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27 giu 2021

Una Settimana Incandescente





A Hong Kong Apple Daily l'ultimo quotidiano pro-democrazia ancora in vita viene chiuso d'imperio dal regime di Pechino, nel silenzio generale. Solo Biden accenna a qualche timida protesta, ma al momento le priorita' della sua amministrazione sono di altra natura, squisitamente interna. Il programma economico risulta indigesto al suo stesso partito, dove l'attacco dell'ala sanderista (al comando della Ocasio Cortes) contro la Vice Presidenta Kamala Harris sulle politiche di accoglienza dei migranti e' stato senza precedenti.



Nel suo viaggio in Centro America la Harris aveva intimato ai poveri di non incamminarsi verso il Rio Grande perche' l'America non li avrebbe potuti integrare. Un discorso in stile perfettamente trumpiano su cui, quando erano all'opposizione, si scagliava l'esecrazione dei democratici. Un'altra tegola per la popolarita' del Presidente sono i dati recenti sui crimini violenti che in tutte le metropoli principali dell'America sono in crescita esponenziale dopo mesi di vilipendio verbale e aggressioni contro i poliziotti.

Nel frattempo in Italia il clima politico già rovente sul disegno di legge Speranza Boldrini Zan si è fatto incandescente dopo la nota diplomatica del Vaticano che invocava il Concordato. Draghi se n'è lavato le mani ma le polemiche tra i partiti che lo sostengono sono al vetriolo.

Parimenti al vetriolo e' lo scontro tra Grillo e Conte sullo Statuto della setta pentastellata, nata dal Vaffa e finita a Vaffa reciproci.

20 giu 2021

Una domanda su Stalin per Isabella Conti



Ad Isabella Conti candidata per le odierne elezioni a Sindaco di Bologna contro il grigio burocrate di partito designato dal PD è stato chiesto via social se metterebbe fine alla vergogna della toponomastica bolognese dove ancora esiste Via Stalingrado (oltre che via Lenin). L'aspirante portatrice di una ventata di novità si è ben guardata dal rispondere, adottando lo stile "sardina in barile". La questione sarebbe marginale se le primarie si incentrassero su uno straccio di programma. Invece, escluso qualche mediocre afflato identitario e gli asili che la Conti si vanta di aver aperto a San Lazzaro si dibatte di piste ciclabili e limiti di velocita' a 30 Km/h in città. Roba su cui nemmeno la satira di Crozza osa infierire.



Il gregge di sinistra è abituato a votare seguendo l'imbeccata del partito-pastore e dei suoi cani da guardia, però rimane fedele alle radici. Basti pensare che ancora si celebrano le Feste dell'Unità, giornale quotidiano pluri-fallito ignominiosamente e oramai scomparso da molti anni. Il mito di Stalin rimane un potente richiamo della foresta che un candidato nella Bologna rossa non osa sfidare.

Biden e Putin





I vertici USA - Russia di solito evocano la triste nostalgia della Guerra Fredda, ma il recente tête-à-tête di Ginevra (appena dopo il G7 e la riunione NATO) ha generato momenti di inconsapevole umorismo. Ad esempio quando Biden ha pomposamente intimato a Putin di non attaccare con malware 16 obiettivi. Peccato che non si conoscano le misure che verrebbero adottate in caso di violazione. Dopo anni passati ad esecrare le intrusioni di matrice russa nei server email di Hilary Clinton, francamente sembra che i democratici nuovamente al potere abbiano scelto l'appeasement e la coda tra le gambe.



Immaginiamo con quale goduria Putin abbia ordinato ai suoi sgherri di concentrarsi su tutti gli ambiti esclusi dalla lista, ad esempio le autorità locali visto che la Casa Bianca (stando alle dichiarazioni ufficiali di Biden) non reagirebbe ad un attacco hacker al City Hall di Los Angeles. O condonerebbe un hackeraggio dei server di CNN. Del resto criminali russi hanno operato un sabotaggio dei sistemi IT dell'oleodotto che rifornisce la East Coast senza che a Putin venisse chiesto conto. Ancora più patetica l'appello a non uccidere Navalny detenuto in una prigione di massima sicurezza, come se la detenzione del capo dell'opposizione fosse una cosa tollerabile dal leader del mondo libero.

Insomma a Washington prevale il clima di appeasement verso Mosca nell'illusione di utilizzare il despota in funzione anti-cinese. Una specie di triangolazione opposta a quella operata da Nixon con la diplomazia del ping pong in funzione anti-sovietica. In questa ottica quindi il governo a stelle e strisce ha fatto enormi concessioni sul trattato nucleare mentre sui dossier caldi, dalla Siria alla Libia, passando per l'Iran si è limitato alle lamentele e alle richieste di buoni propositi. Spettacolo decisamente umiliante per una superpotenza che scopre di avere i piedi di argilla bagnata.

18 giu 2021

Caleidoscopio Italiano



La scomparsa di Saman,la ragazza pakistana presumibilmente uccisa di suoi stessi familiari, riporta alla ribalta il discorso sull'integrazione e sullo scontro di culture. In Pakistan esistono sacche di estremo fanatismo religioso. Non è un caso che Bin Laden vi avesse trovato rifugio e protezione. E come dimenticare il caso di Malala Yousafzai, la ragazza che i talebani pakistani avevano lasciato in fin di vita dopo un attacco contro un autobus che portava le studentesse a scuola? Il conferimento del Premio Nobel per la Pace non e' servito a cambiare drasticamente la mentalità retrograda che ancora prevale in molte famiglie. Anzi per i fanatici la ragazza rimane "il simbolo degli infedeli e dell'oscenità”.

