La straordinaria varietà è il nostro punto di forza,che si trasforma in nanismo della GDO. Da qui derivano le ataviche inefficienze: parcellizzazione dei fatturati, polverizzazione delle forniture e tutto quanto caratterizza la nostra distribuzione organizzata.A ciò si aggiunge l'arretratezza tecnologica nella gestione della logistica e grandi pecche nell'e-commerce.



Quanto vale il mercato della GDO italiana? La risposta a questa domanda non è per nulla scontata perchè chi lo rileva sono le società IRI e Nielsen che, per ricavare un dato aggregato, sommano le vendite dei singoli prodotti agli scanner. Il problema è che gli unici prodotti alimentari tracciabili sono quelli che hanno un codice EAN unico e determinato, pertanto tutte le vendite di quello che si chiama peso variabile (tutti i freschi e freschissimi dei banchi serviti + ortofrutta sfusa) usano EAN che cambiano apparentamento con i prodotti tutti i giorni; in pratica con un codice EAN oggi si vende un pesce e domani due pomodori.

Quindi gli unici calcoli precisi sono riferibili al Largo Consumo Confezionato che vale tra il 50% ed il 60% del mercato. Il rimanente è dedotto statisticamente. Detto ciò si stima che il mercato nazionale valga circa 105 miliardi di euro nel 2020. Se si somma a questo anche il mercato della produzione alimentare si stima che si possa raggiungere un valore compreso tra i 250 ed i 300 miliardi di euro.

La GDO italiana, a differenza di quelle europee più evolute, è molto frastagliata. In Francia, Spagna, Germania e UK le prime 5 ragioni sociali superano sempre il 50% del fatturato totale, in Italia sono circa 18 le imprese che superano 1 miliardo di euro di fatturato e la più grande è Esselunga con ricavi che superano di poco 8 miliardi di euro.

Tesco in UK supera i 60 miliardi, Mercadona in Spagna supera i 25 miliardi. Carrefour supera i 70 miliardi, Auchan i 30 miliardi. Viste dal nostro punto di vista le imprese retail italiane sembrano molto grandi e piene di denari, in verità stiamo parlando di nani della distribuzione ed in generale assai male organizzati e con un margine di profitto medio di poco oltre 1%.

Sino al 2000 ovunque si aprisse un supermercato fioriva business, oltre quella data iniziano i problemi. Noi abbiamo scimmiottato il modello francese, grandi superfici attrattive con referenziamento molto vasto e con un concetto commerciale molto "buying oriented", in contrapposizione ai modelli anglosassoni che sono, al contrario, molto attenti alla qualità delle vendite, con una forte tendenza alla vendita emotiva, molto più che da noi.

28 ott 2021

La Censura Dei Social Media





Il Wall Street Journal ha iniziato da alcune settimane la pubblicazione dei Facebook Paper ottenuti tramite una whistleblower, ex dipendente del più famoso social network. Le migliaia di documenti sono poi stati passati anche ad altre 17 testate che li stanno esaminando. Per il più famoso social network del mondo, (che include anche Instagram e WhatsApp) emerge un quadro inquietante, che danneggia sia gli utenti che la società. Le accuse si incentrano sulla discriminazione degli utenti, la tolleranza per gli odiatori, la scarsa attenzione per gli effetti sull'autostima delle adolescenti, le interferenze nella politica.

Sempre il WSJ riportava che Google pratica commissioni sulla pubblicità digitale da due a quattro volte più onerose di quelle dei rivali. Quindi è palese che Google eserciti una posizione dominante su cui le autorità antitrust dovrebbero intervenire.



Ma più in generale il ruolo dei social media va inquadrato nell'influenza indebita che esercitano nel dibattito politico e nella libertà di espressione. La censura che essi esercitano senza alcun freno o controllo non può essere ulteriormente tollerata. I tentativi di riportare i social nell'alveo della legalità finora sono stati alquanto timidi: a livello federale il privilegio garantito dalla famigerata sezione 230 del Communication Decency Act non è stato mai seriamente contestato. Solo a livello statale, ad esempio in Indiana (https://immoderati.info/home-page/f/i...), si registra qualche iniziativa da cui però ancora non scaturisce alcun risultato.

