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1 gen 2022

Il dilemma morale del vaccino anti Covid spiegato da Roberto Santo Festa



L'avversione alla vaccinazione anti Covid e le sparate contro il Green Pass hanno ben poco di libertario. Roberto Santo Festa lo spiega con dovizia di particolari in questa puntata di Napalm Economico su Radia Svaboda. Nel mondo reale non esiste il nirvana libertario in cui ognuno fa come crede senza rendere conto ad altri. E nel mondo reale non si può attendere che la scienza infonda certezze assolute sui vaccini o su qualunque altro trattamento sanitario. Attendere è sinonimo di colpevole negligenza quando non di deliberato danneggiamento con la complicità di frange violente. Da mesi assalti, scontri, picchetti e altri disordini vengono innescati da fake news veicolate da centrali eversive organizzate, senza che le autorità, in particolare la ministra dell'Interno prenda provvedimenti seri. Nelle comunità libertarie, raccolte in compound, chi è contagiato da Covid non viene ammesso. Anzi non può nemmeno entrare nella propria casa per evitare che un comportamento irresponsabile vada a detrimento di tutti.

Scrive il prof. Roberto Santo Festa
"Nel mondo reale i vaccini non sono perfetti. Non sempre funzionano. Non tutti possono assumerli. Per queste ragioni, la totale disponibilità del proprio corpo può renderlo un’arma letale per i nostri familiari, i nostri amici, gli estranei con cui ci intratteniamo"
. E inoltre
"Lo Stato è una società di uomini costituita per conservare e promuovere soltanto i beni civili. Chiamo beni civili la vita, la libertà, l’integrità del corpo, la sua immunità dal dolore, i possessi delle cose esterne, come la terra, il denaro, le suppellettili ecc."




Walter E. Block, nel suo saggio "A Libertarian Analysis of the COVID-19 Pandemic", Journal of Libertarian Studies, 2020 ha fornito una difesa libertaria delle restrizioni imposte per contenere gli effetti della pandemia:
"La minaccia all’integrità altrui attuata da una persona con un’elevata probabilità di essere contagiosa è palpabile, immediata e diretta. Infatti, il coronavirus diffuso da una persona contagiosa può avere effetti letali, almeno su alcuni individui. Quindi possiamo dire che una persona consapevole della sua elevata probabilità di essere contagiosa sta aggredendo tutti gli individui con i quali ha contatti sociali non adeguatamente protetti"
. In sostanza, non si può permettere a qualcuno di arrecare danni ad altri, non solo come conseguenza delle sue azioni ma anche delle sue omissioni. Il dilemma morale del vaccino in fondo si risolve senza troppi voli pindarici.

La battaglia libertaria di Giorgio Fidenato contro il Sostituto d'Imposta

L'Art. 23 della Costituzione consta di 14 parole:
"Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge"
. Quindi è VIETATA qualsiasi forma di costrizione, che non sia giustificata da un interesse pubblico ad esempio lavorare gratis a favore dello Stato e tantomeno di un privato o di un'azienda.

Le eccezioni imposte per legge sono specifiche e limitate, ad esempio si può obbligare una persona a rendere testimonianza in un processo (ma non contro i congiunti stretti); a prestare il servizio di leva (ma non agli obiettori di coscienza o alle donne), a frequentare la scuola fino a una certa età (ma non a imparare), a soccorrere la vittima di un incidente stradale e così via.



Invece il sostituto d'imposta costringe il datore di lavoro a fornire una prestazione gratuita ad un fisco vessatorio per beneficiare sacche di parassitismo sociale alimentate dalle pratiche clientelari. E addirittura l'imprenditore in Italia è costretto a fare da esattore per le quote associative dei sindacati, che sono associazioni PRIVATE per di più in conflitto con l'azienda.

Purtroppo la magistratura italiana (e la Corte Costituzionale) invece di difendere il cittadino dalle pretese del Leviatano fiscale lo assecondano e lo alimentano.