La pratica dei matrimoni combinati comunque non è tipica solo del Pakistan, ma è diffusa in molti paesi (dall'Asia Centrale al Golfo Persico) dove vige una rigida separazione dei sessi e i giovani non possono frequentarsi liberamente. E non è un'esclusiva della religione islamica. Ad esempio è pratica comune in India anche tra le fasce di popolazione più istruita.



Mentre proseguono le ricerche del corpo di Saman (o Laila come preferiva farsi chiamare), non sarà facile per le autorità italiane ottenere l'estradizione dei sospetti assassini, non essendoci un accordo bilaterale tra Italia e Pakistan. Bisognerà intavolare una trattativa diplomatica lunga e complicata.

Nel frattempo in Italia la morte di una diciottenne dopo la vaccinazione ha inferto un altro duro colpo all'uso del vaccino Astra Zeneca. Rimane il fatto che su milioni di dosi inoculate, i casi di morti collegate (ma non si sa se causate) dal vaccino, sono un numero trascurabile. E nonostante la ignobile canea orchestrata quotidianamente sui media, la stragrande maggioranza della popolazione dimostra con i fatti di aver fiduxia nella scienza e si vaccina con entusiasmo. Infatti la popolarità del Generale Figliuolo rimane solida in tutte le rilevazioni.

Infine nel teatrino della politica Berlusconi sta vendendo nei saldi estivi gli ultimi scampoli di Forza Italia a Salvini. Volendo credere alle indiscrezioni il prezzo sarebbero 30 seggi sicuri alla Camera, e 15 al Senato che consentirebbero a Berlusconi una golden share nella maggioranza di governo se dovesse vincere il centrodestra. Ma le elezioni sono lontane e se venisse lanciato il Movimento Draghi tutti i conti e i sondaggi dovrebbero ripartire da zero.

11 giu 2021

Confedilizia Spiega il Bonus 110%





Tutti i tasselli del provvedimento legislativo denominato Bonus 110% per le ristrutturazioni energetiche degli immobili sono stati messi a punto (almeno per quanto sia possibili in un paese caotico e farraginoso come l'Italia) dal governo Draghi. Però vanno segnalati almeno due elementi critici.
1) La limitata durata temporale del sussidio che concentra l'attivita in due anni e che quindi provoca un collo di bottiglia dovuto alla capacita' delle imprese di eseguire una enorme mole di lavori. Sarebbe stato molto più logico fissare la scadenza al 2026 per non rischiare un boom seguito da una violenta depressione. 2) I prezzi delle materie prime stanno lievitando e quindi i listini regionali sono ormai obsoleti e quindi con i preventivi irrealistici molti proprietari rischiano di andare a sbattere a causa dell'inflazione galoppante.



Ne parliamo con Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confediliza, che spiega quali sono gli aspetti piu' interessanti del bonus, le trappole della burocrazia e le criticita' di cui bisogna essere consci.

Lagarde, ovvero l'illusione del pasto gratis



La BCE continua a rimandare la discussione sulla fine delle misure eccezionali di politica monetaria, che però dopo quasi 13 anni ininterrotti sono diventate pratica corrente. I bilanci si sono gonfiati, i tassi sono negativi da lustri, i debiti pubblici continuano ad aumentare, ma l'economia di Eurolandia ristagna miseramente. Finora la bassa inflazione (quella registrata dagli indici ufficiali dei prezzi al consumo) forniva un alibi per continuare a manipolare i mercati obbligazionari e a farsi dettare le decisioni di politica monetaria in base alle esigenze di cassa dei governi. Insomma per molto tempo il Consiglio Direttivo della BCE ha internalizzato l'illusione del pasto gratis.



Però non è detto che la quiescenza dei prezzi registrati dagli statistici possa resistere di fronte all'inflazione da materie prime e allo shock di offerta post Covid. Se l'inflazione modificasse in modo sostanziale le aspettative di inflazione del mercato i tassi a lungo termine verrebbero sospinti verso l'alto e i debiti pubblici dei paesi più indebitati, Italia in primis, diventerebbero insostenibili. In altri termini, il vero nocciolo della questione per la BCE e l'Unione Europea è il ritorno alle regole di bilancio nel 2023, che dovranno essere definite nei prossimi mesi. La variabile politica più importante in questo contesto è il risultato delle elezioni tedesche di settembre.

L'uscita di scena della Merkel, sempre troppo morbida sulla (in)disciplina fiscale dei PIGS, significa che nella campagna elettorale la governance dell'Eurozona sarà una tema caldo. Il Presidente del Bundestag Wolfgang Schauble in un articolo sul Financial Times ha già posto la questione in termini chiari. Le proposte di riforma della politica fiscale piu' o meno fantasiose si stanno accumulando, ma quali che siano non esiste la bacchetta magica che possa far sparire il debito italiano quindi la cinghia presto o tardi andrà stretta. Altrimenti la deriva argentina diventerebbe inevitabile.

L'altro aspetto della politica monetaria che la BCE non riesce a gestire è il meccanismo di trasmissione dei tassi sottozero all'economia reale. Come mai pur con tassi negativi le banche non finanziano i clienti? Perché non si affronta una volta per tutte la riforma del sistema bancario superando quel cumulo di idiozie che va sotto il nome di Basilea 2 e, peggio ancora, Basilea 3? A cosa serve aver trasferito la vigilanza a Francoforte se il mercato del credito rimane segregato su base nazionale, e gli istituti bancari con gusto perverso riempiono i loro bilanci di titoli di stato?