Anche le reticenti audizioni di Mark Zuckerberg al Congresso o la recente testimonianza di una whistle blower sugli abusi di Facebook hanno scalfito lo strapotere dei giganti del web. Ian Bremmer su ha pubblicato su Foreing Affairs un lungo saggio (https://www.foreignaffairs.com/articl...) sui pericoli che queste entità rappresentano per la democrazia.

25 ott 2021

Elon Musk potrebbe diventare il primo trilionario della Galassia



Elon Musk ha dichiarato come obiettivo ultimo per SpaceX la creazione di una “civiltà spaziale multi-planetaria”, partendo dalla prima colonia terrestre su Marte. Tuttavia agli umani (che SpaceX già ha lanciato in orbita) servono capitali stratosferici per realizzare questa colonizzazione anche volendo partire solo dalla Luna. Pertanto Musk attraverso SpaceX intende installare una rete di satelliti (nota come Starlink) per assicurare servizi di telecomunicazione voce e dati in tutto il globo inclusi oceani e deserti, un mercato che vale circa 1 trilione di dollari all’anno. Starlink potrebbe diventare il 6G globale (visto che il 5G è partito male e finirà anche peggio), che risolverebbe anche l'annoso problema del digital divide. L’Unione internazionale delle telecomunicazioni, un'agenzia delle Nazioni unite, ha calcolato nel 2019 che il 48% della popolazione mondiale non avesse accesso a internet.



Il progetto è già decollato. Al momento, i circa 1.500 satelliti di Starlink rappresentano approssimativamente il 25% di quelli in attività. SpaceX ha piani precisi per altri 10mila e ha richiesto i permessi per un massimo di 42mila a un’orbita di 500 km, in modo da offrire connessioni ultraveloci, alternative alle attuali reti internet. Per di più Starlink permetterebbe di limitare l’accesso alla rete da Paesi ostili o da cui operano gli hacker dediti allo spionaggio tecnologico o al ransomware. Inoltre SpaceX potrebbe trasportare uomini e cose da un capo all’altro del mondo in poco più di mezzora, inclusi militari, droni con missili, robot armati e materiale bellico. Tanto per capire, qualora la Cina lanciasse un'invasione di Taiwan, dagli Usa potrebbero arrivare sull’isola i rinforzi prima che la flotta di Pechino passi lo Stretto. O magari i difensori americani potrebbe arrivare sul suolo della madrepatria cinese. Il Pentagono ha già opzionato la tecnologia. Magari Musk non vedrà la colonizzazione di Marte ma potrebbe diventare il primo trilionario nella storia della galassia.

24 ott 2021

Le violenze innescate dai social network





La rivolta violenta dei novax a Roma, con l'assalto alla sede della CGIL e proseguita per ore in forma di guerriglia urbana a pochi metri da Palazzo Chigi e dal Parlamento non è solo il risultato di una benevola tolleranza delle istituzioni verso gli estremisti nazifascisti che dura da anni (la sede di Casa Pound in un palazzo illegalmente occupato non è stata ancora sgombrata).

E' anche il risultato di una propaganda ossessiva veicolata dai social network che invece di contrastare queste derive eversive le cavalcano e le aggravano per aumentare le visualizzazioni, i click, i like e quindi i profitti. Un gioco al massacro in cui sguazzano e si saldano tutte le frange peggiori, dai centri sociali a Forza Nuova (passando per il clericalismo invasato diffuso da Radio Maria). Di fronte agli attacchi le autorità balbettano e si ritirano vigliaccamente. Le parole della Lamorgese in Parlamento sono state la conferma ufficiale della codardia di fronte alla masnada che ha assaltato la sede della CGIL.



Le manifestazioni non autorizzate dei portuali a Trieste (e in minor misura a Genova) e le continue provocazioni aggressive dei novax nelle strade di Milano sono l'ovvia conseguenza della mancanza di spina dorsale delle autorità nei confronti dei violenti che si alimentano di vetero sindacalismo, anarco insurrezionalismo, sovranismo, fascismo, millenarismo religioso, complottismo e soprattutto analfabetismo.