31 dic 2021

Draghi & Macron Uniti nella Lotta




Per interpretare le risposte di Draghi nella conferenza stampa di fine anno come una auto candidatura alla Presidenza della Repubblica, una buona dose di peyote è un ausilio imprescindibile. A meno di non essere uno dei mediocrati che affollano le redazioni dei giornali, dediti al pompaggio di farneticazioni dietrologiche. 

Infatti Enrico Letta segretario del PD in un'intervista ha rigettato questa teoria strampalata e osservatori meno ossessionati da retroscena di quart'ordine come Franco Debenedetti hanno proposto una lettura oggettiva della posizione espressa da Draghi.

Draghi non vuole diventare Presidente della Repubblica     


Peraltro pochi giorni prima Draghi aveva firmato insieme a Macron un editoriale sul Financial Times sulla riforma del Patto di Stabilità che andrà completatail prossimo anno. Un disegno strategico di ampio respiro che di certo non lascia presagire la voglia di Draghi di abbandonare un ruolo da protagonista come capo del governo.

                        Peyote

Il governo Draghi è nato con l'obiettivo di evitare il peggio, vale a dire una catastrofe sanitaria che avrebbe provocato una bancarotta dell'Italia. Andrebbe ricordato che il governo precedente era responsabile del peggiore impatto della pandemia tra i paesi minimamente civili e del crollo più marcato dell'economia. In altre parole, Draghi era stato chiamato a scongiurare nuovi drastici lockdown, implementare in tempi rapidi la campagna vaccinale (raggiungendo un'ampia copertura della popolazione) e presentare alla Commissione Europea un PNRR che consentisse di ottenere i fondi. Per molti versi è riuscito nell'intento imponendosi sul peggiore Parlamento della storia patria da Caligola ad oggi, con la forza del suo prestigio. Nonostante abbia a che fare con ministri mediocri, politici miserabili e sindacalisti cialtroni.

Per realizzare il PNRR serve una guida autorevole


Glielo riconoscono non solo all'interno del Raccordo Anulare, ma anche la stampa internazionale (Economist in testa) e soprattutto i leader del G7 che ne ammirano la lucidità. Tuttavia Per riformare l'Italia soprattutto seguendo gli impegni contenuti nel PNRR serve ben altro sforzo e per almeno un decennio (soprattutto per abbattere la burocrazia asfissiante e riformare il fisco).

Soprattutto serve convincere l'Unione Europea (e i mercati quando finirà la droga monetaria delle Bce) che l'Italia sta risalendo una china di declino cinquantennale

Senza Draghi a garantire i suddetti impegni dell'Italia, pochi dei 27 paesi europei darebbero credito ad un paese inaffidabile, arretrato e refrattario da sempre alle riforme. I paesi nordici non sono affatto disponibili a fungere da bancomat ogni qualvolta un Primo Ministro italiano si produce nella sceneggiata sulle condizioni pietose dell'Italia.  
 
 

 
 


28 dic 2021

Tempesta Perfetta sul Settore Auto in Europa



La tempesta perfetta è costituita dalla combinazione di tre elementi: pandemia, inflazione da materie prime e transizione ecologica che impone il phasing out dei motori endotermici. A novembre 2020 il governatore della California Gavin Newsom ha emanato un ordine esecutivo per bandire la vendita di nuovi autoveicoli leggeri con motore a combustione interna a partire dal 2035. L’Unione europea dopo pochi mesi ha annunciato una misura analoga. E' realistico questo target considerando l'impatto sulla domanda di energia elettrica? Ed è desiderabile? Secondo quale analisi costi benefici, esattamente?

26 dic 2021

Biden perde un'altra battaglia


Il senatore della West Virginia Manchin ha piantato l'ultimo chiodo sulla bara del monumentale programma di spese sociali proposto dall'amministrazione Biden battezzato Build Back Better. Da mesi Manchin è una spina nel fianco della Casa Bianca perché si contrappone al bilancio fuori controllo finanziato dalla stampa di moneta della Fed. Peraltro l'inflazione è ai massimi da quarant'anni al 7% e nonostante le rassicurazioni di Powell sul fatto che si tratti di un fenomeno temporaneo, le previsioni sono per un ulteriore accelerazione nei prossimi mesi. Si tratta di un altro fronte dove Biden ha perso la battaglia.

Dopo il ritiro dall'Afghanistan questo è un altro smacco pesante che il Presidente americano subisce in meno di un anno dall'insediamento. Con gli indici di approvazione ai minimi storici , un partito spaccato in modo insanabile tra progressisti e moderati, il prezzo della benzina che falcidia i redditi, le prospettive per le elezioni di mid term del 2022 appaiono sempre più grame come avevamo già ampiamente previsto mesi fa in questo post.

                                            Build Back Better finisce in farsa

Inoltre la variante Omicron rischia di riportare le lancette della psicologia collettiva alla primavera del 2020 con gli ospedali in emergenza e l'economia in coma da lockdown. L'opinione pubblica è frastornata e inviperita. 

Alle elezioni dello scorso novembre i democratici hanno incassato delle sconfitte sonore soprattutto nei distretti scolastici dove i genitori sono in rovolta contro i programmi di indottrinamento razziale (Critical Race Theory) propugnati dalle fazioni più ideologizzate del partito guidate da Sanders e dalla cosiddetta Squad.


24 dic 2021

#Amazon: Ammazza che multa!!!



L'Autorità Antitrust italiana ha irrogato una multa epocale ad Amazon per comportamenti discriminatori nei confronti dei fornitori giudicati come abuso di posizione dominante. In prima battuta, senza conoscere i dettagli e in base alle notizie di stampa sembrava che il provvedimento fosse condivisibile e destinato a segnare una pietra miliare nella tutela della concorrenza in mercati digitali.

Quando si analizzano le motivazioni emergono chiaramente i presupposti sbagliati da cui emana l'odore stantio della bassa cucina politica contro un'azienda che dagli USA all'Europa è assurta a bestia nera di una certa sinistra regressista e del sindacalismo parolaio nostalgico degli anni '70. In Italia i media cattocomunisti quando si occupano di Amazon esecrano la robotizzazione dei magazzini, l'efficienza della logistica, la soddisfazione del consumatore e persino i salari dei dipendenti che vengono descritti come schiavi. Insomma un pervicace rifiuto di tutto ciò che non soddisfa la loro visione economica tardo-jugoslava.



Il provvedimento consta di 250 pagine ma il nocciolo si trova a pagina 9, punti 21-23:
21. Il caso in esame è stato avviato con riferimento alla concessione da parte di Amazon di un insieme di vantaggi esclusivi e irreplicabili sul marketplace Amazon.it ai soli venditori terzi12 che utilizzino il servizio di logistica offerto da Amazon stessa, denominato Logistica di Amazon (Fulfillment by Amazon).
22. Si tratta, in particolare, dei seguenti vantaggi: (i) la non applicazione delle metriche di valutazione delle performance dei venditori terzi; (ii) l’ottenimento del badge Prime per i propri prodotti; (iii) la maggiore probabilità di aggiudicazione della BuyBox; (iv) la possibilità di partecipare agli eventi-pilastro e alle offerte speciali; (v) l’idoneità delle proprie offerte ai fini della “Spedizione gratuita via Amazon”.
23. In virtù di tale associazione, le offerte gestite con FBA ottengono, rispetto a quelle gestite dai venditori in proprio o tramite operatori di logistica terzi, maggiore visibilità e un miglioramento delle vendite su Amazon.it.
L'Autorità Antitrust italiana di stampo socialistoide-grillino dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, un'approssimativa conoscenza dei mercati digitali e la minima considerazione dei consumatori. E' chiaro che i funzionari dell'Antitrust che hanno lavorato al caso hanno un'idea approssimativa del business model di Amazon e non comprendono come funziona l'algoritmo che seleziona le offerte per il pubblico. Esso prende in esame tre criteri: il prezzo, i tempi di consegna, l'affidabilità dei tempi di consegna. Ovviamente un fornitore terzo che non rispetta i tempi di consegna promessi viene penalizzato. Se questo configura un abuso di posizione dominante per cui irrogare una multa, allora Breznev era un ordoliberista. Detta in altri termini, il futuro bussa alle porte e l'Antitrust si ingegna a proteggere i mulini a vento.